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— Posso capire il loro punto di vista — disse Roger alla fine. — Ma lui può fare entrare te, Ann e i ragazzi, vero?

— Lui non può far niente. Sono gli altri che decidono. E sembra che non vogliano cedere.

— Accetta i fatti, Johnny — disse Roger. — Tu ci hai portato fin qui, e noi non abbiamo perso niente. Ora non è logica la tua rinuncia solo perché non possiamo entrare anche noi.

Il mormorio degli altri era abbastanza incerto da suonare incoraggiante. Non lo avrebbero fermato, pensò, mentre erano ancora scossi dalla loro stessa generosità. Avrebbe potuto prendere Ann e i ragazzi, raggiungere il portone, e vederlo spalancarsi sulla valle… Guardò Pirrie. E Pirrie ricambiò l’occhiata con calma. La mano destra, con le unghie sempre ben curate, era appoggiata sul calcio del fucile.

Vista scoppiare la bolla della tentazione, John si domandò come si sarebbe comportato se avesse goduto di una libertà reale e non solo apparente. Un feudatario pronto a vendere i suoi sudditi. Probabilmente nel Medioevo si comportavano in quel modo; molti, almeno.

— Ci ho pensato — disse, fissando Pirrie — e francamente non vedo come mio fratello possa convincere gli altri. Come ho detto, molti hanno visto cacciare via i loro parenti. Questo ci lascia due alternative: andarcene anche noi e cercare un rifugio da qualche altra parte, o tentare di conquistare la valle con la forza.

— No! — esclamò Ann, sconvolta.

— Vuoi combattere contro lo zio Dave, papà? — domandò Davey.

Gli altri non parlarono.

— Decideremo soltanto quando avrò parlato di nuovo con mio fratello — disse John. — Forse c’è una possibilità di trattare in via pacifica. Voi, comunque, cominciate a pensarci.

— Io ripeto che dovresti accettare l’offerta che ti hanno fatto — disse Roger.

Questa volta non ci fu alcun mormorio. Il momento di indecisione era stato superato, e i sudditi si aspettavano che il signorotto adempisse i suoi doveri nei loro confronti.

— Che cosa ne pensa, signor Custance? — chiese Alf Parsons.

— Lo dirò dopo aver parlato con mio fratello.

Pirrie rimase in silenzio e sorrise leggermente. Con la testa fasciata sembrava un vecchio fragile e innocuo. Jane gli sedeva accanto in atteggiamento protettivo.

Soltanto quando John si alzò per andare alla palizzata, Pirrie si decise a parlare. — Osservi bene quello che c’è dall’altra parte. Chiaro?

— Chiaro — disse John.

Se aveva sperato che il fratello riuscisse a convincere gli altri, la speranza svanì nell’attimo in cui vide la faccia di David. Quattro o cinque uomini lo avevano accompagnato alla palizzata, forse per dare man forte ai tre di guardia, nell’eventualità che la banda di John tentasse di penetrare con la forza. John vide che c’era un telefono dietro la palizzata. In caso la situazione fosse diventata pericolosa, avrebbero potuto chiamare rinforzi immediatamente. Si guardò attorno in cerca di altri sistemi difensivi.

— Gli altri non sono d’accordo, Johnny — disse David. — Del resto, non possono fare altrimenti.

Gli uomini che lo avevano accompagnato rimasero a pochi passi, e questo fece capire a John, più di ogni altra cosa, quanto il fratello avesse le mani legate.

— Dunque, dobbiamo riprendere il cammino. Va bene. Ho portato i tuoi saluti a Davey. Mi spiace che tu non lo possa vedere.

— Senti… — disse improvvisamente David — ho trovato la soluzione.

John lo guardò con aria interrogativa. E intanto annotava mentalmente l’angolo formato dalla staccionata e dal fiume.

— Di’ loro che non c’è niente da fare — continuò David — e che vi conviene cercare da qualche altra parte. Ma non allontanatevi molto per questa notte. Fa’ in modo che tu, Ann e i ragazzi restiate in coda alla colonna… e poi tornate indietro. Vi lascerò entrare. Rimarrò tutta la notte vicino alla palizzata per evitare sorprese.

