— Siediti, Miri. Voglio spiegarti perché sono l’avvocato di Jennifer. Ho aspettato qui fuori che tu me lo venissi a chiedere.
— Resto in piedi!
— Siediti — ripeté Leisha e, un istante dopo, Miri si sedette. Si scansò i capelli scuri dalla fronte, sudata perfino dopo la breve corsa, e piombò, arrabbiata, sulla pietra di Leisha senza nemmeno controllare che ci fossero scorpioni.
C’erano così tante cose terrestri da cui Miri non sapeva di doversi guardare.
Leisha aveva studiato attentamente la proprie parole. — Miri, io e tua nonna facciamo parte tutt’e due di una generazione americana specifica: la prima generazione di Insonni. Quella generazione aveva determinate cose in comune con la precedente, quella che ci ha creato. Entrambe le generazioni si sono rese conto che non è possibile avere sia uguaglianza, che è soltanto un nome diverso per ciò che tu chiami solidarietà comune, sia superiorità individuale. Quando gli individui sono liberi di diventare tutto quello che vogliono, alcuni diventeranno geni e alcuni diventeranno mendicanti risentiti. Alcuni porteranno beneficio a se stessi e alle loro comunità, e altri non porteranno beneficio a nessuno e saccheggeranno tutto quello che potranno. L’uguaglianza scompare. Non si può avere sia l’uguaglianza sia la libertà di perseguire la superiorità individuale.
E così, due generazioni hanno scelto la disuguaglianza. Mio padre l’ha scelta per me. Kenzo Yagai l’ha scelta per l’economia americana. Un uomo di nome Calvin Hawke, di cui tu non sai…
— Sì, lo so — la interruppe Miri.
Leisha sorrise pacatamente: — È ovvio. Commento stupido. Ebbene, Hawke si è schierato dalla parte dei nati disuguali e ha cercato di appianare leggermente l’equazione, al diavolo la superiorità. Di tutti noi, solamente Tony Indivino e tua nonna hanno cercato di creare una comunità che riponesse tanto valore nella solidarietà, "uguaglianza" di quelli che erano inclusi come membri, quanto sulle diverse realizzazioni individuali di quei membri. Jennifer ha fallito perché non può essere fatto. Quanto più Jennifer ha fallito, tanto più fanatica è divenuta nel cercare di fare questa cosa, attribuendo la colpa di tutti i fallimenti alle persone che non erano membri della comunità. Restringendo sempre di più la definizione. Allontanandosi sempre di più da qualsiasi tipo di equilibrio. Ma io sospetto che tu sappia in proposito anche più di me.
Leisha aspettò, ma Miri non disse nulla.
— Ma anche se Jennifer si è allontanata sempre di più dal sogno di comunità, quello stesso sogno — il sogno di Tony — era ammirevole. Anche se impossibile, era il sogno idealistico di unire due grandi bisogni umani, due grandi desideri umani. Non puoi perdonare tua nonna sulla base di quel sogno iniziale?
— No — rispose Miri, col volto rigido, e Leisha ricordò ancora una volta quanto la ragazzina fosse giovane. I giovani non perdonano. Leisha aveva mai perdonato sua madre?
Miri disse: — E così è questo il motivo per cui la difendi? A causa di quello che tu consideri il suo sogno iniziale?
— Sì.
Miri si alzò. La pietra le aveva lasciato piccoli solchi sulla parte posteriore delle gambe, sotto ai pantaloncini. I suoi occhi scuri perforarono Leisha, — Restringendo le sue definizioni di comunità, mia nonna ha ucciso mio fratello Tony. — Si allontanò.
Leisha, dopo un momento di shock, arrancò in piedi e le corse dietro a piedi nudi. — Miri. Aspetta!
Miri si fermò, obbediente, e si voltò. Non aveva lacrime sul volto. Leisha balzò in avanti, ricadde su una pietra tagliente e si mise a balzellare dolorosamente. Miri l’aiutò a tornare alla roccia sulla quale le sue scarpe e le sue calze giacevano immobili nella calura.
