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— Il Rifugio non è una macchina militare! — gridò un volto nel videotelefono. Era Douglas Wagner, uno dei coloni originali, in gioventù pacifista attivista, Aveva formidabili doti di organizzazione: poteva risultare molto potente.

Will disse: — Lo farò sequestrare e gli parlerò personalmente in seguito.

— Prendilo senza fare rumore — raccomandò Jennifer a voce così bassa che nessuno oltre Will riuscì a udirla. — Non creare un punto di aggregazione. — La donna cercò di guardare tutti gli schermi contemporaneamente.

— Avreste dovuto dircelo! — gridò una donna, — In che cosa è diverso il Rifugio dalla società dei mendicanti se le decisioni vengono prese per noi, su di noi, senza che ne siamo a conoscenza e senza il nostro consenso? Non siamo dipendenti e non siamo assassini! Questo non faceva parte del piano di indipendenza che ci era stato comunicato! — Una piccola folla si radunò per ascoltare la donna.

— La conosco — fece la consigliera Barcheski. - Will, falla portare qui in una sala riunioni. Le parlerò io.

Un volto sulla linea di sicurezza di Will annunciò: — Tutto tranquillo nella sezione B, Will. La gente sembra essere concorde sul fatto che la dimostrazione fosse necessaria, anche se di cattivo gusto.

— Bene — rispose Will.

Il consigliere Dey disse: — Ecco che arrivano.

Un gruppo di cittadini stava avanzando con decisione verso la cupola del Consiglio che era stata resa opaca. Lo schermo della sorveglianza mostrò i cittadini che tiravano la maniglia, tentavano nuovamente e si rendevano conto che la cupola era stata serrata. Una voce computerizzata disse dolcemente: — Il Consiglio gradisce udire tutte le vostre opinioni sulla controversa dimostrazione di forza del Rifugio, ma in questo preciso istante ci dobbiamo concentrare sulle reazioni provenienti dalla Terra. Per cortesia, tornate più tardi. — Gli Insonni si guardarono a vicenda: indignazione. Rassegnazione. Rabbia. Paura. Jennifer studiò i loro volti.

Dopo dieci minuti di chiassose proteste si allontanarono.

Cominciarono le trasmissioni dalla Terra.

— …minaccia terroristica senza precedenti da parte di un gruppo da lungo tempo sospettato da molti osservatori di non essere soltanto sleale ma anche pericoloso…

— Crisi improvvisa nella situazione di stallo fra la stazione orbitale del Rifugio e il governo degli Stati Uniti da cui sta cercando di staccarsi…

— …tremende scene di panico nelle quattro città apparentemente minate dai virus letali, anche se le fonti ufficiali…

— …un errore credere che, solo perché è stata fatta una minaccia, esista effettivamente la capacità di metterla in atto. L’esperto americano di modificazioni genetiche dottor Stanley Kassenbaum è qui con noi per…

— Signore e signori, il Presidente degli Stati Uniti!

Gli olocanali dei Muli erano veloci. Jennifer gliene diede atto. Si chiese se gli altri olocanali avrebbero continuato con le loro idiote battute sull’Oregon.

Il Presidente Meyerhoff parlò con la sua voce lenta, ricca e rassicurante, rassicurante in parte perché veniva udita così di rado da avere assunto il valore del bene di lusso difficilmente reperibile, come i diamanti naturali di tre carati.

— Amici americani, come la maggior parte di voi sa, gli Stati Uniti hanno ricevuto una minaccia terroristica dalla stazione orbitale del Rifugio. I terroristi rivendicano la capacità di provocare gravi danni a quattro delle più grandi città americane con virus illegali modificati geneticamente. Minacciano di rilasciare questi virus se la delegazione federale in programma cercherà di attraccare domani al Rifugio. La situazione è intollerabile per svariati motivi. La condotta politica degli Stati Uniti, da sempre, è stata quella di non contrattare mai con i terroristi, in nessun caso. Nello stesso tempo, tuttavia, clausola fondamentale deve essere la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini, questo non è mai negoziabile.

