— Molto acuto — disse Pirrie — ma fuori luogo. Ricordi che, pur essendomi unito al vostro gruppo, l’ho fatto con tutte le riserve sull’attendibilità della storia raccontata da Buckley. Ho voluto aiutarvi a rompere i cordoni della polizia perché ci tengo molto alla mia libertà d’azione. Ecco tutto.
— Continuate pure a discutere, voi due — disse Millicent — io torno a dormire.
— No — fece Pirrie — resta dove sei. Esattamente dove sei. — Toccò la canna del fucile, e lei si fermò di colpo. — Devo ammettere di aver preso seriamente in considerazione, per un attimo, l’idea di lasciare Millicent a Londra. Una delle ragioni per cui non l’ho fatto è stata la certezza che, se si fosse verificata solo una catastrofe civile, Millicent avrebbe risolto il problema offrendo i suoi servizi al capobanda locale. Non mi andava di lasciarla prosperare in quella che per lei sarebbe stata una carriera piena di successi.
— Che importanza avrebbe avuto?
— Non sono tipo da subire le umiliazioni con leggerezza. In me ci sono degli impulsi che qualcuno potrebbe definire primitivi. Mi dica, Custance… siamo tutti d’accordo sul fatto che le leggi di questo paese hanno cessato di esistere?
— Se esistessero ancora, finiremmo tutti sulla forca.
— Esatto. Ora, se cessano le leggi dello Stato, cosa rimane?
— Le leggi del clan… per la sua sopravvivenza — rispose John prudentemente.
— E della famiglia.
— All’interno del clan. Le necessità del gruppo vengono prima.
— E quelle del capofamiglia?
Millicent cominciò a ridere nervosamente, in modo quasi isterico.
— Divertiti pure, cara — continuò Pirrie. — Mi piace vederti felice. Allora, Custance? L’uomo è sempre a capo del suo gruppo familiare… Siamo d’accordo?
Quella logica pazza poteva portare a una sola conclusione.
— Sì, all’interno del gruppo — disse John, poi ebbe un attimo di esitazione. — Qui sono io che comando. L’ultima parola è la mia.
Gli parve che Pirrie sorridesse, ma nella penombra non riuscì a esserne certo.
— L’ultima parola è la sua - disse Pirrie, battendo una mano sul fucile. — Se volessi, potrei distruggere il gruppo. Sono un marito infuriato, Custance, forse perché geloso, forse perché orgoglioso. Sono deciso ad avvalermi dei miei diritti. Spero che non mi ostacolerà, perché non vorrei mettermi contro di lei.
— Conosce la strada per Blind Gill — disse John — ma potrebbe incontrare delle difficoltà a entrarci, senza di me.
— Ho un ottimo fucile e lo so usare. Penso che troverei un buon impiego con molta facilità.
Ci fu una pausa. Nel silenzio si levò all’improvviso il trillo di un uccello. Con sorpresa, John riconobbe il canto dell’usignolo.
— Allora — disse Pirrie — mi riconosce i miei diritti?
Millicent si mise a gridare: — No! John, fermalo! Non può fare una cosa simile, sarebbe disumano. Henry, ti prometto…
— Di cambiare vita? — fece Pirrie. — Queste smancerie mi fanno ridere. Custance! Posso prendere ciò che mi spetta?
La luna illuminò la canna del fucile puntata su John. E John ebbe improvvisamente paura, non solo per sé, ma per Ann e i bambini. Non aveva dubbi che Pirrie fosse implacabile. Il solo dubbio stava nello stabilire fino a che punto la sua implacabilità, se provocata, lo avrebbe portato.
— Prenda ciò che le spetta — disse.
Con voce tremante e irriconoscibile, Millicent gridò: — No! Non qui…
Si lanciò verso Pirrie inciampando nelle rotaie. Lui aspettò che gli fosse quasi davanti prima di sparare. Il corpo di Millicent fu sbattuto indietro dall’impatto con il proiettile, e ricadde in mezzo ai binari. Le colline rimandarono l’eco dello sparo.
John attraversò i binari passando vicino al corpo della donna. Pirrie aveva abbassato il fucile. John gli andò accanto e guardò in basso. Lo sparo aveva svegliato tutti.