— Controlla che non ci siano scorpioni prima di infilarle — le ordinò Miri — altrimenti… perché stai sorridendo?
— Lascia perdere. Non so mai quello che sai e quello che non sai. Miri, mi escluderesti dalle tue categorie di comportamento difendibile? Oppure Drew? O tuo padre?
— No!
— Ma tutti noi abbiamo cambiato idea nel corso dei decenni rispetto a ciò che è accettabile, giusto o perfino desiderabile. È questa la chiave, tesoro. Ecco perché difendo tua nonna.
— Qual è la chiave? — schioccò seccamente Miri.
— Il Cambiamento. Il modo imprevedibile in cui gli eventi possono cambiare le persone. E, Miri, gli Insonni vivono a lungo. C’è moltissimo tempo per moltissimi eventi — il tempo che si accumula come polvere — e questo significa molti cambiamenti. Perfino i Dormienti possono cambiare. Quando Drew è venuto da me, era un mendicante, Adesso ha dato un contributo importante al corso del mondo per il modo in cui ha cambiato il meccanismo di pensiero di voi Superintelligenti. È questa la risposta, Miri. Non puoi considerare nessuno non difendibile, mai, perché le cose cambiano. Perfino tua nonna potrebbe cambiare. Forse in particolar modo tua nonna. Miri? Capisci quello che voglio dire?
— Ci penserò — latrò Miri.
Leisha sospirò. Il pensiero di Miri in proposito sarebbe stato così complesso che Leisha, se avesse visto i risultati in un ologramma a stringhe, non avrebbe potuto nemmeno riconoscere la propria argomentazione.
Quando Miri fu rientrata in casa e Leisha ebbe infilato nuovamente scarpe e calze, la donna si sedette sulla pietra piatta guardando il deserto, con le braccia strette attorno alle ginocchia.
La gente cambiava. Mendicanti potevano diventare artisti. Produttivi avvocati potevano diventare afflitti fannulloni, oziando come Achille nella sua tenda, oziando per decenni, un ozio di tipo mondiale, e poi passare nuovamente la sbarra e tornare a essere avvocati. Esperti marini potevano diventare vagabondi. Ricercatori del sonno potevano diventare mogli fallite e poi trasformarsi nuovamente in brillanti ricercatori. I Dormienti potevano non essere in grado di diventare Insonni… oppure sì? Solo perché Adam Walcott aveva fallito quarant’anni prima, solo perché Susan Melling aveva detto che era una cosa impossibile, significava forse che sarebbe rimasto impossibile per sempre? Susan non aveva mai saputo dell’esistenza dei Superintelligenti.
"Tony" disse Leisha in silenzio, "non esistono mendicanti permanenti in Spagna. O in qualsiasi altro posto. Il mendicante al quale dai un dollaro oggi potrebbe cambiare il mondo domani. O diventare il padre dell’uomo che lo farà. O il nonno, oppure il bisnonno. Non esiste una stabile ecologia di commercio, come pensavo un tempo, quando ero molto giovane. Non esiste nulla di stabile, tanto meno di stagnante, nel corso del tempo. E nulla di assolutamente improduttivo. I mendicanti sono soltanto linee genetiche poste temporaneamente fra le comunità."
Il topo canguro uscì dalla propria tana e annusò una primula odorosa. Leisha vide chiaramente la protuberanza sulla sua testa. Non era naturale. Il pelo era di colore differente e cresceva in ciuffi più lunghi: la protuberanza era troppo perfettamente rotonda. Il topo canguro la piegò in avanti per toccare con i ciuffi la primula odorosa e si fermò. La protuberanza era una specie di sensore. L’animale era modificato geneticamente: lì, in quel luogo lontano, contro ogni regola e ogni aspettativa. Leisha si legò i lacci delle scarpe e si alzò. Si sentì improvvisamente benissimo, come la ragazza che il suo corpo la faceva ancora sembrare. Piena di energia. Piena di luce.
C’era così tanto da fare.
Si voltò in direzione della tenuta e cominciò a correre.