"Ai cittadini di New York e Chicago, di Washington e Los Angeles dico: non fatevi prendere dal panico. Non lasciate le vostre case. Gli Stati Uniti non permetteranno alcuna azione che metta in pericolo la vostra sicurezza. Proprio mentre vi parlo, squadre esperte formate da specialisti di guerra batteriologica stanno garantendo la sicurezza nelle nostre città. Proprio mentre vi parlo, ogni possibile attenzione viene data a questa minaccia intollerabile e codarda. Ripeto: la cosa migliore che potete fare è rimanere nelle vostre case…"

Gli olocanali continuavano a mostrare gente che lottava per lasciare Washington, Chicago, New York e Los Angeles. Le aeromobili fluttuavano sopra il terreno; le supercarrozze ferroviarie erano stipate; le automobili intasavano le autostrade.

La trasmissione della Casa Bianca non rispose mai direttamente alla domanda: la delegazione tenterà di attraccare al Rifugio domani mattina?

— Tengono aperte tutte le possibilità — disse il consigliere Dey con espressione cupa. — È un errore.

— Sono Dormienti — commentò con disprezzo il consigliere Aleone. Tuttavia, aveva il fiato corto.

Un’ora dopo la dimostrazione alla stazione orbitale Kagura, il Rifugio ricevette una comunicazione mirata, di forte potenza, dalla Casa Bianca che ordinava l’immediata consegna di ogni arma illegale, inclusa la presunta criminale arma batteriologica. Il Rifugio inviò in risposta una citazione da Patrick Henry, conosciuta perfino da alcuni Vivi: "Datemi la libertà oppure…".

Due ore dopo la dimostrazione il Rifugio inviò un’altra trasmissione convenzionale multicanale, solo audio. Essa annunciava che i pacchetti contenenti il letale virus modificato geneticamente non erano nascosti a Washington, Los Angeles e Chicago e New York ma a Washington, Dallas, New Orleans e St. Louis.

La gente cominciò a fuggire da St. Louis e a rivoltarsi a New Orleans. L’evacuazione non rallentò a Chicago, New York e Los Angeles.

Una donna isterica di Atlanta riportò che i piccioni sulla sua terrazza erano morti tutti contemporaneamente. La gente cominciò ad abbandonare Atlanta, mentre una squadra dotata di tute anticontaminazione partiva a razzo dal Centro controllo malattie. Scoprirono che i piccioni avevano ingerito veleno per topi, ma a quel punto gli olocanali avevano sostituito la notizia con quella del bestiame morto nelle vicinanze di Forth Worth.

Jennifer si sporse in avanti verso lo schermo; — Non sanno pianificare. Non sanno coordinare. Non sanno pensare.

Le proteste all’interno del Rifugio avevano raggiunto un picco e si erano affievolite. Tutti i leader spontanei erano stati bloccati in discussioni razionali con i consiglieri, "sequestrati" negli edifici preparati silenziosamente dalla forza di sicurezza di Sandaleros, oppure erano affaccendati a raccogliere firme per le petizioni ufficiali che rappresentavano la tipica risposta di dissenso al Rifugio. In precedenza era sempre stata una risposta sufficiente.

— I mendicanti non sanno pianificare per niente — ripeté Jennifer. — Nemmeno quando è nel loro interesse.

Will Sandaleros le sorrise.

— Leisha — chiese Stella timidamente. — Pensi che dovremmo fare qualcosa per la… per la sicurezza?

Leisha non rispose. Era seduta davanti a tre schermi sintonizzati su olocanali differenti. Stava seduta tranquillamente, senza mostrare tensione, ma con un’immobilità che nemmeno la timidezza di Stella (Stella! Timida!) era in grado di penetrare.

— Avrei dovuto pensarci! — disse Jordan. — Non… voglio dire, è passato così tanto tempo da quando tutti odiavano gli Insonni… Stella, chi c’è qui questa settimana? Forse potremo istituire un turno di guardia a rotazione, in caso ne avessimo bisogno, voglio dire…

Drew intervenne: — C’è un campo a energia-Y di Classe Sei attorno alla tenuta, pattugliato da tre guardie armate.

Stella e Jordan lo fissarono sbalorditi. Drew aggiunse: — Da questa mattina. Mi dispiace di non avervelo detto. Speravo di sbagliarmi e che il Rifugio non operasse così.

— Ma come hai potuto anche solo immaginare che lo avrebbero fatto? — schioccò Stella, di nuovo tagliente.