— Non è successo niente — gridò John. — Rimettetevi a dormire. Non preoccupatevi.
— Non era uno sparo del tuo fucile — gridò Roger. — C’è Pirrie con te?
— Sì. Tornate a dormire. È tutto a posto.
Pirrie si girò verso John. — Penso che convenga anche a me dormire un po’.
— Prima di tutto dovrà darmi una mano — disse John secco. — Non possiamo lasciarla qui, perché le donne ci possano meditare sopra mentre fanno il loro turno di guardia.
Pirrie fece un cenno affermativo. — Il fiume?
— Troppo poco profondo. Probabilmente rimarrebbe impigliata nel punto in cui la buttiamo. Non credo che sia una buona idea inquinare la nostra riserva d’acqua. Possiamo portarla più lontano e farla rotolare dall’altra parte del terrapieno.
Trasportarono il corpo per circa duecento metri. Era leggero, ma camminare lungo i binari non era agevole. John si sentì sollevato quando venne il momento di gettare il corpo dalla scarpata. C’erano dei cespugli sul fondo, e il corpo vi piombò dentro.
Nel chiarore della luna si poteva scorgere solo la macchia bianca della camicetta di Millicent. Nient’altro.
John e Pirrie tornarono indietro senza parlare. Quando raggiunsero il punto scelto per montare di sentinella, John disse: — Può andare, adesso. Dirò a Olivia di svegliarla quando verrà il momento del turno di guardia di vostra moglie. Nessuna obiezione, immagino?
— No, certo. Farò come vuole — disse Pirrie. Poi infilò il fucile sotto il braccio. — Buonanotte, Custance.
— Buonanotte.
Guardò Pirrie scendere la scarpata verso quelli che dormivano. Forse aveva commesso uno sbaglio. Forse avrebbe potuto salvare la vita di Millicent.
Ma con sua sorpresa si accorse che il pensiero non lo tormentava.
9
Il mattino seguente erano tutti alquanto depressi. John riferì che Pirrie aveva sparato alla moglie. Fece però credere che si fosse trattato di una disgrazia. A Roger raccontò invece com’erano andate esattamente le cose.
— Più freddo di un serpente — disse Roger scuotendo la testa. — Ci siamo portati dietro un bell’elemento.
— Già — fece John.
— Credi che avrai delle noie con lui?
— No, finché gli lascio fare ciò che vuole. Fortunatamente non ha molte ambizioni. Si riteneva soltanto in diritto di uccidere la moglie.
Ann lo raggiunse poco più tardi, mentre lui si stava lavando al fiume. Gli si fermò accanto e fissò gli occhi sulle acque che scorrevano. Il sole illuminava la valle, ma sopra di loro si stavano ammassando grosse nuvole compatte. — Dove avete messo il suo corpo? — chiese. — Prima che mandi i ragazzi a lavarsi.
— È abbastanza lontano. Puoi farli venire qui senza paura.
Lei lo fissò con uno sguardo privo di espressione. — Puoi benissimo dirmi cos’è successo. Pirrie non è il tipo che sbaglia a maneggiare un fucile, o che uccide senza una ragione.
Le raccontò i fatti di quella notte, senza nascondere niente.
— Cosa sarebbe successo se Pirrie non fosse comparso in quel preciso momento?
John si strinse nelle spalle. — L’avrei rimandata indietro. Cos’altro ti posso dire?
— Niente, immagino. Ormai non ha più importanza. — A un tratto domandò: — Perché non l’hai salvata?
— Impossibile. Pirrie aveva deciso di ucciderla. E avrebbe sparato anche su di me senza esitare.
— Tu sei il capo — disse Ann con amarezza. — Sceglierai sempre di startene da parte, mentre gli altri si uccidono a vicenda?
John le rispose in tono gelido: — Ho pensato che per te e i ragazzi la mia vita potesse valere più di quella di Millicent. E continuo a pensarlo, che tu sia d’accordo o no.
Per un attimo rimasero a guardarsi in silenzio. Poi Ann gli andò vicino, e lui la strinse tra le braccia.
— Scusami — mormorò lei. — Sai che non è ciò che volevo dire. Ma ci troviamo in una situazione orribile, che continua a peggiorare. Uccidere sua moglie in quel modo… che tipo di vita avremo?