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Era tuttavia anche la verità. In un momento, quando il concerto fosse terminato, quei Vivi sarebbero tornati a essere le stesse persone piagnucolanti, lamentose, inette e ignoranti di prima. Nel breve istante appena prima della fine del concerto, però, provavo una fratellanza che non aveva nulla a che fare con l’uguaglianza.

E non sarebbero tornati a essere esattamente quello che erano stati. Non completamente. I programmi informatici di Huevos Verdes lo avevano verificato.

— …indietro al suo regno.

La musica terminò. Le forme si fermarono. Le luci si accesero. Lentamente, i volti attorno a me si dissolsero in se stessi, prima strizzando gli occhi sbarrati, quindi ridendo, piangendo e abbracciandosi. Iniziò l’applauso.

Cercai l’uomo con l’amplificatore vocale. Non si trovava più nello stesso posto fra la folla. Non dovetti aspettare tuttavia a lungo per ritrovarlo.

— Andiamo dove è deragliato il treno, è solo a settecento metri di distanza. Lì c’è ancora più gente ferita che unità mediche, l’ho visto io! E non hanno abbastanza coperte! Possiamo aiutare a portare qui i feriti… Noi!

Noi. Noi. Noi.

Ci fu confusione nella folla. Tuttavia un numero sorprendente di Vivi seguì il nuovo capo, smaniosi di fare qualcosa. Di essere eroi, che è il vero impulso nascosto della mente umana. Alcuni cominciarono a organizzare un angolo-ospedale. Altri se ne andarono ma, da dietro lo scudo ora reso opaco che mi permetteva di guardarli senza essere visto, notai che perfino i Vivi in partenza donavano giacche, camicie e coperte a favore dei feriti. La Congressista Sallie Edith Gardiner arrivò di fretta lungo la passerella per venirmi incontro.

— Be’, signor Arlen, è stato semplicemente meraviglioso…

— Lei non lo ha visto.

Non mi stava ascoltando. Fissava l’attività nella KingDome. — Che cos’è adesso "questo"?

Dissi: — Si stanno preparando ad aiutare i sopravvissuti del deragliamento.

— Loro? Aiutare come?

Non risposi. Mi sentii improvvisamente stanchissimo. Avevo dormito solamente poche ore e avevo passato la notte precedente a visionare orrori fatti dall’uomo.

Come quella donna.

— Be’, possono anche smetterla subito con queste sciocchezze!

Si allontanò in tutta fretta. Restai a guardare ancora per qualche istante e poi andai a cercare il pilota, che aveva ovviamente giurato che non avrebbe mai più guidato un aeromobile. Questo era tuttavia successo prima che il deragliamento mostrasse che non c’era nulla che funzionasse bene. Avrei trovato comunque un modo per tornarmene a Seattle. All’aeroporto. A Huevos Verdes. E da lì a East Oleanta. C’erano delle cose che dovevo chiedere a Miranda, cose importantissime, cose che avrei dovuto chiedere molto tempo prima. E le avrei dette, io, Drew Arlen. Che ero stato il Sognatore Lucido molto prima di conoscere Miranda Sharifi.

8

Billy Washington — East Oleanta

Il pavimento dell’Albergo Rappresentante di Stato Anita Clara Taguchi era ricoperto di foglie. Era agosto inoltrato, le foglie non cadevano ancora. Questo voleva dire che quelle foglie erano un rimasuglio dell’anno prima e che nessun robot era passato a scoparle via. In tutti quei mesi io non mi ero mai avvicinato all’albergo. Adesso ero lì.

La cosa buffa era che per qualche giorno non ho nemmeno notato le foglie, io. Non ho notato niente. Avevo la testa annebbiata, barcollavo verso l’Olo-terminale dell’albergo che stava sul bancone rosso e non vedevo niente altro. Lizzie era troppo malata.

L’Olo-terminale si è acceso appena mi sono avvicinato, come aveva fatto per gli ultimi quattro giorni. "Posso esserle di aiuto?"

Ho appoggiato tutte e due la mani sul bancone, io. Come se poteva servire a qualcosa. — Ho bisogno dell’unità medica. È un’emergenza.

