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Sale a Louisville quasi ogni mattina, ora. Lo vogliono come consulente. Alcuni degli uomini che sono là sulla cima hanno fatto di lui il loro favorito, Lewis Holston, Nissim Shawke, Kipling Freehouse, uomini ai più alti gradi d’autorità. Egli sa che lo stanno sfruttando e rovesciano su di lui tutti i tetri, noiosi lavori che non si sentono disposti a compiere di persona. E traggono vantaggio dalle sue ambizioni. Siegmund, prepara un rapporto sui tipi di mobilità delle classi lavoratrici. Siegmund, fa’ di corsa una classificazione degli equilibri adrenali delle città di medio livello. Siegmund, qual è il rapporto scarti-riciclaggio di questo mese? Siegmund. Siegmund. Ma anche lui li sfrutta. Si sta rendendo sempre più indispensabile, mentre essi scivolano nell’abitudine di servirsi di lui affinché pensi al posto loro. Tra un anno o due, quasi certamente, dovranno chiedergli di salire in alto nell’edificio. Forse lo faranno salire da Shanghai a Toledo o a Parigi; più probabilmente lo riceveranno direttamente a Louisville non appena si farà un posto. A Louisville prima di compiere i vent’anni! Qualcuno ha mai fatto questo prima d’ora?

Per quel tempo, forse, si sentirà a suo agio tra i membri della classe di governò.

Può vederli ridere di lui internamente. Si trovano da tanto tempo alla sommità, che hanno dimenticato che altri devono ancora lottare. Ai loro occhi, Siegmund lo sa, egli deve apparire comico, uno zelante, intraprendente approfittatore, le budella in fiamme per lo stimolo di salire più in alto. Lo tollerano perché è capace, più capace, forse, della maggior parte di loro. Ma non lo rispettano. Pensano che sia pazzo a volere così malamente qualcosa che essi hanno avuto il tempo di farsi venire a noia.

Nissim Shawke, per esempio. È forse uno dei due o tre uomini più importanti della monade. (Chi è il più importante? Neppure Siegmund lo sa. All’ultimo piano, il potere diventa un’astrazione confusa; in un certo senso, a Louisville tutti hanno un’autorità assoluta sull’intero edificio, e in un altro senso nessuno ne ha.) Shawke ha circa sessant’anni, secondo Siegmund. Sembra molto più giovane. Un uomo magro, atletico, dalla pelle olivastra, dagli occhi freddi, fisicamente possente. Vigile, prudente, un uomo di grande forza duttile. Dà l’idea di essere straordinariamente dinamico. Una fertile riserva di potenziale. Tuttavia, per quanto Siegmund riesce a vedere, non fa niente del tutto. Affida ai suoi subordinati tutti gli affari di governo, scivola attraverso i suoi uffici sulla cresta della monurb come se i problemi della monade fossero solo semplici fantasmi. Perché Shawke non deve fare, ma soltanto essere. Ora batte la fiacca e gode gli agi della sua posizione. Siede là come un principe del Rinascimento. Una parola di Nissim Shawke potrebbe scaraventare quasi tutti giù dello scarico. Un suo solo appunto potrebbe sovvertire alcuni degli indirizzi della monurb più profondamente mantenuti. Tuttavia non dà inizio a programmi, non pone il veto ad alcun progetto, evita ogni sfida. Detenere un simile potere, e rifiutare di esercitarlo, è un fatto che colpisce Siegmund come se egli si facesse gioco dell’intera idea del potere. La passività di Shawke implica il disprezzo per i valori di Siegmund. Il suo sorriso sardonico deride ogni ambizione. Nega che ci sia del merito a servire la società. Io sono qui, dice Shawke con ogni suo gesto, e questo per me è sufficiente; lasciate che la monurb badi a se stessa; chiunque volontariamente si assume il fardello di governarla è un idiota. Siegmund, che desidera ardentemente governare, trova che Shawke rovina la sua anima col dubbio. Che fare se Shawke ha ragione? Che fare se prendo il suo posto fra quindici anni e scopro che tutto è senza senso? Ma no. Shawke è ammalato, questo è tutto. La sua anima è vuota. La vita ha uno scopo, e il provvedere alla comunità adempie a questo scopo. Io sono ben qualificato per governare gli uomini miei compagni; perciò tradisco l’umanità e me stesso anche se rifiuto di compiere il mio dovere. Nissim Shawke si sbaglia. Ho pietà di lui.

