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Di conseguenza, l’opposizione avrebbe raccomandato che il Depuratore Cellulare non venisse patentato, non gli venisse concesso il permesso per ulteriori studi all’interno degli Stati Uniti e venisse inserito nella Lista Vietata del Consiglio Consultivo Internazionale sulla modificazione genetica.

Apparentemente avevamo già lasciato lo stadio riguardante la raccolta dei fatti e ci eravamo ben inoltrati in quello della raccomandazione politica. Washington è Washington. I dati di fatto sono politici; la politica è un dato di fatto.

Era mezzogiorno meno un quarto quando il dottor Lee terminò. La moderatrice Yongers si sporse sopra allo scranno. — Signorina Sharifi, è quasi arrivato il momento dell’interruzione per il pranzo. Preferisce forse posporre il suo discorso di apertura fino a questo pomeriggio?

— No, Signora moderatrice. Sarò breve. — Perché Leisha Camden non aveva detto a Miranda di togliersi quel fiocco rosso dai capelli? Le conferiva un aspetto giovanile da Alice nel paese delle meraviglie, il che era uno svantaggio. La sua voce era calma e impassibile.

— Il brevetto che state prendendo oggi in considerazione è il più grande sviluppo medico salvavita dalla scoperta degli antibiotici. Il dottor Lee parla dei pericoli per il corpo qualora nel Depuratore Cellulare dovesse fallire il nano-meccanismo, oppure fosse malamente programmato o dovesse produrre effetti collaterali sconosciuti. Egli non parla tuttavia delle persone che moriranno prematuramente o con atroci dolori "senza" questa innovazione. Preferite impedire a una persona di morire per merito del Depuratore Cellulare o piuttosto ne lascereste morire centinaia di migliaia senza di esso? Questo è moralmente errato.

"Voi avete moralmente torto, ’tutti voi’. L’intero scopo di questo cosiddetto Foro scientifico è di proteggere i profitti delle industrie farmaceutiche a spese dei malati e dei moribondi. Voi siete i fascisti morali, che utilizzano la forza del governo per danneggiare coloro che sono già deboli e privi di potere, così da mantenere loro impotenti e voi stessi al comando. Non salvo nessuno di voi da queste accuse, nemmeno gli scienziati che cospirano con il profitto e il potere consegnando loro la scienza.

"Con il Depuratore Cellulare, Huevos Verdes vi offre la vita. Anche se non vi meritate di vivere. Huevos Verdes, tuttavia, quando offre un prodotto, non fa distinzioni fra chi lo merita e chi non lo merita. ’Voi’ sì, ogni volta che le vostre regolamentazioni impediscono la ricerca sulla genetica e la nano-tecnologia, ogni volta che quella ricerca perduta priva qualcuno della vita stessa. Voi siete killer, tutti quanti. Mercenari politici ed economici, non migliori nel giudicare la vera scienza rispetto agli animali di cui emulate la morale. Ciò nondimeno, le Imprese di Huevos Verdes vi offrono il Depuratore Cellulare e io vi dimostrerò qui la sua totale sicurezza anche se non sono per niente certa che qualcuno di voi abbia la capacità per capire il concetto scientifico che vi spiegherò."

Miranda Sharifi si risedette.

La commissione sembrò sbalordita, e a ragione. Cosa ancora più interessante, anche Leisha Camden apparve sbalordita. Evidentemente non era questo che si era aspettata di sentir dire dalla sua protetta. Sussurrò freneticamente nell’orecchio di Miranda.

— Non ho mai sentito tante stronzate così poco professionali! — esplose Martin Davis Exford, premio Nobel in fisica molecolare, in piedi dietro alla tavola riservata ai commissari. La sua voce possente superò quella di tutti gli altri. Vene color marroncino gli pulsavano sotto la superficie del collo.

— Sono profondamente offeso, signorina Sharifi, per il suo comportamento nei riguardi di questo Foro. Siamo qui per determinare fatti scientifici, non per indulgere in attacchi contro l’uomo!

Un giornalista che indossava un abito di gran moda a strisce gialle, strillò dalla fila anteriore del banco della stampa: — Signorina Sharifi, sta forse cercando di perdere questo caso?

Lentamente, voltai la testa nella sua direzione.

— Ehi, Miranda, guarda da questa parte! — gridò il reporter di un canale di Vivi, con la robocamera che gli fluttuava accanto. — Un bel sorriso!