"Mi dispiace, signore, l’Unità Medica del Legislatore della Contea Thomas Scott Drinkwater è temporaneamente fuori servizio. È stato comunicato ad Albany è a breve termine verrà un tecnico…"

— Non voglio Albany, io! Voglio un’unità medica! La mia bambina è gravemente malata!

"Mi dispiace, signore, l’Unità Medica del Legislatore della Contea Thomas Scott Drinkwater è temporaneamente fuori servizio. È stato comunicato ad Albany…"

— Allora fammi avere un’altra unità medica, tu! È un’emergenza! Lizzie si sta tossendo fuori le budella!

"Mi dispiace, signore non ci sono unità mediche disponibili immediatamente a causa della temporanea inagibilità della Ferrovia Magnetica Senatore Walker Vance Morehouse. Non appena la ferrovia sarà stata riparata verrà inviata prontamente un’altra unità medica da…"

— La ferrovia a gravità non è inagibile è rotta! — ho gridato io all’Olo-terminale. L’avrei fatto a pezzi a mani nude se mi serviva a qualche cosa. — Fammi parlare con un essere umano!

"Mi dispiace, i rappresentanti ufficiali da voi eletti non sono temporaneamente disponibili. Se vuole lasciare un messaggio la prego di specificare se è indirizzato al Senatore degli Stati Uniti Mark Todd Ingalls, al Senatore degli Stati Uniti Walker Vance…"

— Spegni! Maledizione, spegniti!

Lizzie stava male da tre giorni. La ferrovia a gravità si era rotta da cinque. L’unità medica era guasta da chissà quanto tempo; nessuno si era più ammalato dopo l’attacco di cuore di Doug Kane. I politici erano teste di cavolo da quanto chiunque poteva ricordare.

Lizzie era gravemente malata. Oh, Gesù, Lizzie era gravemente malata.

Ho stretto forte gli occhi, io, e mi è crollata giù la testa e quando ho riaperto gli occhi che cosa ho visto? Foglie che nessun robot pulitore aveva spazzato via da quasi un anno e di cui non si occupava nessun altro. Foglie morte, fragili come le mie vecchie ossa.

— C’è un Olo-terminale con un codice di priorità al caffè — ha detto una voce. — Il sindaco può contattare direttamente il vostro legislatore della contea.

— Pensi che non ci ho già provato? Sembro così stupido? — Mi sentivo sollevato per poter strillare contro qualcuno, indipendentemente da chi era. Ho visto poi che si trattava della ragazza Mulo vestita come una Viva, quella che era arrivata col treno una settimana prima. Era l’unica persona, lei, che si trovava nell’Albergo Rappresentante di Stato Anita Clara Taguchi. Visto che i guasti alla ferrovia a gravità diventano sempre peggio, non ci sono un gran che di viaggiatori. Nessuno sapeva perché quel Mulo si trovava a East Oleanta e nessuno sapeva perché era vestita come una Viva. A qualcuno non piace proprio.

Non avevo per niente tempo per parlare con un Mulo pazzo. Lizzie era gravemente malata. Ho strascicato i piedi attraverso le foglie sul pavimento, ma dove potevo andare. Senza un’unità medica…

— Aspetta — mi ha detto il Mulo. — Io ti ho sentito, io. Hai detto…

— Non cercare di parlare come una Viva, che non lo sei! Mi hai sentito, tu! — Non so dove che ho preso la rabbia per strillarle contro in quel modo. Sì che lo so. Lizzie era gravemente malata e quel Mulo era semplicemente lì.

— Hai ragione. Non c’è motivo per fare inutili sotterfugi, vero? Mi chiamo Victoria Turner.

A me non me ne fregava niente di come si chiamava, anche se mi ricordavo che aveva detto a qualcun altro che si chiamava Darla Jones. Stavo lasciando Lizzie ansimare e rantolare per prendere fiato, col visino bruciante come un falò. Mi sono messo a correre, io. Le foglie sotto ai miei stivali sussurravano come fantasmi.