Mi sedetti nella zona riservata alla stampa, grazie alle credenziali di Colin Kowalski, credenziali falsificate così malamente che chiunque le avesse controllate avrebbe dovuto concludere che erano state falsificate da me, la persona resa inabile dal morbo di Gravison, e non da un competente ente governativo. C’erano moltissimi rappresentanti della stampa, in carne e ossa e robotici. Il Tribunale Scientifico viene trasmesso su molti canali di Muli.
Dopo che i commissari si furono seduti, io rimasi in piedi per analizzare gli spettatori, alla ricerca di Vivi. Potevano essercene uno o due in sala, la stanza era così grande che era difficile a dirsi. "La preghiamo di sedersi" mi disse il mio sedile con voce ragionevole "altri potrebbero non riuscire a vedere al di là di lei." Facile a credersi. Con la tuta dallo sgargiante color porpora e la bigiotteria di latta-e-plastica ero assolutamente unica nella sezione riservata alla stampa.
Davanti alla olocamera, dietro a una antica ringhiera in legno e un invisibile scudo a energia-Y di massima sicurezza, erano seduti gli avvocati, gli esperti che dovevano testimoniare, i commissari e i VIP. Leisha Camden era seduta accanto all’avvocato amatoriale Miranda Sharifi che era improvvisamente apparsa a Washington da solo Dio sa dove. Non da Huevos Verdes. Per giorni e giorni la stampa aveva controllato l’isola con l’avidità dei residenti di una base lunare che monitoravano eventuali fessure nella cupola. E allora da quale fronte geografico era saltata fuori Miranda Sharifi, armata per dare battaglia in favore del prodotto delle sue industrie?
Aveva rifiutato che un legale professionista dibattesse il suo caso. Aveva rifiutato perfino Leisha Camden, il che aveva provocato parecchie risatine tra la stampa. Apparentemente loro ritenevano che un Super-Insonne non fosse adatto a presentare in modo convincente la tecnologia inventata dal suo stesso genere. Non ho mai smesso di restare stupefatta dalla stupidità dei miei compagni Muli dal QI potenziato.
Studiai attentamente Miranda. Piccola, testa grossa, fronte bassa. Capelli neri, folti e ribelli, legati con un fiocco rosso. A dispetto del severo e costosissimo abito nero, non assomigliava né a un Vivo né a un Mulo. La vidi asciugarsi furtivamente i palmi delle mani sulla camicia: dovevano essere umidi. Avevo visto delle immagini della notissima Jennifer Sharifi, e Miranda non aveva ereditato nulla della freddezza, della altezzosità o della bellezza di sua nonna. Mi chiesi se non le dispiacesse.
— Siamo oggi qui riuniti — cominciò il moderatore dottoressa Senta Yongers, un tipo nonnesco con la perfetta dentatura da stella della OLO-TV — per determinare i fatti concernenti il Caso 1892-A. Vorrei ricordare a chiunque in questa sala che lo scopo dell’inchiesta è triplice. Primo, occorre identificare fatti consolidati concernenti questo progetto scientifico che includano, ma non si limitino, alla sua natura, alle azioni e agli effetti fisici replicabili.
"Secondo, occorre permettere che vengano poste in discussione le opinioni contrarie a questo progetto scientifico, che vengano dibattute e registrate per successivi studi.
"Terzo, occorre soddisfare la richiesta congiunta del Comitato Congressuale sulla Nuova Tecnologia, della Amministrazione Federale sulle Droghe e dell’Ente governativo di Controllo degli Standard Genetici, perché venga creata una segnalazione per ulteriori studi, per la brevettazione all’interno degli Stati Uniti e per il rigetto del Caso 1892-A, che ha già ottenuto il riconoscimento dello stato di brevetto. Un ulteriore studio, devo rammentarvi, consente a coloro i quali hanno sviluppato il brevetto di richiedere a volontari di sottoporsi al test-beta del brevetto stesso. La brevettazione è virtualmente equivalente al permesso federale di accedere al mercato." La Yongers si guardò attorno con espressione seria da sopra la montatura degli occhiali un vezzo di moda del momento per i Muli che avevano una vista perfetta.