— Ordine, per cortesia! Ordine! — esclamò la moderatrice Yongers.

— Miranda, sorridi!

Il pandemonio crebbe. Un uomo balzò in avanti dalla sezione riservata al pubblico e caricò in avanti, lungo il corridoio inclinato, in direzione del fondo del Foro.

Ebbi una chiara visuale della sua faccia. Era distorta dalla maschera dell’odio. L’uomo si catapultò verso Miranda, estraendo qualcosa dalla giacca. Diciassette robocamere e tre robot di sicurezza sfrecciarono verso di lui.

Egli colpì lo scudo invisibile a energia-Y davanti alle tavole dei partecipanti e vi rovinò contro con un udibile schianto del cranio o di qualche altro osso. Un robot addetto alla sicurezza lo trascinò via.

— …riportare ordine in questo procedimento; subito…

Miranda Sharifi non si mosse mai.

Alla fine la moderatrice Yongers, non avendo alcuna altra scelta reale, sospese la seduta per il pranzo.

Io mi feci strada a spintoni verso la parte anteriore della caotica aula del Foro, cercando di adocchiare Miranda Sharifi, cosa ovviamente impossibile. Fra di noi si ergeva lo scudo a energia-Y e alcune guardie del corpo dal fisico spettacolare fecero uscire lei e Leisha Camden da una porta sul retro. Le avvistai nuovamente sul tetto, dopo che le guardie ebbero messo KO quattro persone per arrivarvi. Salirono su un aeromobile. Svariate altre le seguirono per braccarle da vicino, ma io mi convinsi che a nessuno di loro sarebbe servito a nulla. Non avrebbero scoperto più di quanto non avessi fatto io.

Che cosa avevo scoperto?

Il giornalista a strisce gialle aveva ragione. La performance di Miranda Sharifi aveva soltanto assicurato che il Caso 1892-A era morto e sepolto. Non soltanto lei aveva messo in discussione la competenza tecnica e intellettuale di otto scienziati, ma li aveva anche insultati. Avevo effettuato una breve ricerca su tre di quegli scienziati, i premi Nobel, e sapevo che non erano affatto mercenari, ma persone della massima integrità. Doveva saperlo anche Miranda. E allora, perché?

Forse a dispetto di qualsiasi ricerca avesse portato avanti, era realmente convinta che tutti i Dormienti fossero corrotti. Sua nonna, una donna brillante, lo aveva creduto. Non so perché, ma non pensavo che fosse il caso di Miranda.

Forse lei credeva che i cinque scienziati non premiati, mediocrità con ottime connessioni politiche, avrebbero inevitabilmente superato nel voto gli imparziali Nobel. Ma se così era, perché alienarsi tre potenziali alleati? E perché accettare l’insediamento delle cinque mediocrità fin dal principio? Tutti i commissari erano stati accettati da entrambe le parti.

No. Miranda Sharifi "voleva" perdere questa causa. Voleva che venisse espressa una decisione contro il Depuratore Cellulare.

Forse si era alienata i commissari per… perché? Per rendere più difficile l’ottenimento dell’approvazione ufficiale del brevetto. Forse stimava la vittoria soltanto se era conquistata con difficoltà. Forse rendere tutto il più difficile possibile faceva parte di qualche codice d’onore Insonne, derivato dal fatto che per loro era tutto sempre molto facile. Come cazzo facevo a saperlo?

Tutta questa razionalizzazione si tradusse in autodisgusto. A dispetto del caldo, era una magnifica giornata a Washington, uno di quei pomeriggi dal cielo limpido e azzurro e dalla luce dorata che sembrano essere portati dal vento da qualche città più privilegiata. Camminai nel centro commerciale, attirando l’attenzione: il Mulo pazzo che andava vestito come un Vivo ritornato alle origini. Spacciatori di droga, innamorati e ragazzini che stavano per salire sulla ferrovia a gravità mi lasciarono in pace, il che mi andò benissimo. Ero in uno di quei brevi e taglienti momenti di autointerrogazione che ti lasciano in seguito sia esausta sia imbarazzata. Che ci facevo io a gironzolare con quegli stupidi vestiti in plastica, cercando di estrapolare qualche difficile significato personale dal seguire persone che mi erano più che evidentemente superiori?