John riconobbe che l’idea era sensata, ma per altra gente e in altre condizioni. Non ne fu minimamente tentato. Tantopiù che David non aveva messo in conto un intervento di Pirrie per sventare il piano. Errore comprensibile, non conoscendo Pirrie.

— Sì — disse lentamente — penso che possa funzionare. Comunque, vale la pena di tentare. Ma non vorrei che i ragazzi venissero falciati da quella mitragliatrice.

— Non c’è pericolo — disse David con entusiasmo. — Fammi il fischio dei vecchi tempi, quando sarai nelle vicinanze. E poi, c’è la luna piena.

— Già — disse John.

12

John si lasciò cadere nel fossato.

— Non è possibile entrare pacificamente — disse subito. — Mio fratello ha tentato di convincerli, ma inutilmente. Così, come ho detto, ci rimangono due alternative. Andarcene da qualche altra parte, o aprirci la strada con la forza. Ci avete riflettuto?

Seguì un lungo silenzio.

— Sta a lei decidere, signor Custance — disse Alf Parsons alla fine. — Faremo ciò che dirà lei.

— Bene — fece John. — Per prima cosa, mio fratello mi assomiglia, e porta un giubbotto blu su una camicia a scacchi bianchi e neri. Lo dico perché lo possiate riconoscere. Non voglio che gli sia fatto del male, se è possibile.

— Allora si va allo scontro — commentò Joe Harris.

— Sì, ma non subito: questa notte. Ora battiamo in ritirata e portiamoci fuori vista. Dobbiamo far credere che rinunciamo all’idea di entrare nella valle. La nostra sola speranza è di coglierli di sorpresa.

Ubbidirono immediatamente. Uscirono dal fossato e ripresero la marcia, allontanandosi dalla valle. John restò in coda alla colonna, e Pirrie e Roger gli si misero al fianco.

— Continuo a pensare che tu stia facendo la cosa sbagliata — disse Roger. — Puoi abbandonarci, e tornare indietro con la tua famiglia. Ti lasceranno entrare.

— Non penso che sarà facile, anche cogliendoli di sorpresa — disse Pirrie, pensoso. — A meno che non esista qualche strada per passare dalle colline.

— No. Anche se possono esserci dei passaggi, sarebbe un tentativo inutile. I fianchi della collina sono ripidi, e sarebbe impossibile evitare di far cadere dei sassi. Denunceranno subito la nostra presenza, e offriremmo un facile bersaglio.

— Immagino — proseguì Pirrie — che non stia pensando di sferrare un attacco frontale contro la palizzata.

— No. — Guardò Pirrie dritto nelle pupille. — Come si sente, ora?

— Normale.

— Tanto da poter percorrere mezzo chilometro nelle acque gelide di un fiume?

— Sì.

Roger e Pirrie lo fissarono senza capire.

— Mio fratello ha costruito la palizzata sul lato compreso tra la riva del fiume e la montagna, dando però per scontato che sul lato contiguo il fiume fosse uno sbarramento sufficiente. In effetti, vicino alla riva le acque sono profonde e vorticose: parecchio bestiame è scomparso in quelle acque, e anche degli uomini. Tuttavia, quand’ero ragazzo, una volta sono caduto nel fiume e non sono annegato: al centro c’è una specie di rialzo… avevo soltanto undici anni, eppure sono riuscito a rimanere lì restando con la testa fuori dall’acqua.

— Stai suggerendo di guadare tutti insieme il fiume? — chiese Roger. — Ci vedranno. E come faremo a raggiungere la riva, se ai lati le acque sono profonde come hai detto?

Pirrie, come John immaginava, afferrò subito l’idea. — Dovrò andare a mettere fuori combattimento quelli della mitragliatrice — disse. — E il resto del gruppo?

— Io verrò con lei — disse John. — Mi farò dare una delle carabine. Non ho un’ottima mira, ma in due avremo comunque maggiori probabilità di riuscita. Tu, Roger, dovrai prendere d’assalto la palizzata non appena avremo messo a tacere la mitragliatrice. Puoi camminare nel fossato con gli uomini e fermarti a un centinaio di metri. La palizzata non è impossibile da scalare. Gireranno la mitragliatrice verso di noi non appena si accorgeranno di essere attaccati alle spalle: quello sarà il momento in cui dovrete entrare in azione voi.