Tornai a fissare Miranda Sharifi che teneva in mano una spessa copia stampata rilegata in nero. A me risultava chiarissimo che gli Insonni rappresentavano una specie diversa rispetto ai Muli e ai Vivi. Lo dico solamente a beneficio del gran numero di persone per le quali questo resta, inesplicabilmente, non chiaro. Miranda comprendeva indubbiamente tutto ciò che c’era di importante in ogni campo dello scibile. Per me questo significava appartenere a un’altra specie. I Muli hanno i cervelli completamente adattati ai loro bisogni, ma li avevano anche gli stegosauri. Io stavo guardando un mammifero pluri-adattato.
Sentendomi in imbarazzo, osservai un giornalista degli olo-notiziari davanti a me, schioccare un dito per indirizzare la sua robocamera che zoomava una scritta intagliata attraverso l’impressionante cupola dell’aula: IL POPOLO DEVE CONTROLLARE SCIENZA E TECNOLOGIA. Un grazioso tocco giornalistico. Approvo sempre l’ironia.
— Il principale avvocato difensore del Caso 1892-A — continuò la moderatrice Yongers — è Miranda Sharifi, delle Imprese di Huevos Verdes, proprietarie del brevetto. Il capo della parte avversa è il dottor Lee Chang, Genetico Senior dell’ECGS e detentore della cattedra Geoffrey Sprague Morling di Genetica al Johns Hopkins. I seguenti accordi sono già stati controfirmati da entrambe le parti. Per ulteriori dettagli si prega di fare riferimento alla copia cartacea fornita, allo schermo principale che si trova davanti all’aula oppure al Canale 1640FORUM sulla rete governativa.
La "copia cartacea fornita" erano quattrocento pagine di diagrammi cellulari, equazioni, tavole genegnomiche e processi chimici, il tutto condito da numerose citazioni e annotazioni. Sul frontespizio c’era tuttavia un estratto di una sola pagina che qualcuno aveva preparato per la stampa.
— Il pre-accordo di entrambe le parti si è ottenuto — lesse la moderatrice Yongers — sui seguenti nove punti: "Uno — Il Caso 1892-A descrive un nano-dispositivo progettato per essere iniettato nel flusso sanguigno umano. Il dispositivo è fatto di proteine modificate geneticamente e auto-replicantesi in strutture altamente complesse. Il processo che crea queste strutture appartiene alle Imprese Huevos Verdes. Il dispositivo è stato chiamato dai suoi creatori Depuratore Cellulare. Questo nome è un trademark registrato e deve essere indicato come tale ogni volta che viene utilizzato".
Esaminai le facce dei Premi Nobel. Non mostravano nulla.
— Due — In condizioni di laboratorio, il Depuratore Cellulare ha dimostrato la capacità di lasciare inalterato il flusso sanguigno e di spostarsi attraverso il tessuto umano, come fanno i globuli bianchi del sangue. In condizioni di laboratorio, il Depuratore Cellulare ha altresì dimostrato di avere la capacità di penetrare una parete cellulare, come fanno i virus, senza provocare danni alla cellula.
Fin qui nessun problema. Perfino io sapevo che l’Amministrazione Federale di controllo farmaci aveva già patentato un lotto di farmaci che erano in grado di fare queste cose.
— Tre — In condizioni di laboratorio, il Depuratore Cellulare occupa meno dell’uno per cento del volume tipico di una cellula e ha dimostrato la capacità di essere alimentato da sostanze chimiche presenti naturalmente nelle cellule.
La Yongers fece una pausa e guardò con atteggiamento di sfida tutta l’aula: non ne compresi il motivo. Mi era già chiaro dove avrebbe attaccato l’opposizione, vista la premessa ricorrente in ogni punto.
— Quattro — In condizioni di laboratorio, il Depuratore Cellulare ha dimostrato la capacità di replicarsi a un ritmo leggermente inferiore rispetto a quello con cui si replicano i batteri, circa venti minuti per una divisione completa. In condizioni di laboratorio, questa replica ha dimostrato la capacità di avere luogo per parecchie ore utilizzando soltanto le sostanze chimiche che si trovano comunemente nel tessuto umano più le sostanze chimiche contenute nel fluido dell’iniezione originale. In condizioni di laboratorio, il Depuratore Cellulare ha dimostrato la capacità di smettere di replicarsi dopo svariate ore e di replicarsi quindi soltanto per rimpiazzare unità danneggiate.