Ma perché rabbrividisco quando guardo nei suoi occhi?

Poi c’è la figlia di Shawke, Rhea. Vive a Toledo, al 900° piano, ed è sposata al figlio di Kipling Freehouse, Paolo. Tra le famiglie di Louisville c’è l’abitudine di fare molti matrimoni tra i rispettivi membri. I figli degli amministratori non vanno generalmente a vivere a Louisville; Louisville è riservata a coloro che governano realmente. I loro figli, a meno che accada loro di trovare una propria sistemazione nei ranghi dell’amministrazione, vivono per la maggior parte a Parigi e a Toledo, le città poste immediatamente al di sotto di Louisville. Formano là una setta privilegiata, la progenie dei grandi. Siegmund compie molte passeggiate notturne a Parigi e a Toledo. E Rhea è una delle sue favorite.

Ha dieci anni più di Siegmund. Ha la figura flessibile, agile, di suo padre: un corpo magro, un po’ mascolino, con seni piccoli e natiche piatte e lunghi muscoli solidi. Carnagione scura; occhi che scintillano di segreto divertimento; un elegante naso affilato. Ha tre bambini soltanto. Siegmund non sa perché la sua famiglia sia così poco numerosa. Ha un’intelligenza sveglia, è istruita, bene informata. È la persona più vicina alla bisessualità che Siegmund conosca; la trova ferocemente passionale, ma lei gli ha parlato anche del piacere che prova ad amare altre donne. Tra le sue conquiste è stata la moglie di Siegmund, Mamelon, che, egli pensa, è sotto molti aspetti la versione più giovane di Rhea. Forse è per questo che trova Rhea così attraente: combina tutto quello che egli trova più interessante in Mamelon e in Nissim Shawke.

Siegmund è stato sessualmente precoce. Ha fatto i suoi primi esperimenti erotici a sette anni, due anni prima della età che nella monurb viene considerata normale. A nove anni i meccanismi del rapporto intimo gli erano familiari e perciò si meritò i più alti voti nel suo corso di relazioni fisiche, e fece così bene che gli fu concesso di iscriversi con gli undicenni. La pubertà giunse per lui a dieci anni; a undici sposò Mamelon, che aveva un anno più di lui; dopo poco, tempo la mise incinta e i Kluver uscirono dal dorm degli sposi novelli di Chicago ed ebbero un loro appartamento a Shanghai. Il sesso gli è sempre sembrato piacevole, ma ultimamente è giunto a capirne l’importanza nella formazione del carattere.

La notte passeggia assiduamente. Le giovani donne lo annoiano; preferisce quelle che hanno più di vent’anni, come Principessa Mattern e Micaela Quevedo di Shanghai. O Rhea Freehouse. Donne della loro esperienza tendono ad essere a letto migliori delle ragazzine, naturalmente. Non che questa sia la sua fondamentale preoccupazione. Non che una donna sia mai molto meglio di un’altra, e la ricerca della donna per il puro piacere non è molto importante per lui; Mamelon può dargli tutto il piacere fisico di cui egli ha bisogno. Ma sente che queste donne più anziane gli insegnano una quantità di cose del mondo, dividendo con lui implicitamente la loro esperienza. Da loro trae sottili capacità di penetrazione nella dinamica della vita degli adulti, le crisi, i conflitti, le ricompense, le profondità di carattere. Gli piace imparare. La sua maturità, ne è convinto, deriva dai suoi estensivi incontri sessuali con donne che appartengono alla generazione più vecchia.

Mamelon gli dice che generalmente si crede che egli passeggi di notte a Louisville. In realtà non è così: non oserebbe mai. Ci sono lassù donne che lo tentano, donne di trenta o quarant’anni, alcune anche più giovani, come la seconda moglie di Nissim Shawke, che è appena più vecchia di Rhea. Ma la fiducia in se stesso che fa credere ai suoi coetanei che egli sia privo di rispetto, svanisce al pensiero di avere rapporti con le mogli degli amministratori. È abbastanza audace per avventurarsi fuori di Shanghai e frequentare donne di Toledo e di Parigi. Ma Louisville? Scivolare in un letto con la moglie di Shawke, e poi dover vedere arrivare Shawke stesso che saluta freddamente, sorride, offre una tazza di eccitante — salve, Siegmund, ti diverti? No. Forse tra cinque anni, quando egli stesso vivrà a Louisville. Non ancora. Ma deve avere Rhea Freehouse e alcune altre donne della sua statura. Non è male per un inizio.