— Funzionerà? — domandò Roger dubbioso.
Fu Pirrie a rispondere. — Sì. Penso proprio di sì.
Andò accanto ad Ann e guardò i ragazzi che dormivano. Davey, Spooks e Steve stavano rannicchiati uno accanto all’altro; Mary, leggermente discosta, teneva la testa appoggiata a un braccio. Raccontò sottovoce alla moglie il piano di David.
Quando ebbe terminato, lei sbottò: — Perché non hai accettato? Ce l’avremmo fatta. Ci saremmo liberati in qualche modo di Pirrie… — rabbrividì — uccidendolo, se necessario. Si è già uccisa tanta gente innocente, e altra ne morirà ancora. Oh, perché non hai accettato? Siamo ancora in tempo?
Il sole era calato, e la luna non era ancora comparsa. Era buio completo. Quasi non riuscivano a vedersi in faccia.
— Io sono contento di Pirrie — disse lui.
— Contento!
— Sì, esatto. Ho avuto bisogno del suo grilletto facile per imparare a indurirmi, ma è stato questo a guidarmi sulla retta via. Ann, alcune delle cose che ho dovuto fare per arrivare fin qui sono state brutte. Non sarei mai riuscito a giustificarle ai miei occhi, se non con la speranza che, una volta nella valle, tutto sarebbe stato diverso.
— E lo sarà?
— Lo spero ancora. Ed è per questo che non accetterò di salvarmi grazie a un tradimento.
— Tradimento di chi?
— Di tutti. — Accennò verso il gruppo. — Sarebbe un tradimento abbandonarli adesso.
— Non ti capisco — disse Ann scuotendo la testa. — Non riesco a capire. Non è un tradimento verso David, cercare di entrare con la forza?
— David non ha più una sua volontà. In caso contrario ci avrebbe fatti entrare. Tu lo sai. Pensaci, Ann! Lasciare fuori Roger e Olivia… e Steve, e Spooks. Cosa potresti dire a Davey? E a tutti quei poveri cristi? A Jane… e, sì, anche a Pirrie. Per quanto sia grande il disprezzo che provi per lui, non puoi dimenticare che senza il suo aiuto non saremmo mai arrivati alla valle.
Ann guardò i ragazzi addormentati. — Io penso soltanto che questa notte saremmo potuti entrare nella valle… e senza combattere.
— Ma portandoci dietro dei brutti ricordi.
— Ne abbiamo già altri.
— Non dello stesso genere.
Lei fece una pausa prima di rispondere. — Sei tu il capo, no? Il signorotto medievale… sei stato tu a dirlo.
— Che importanza ha?
— Per te, molta. Me ne rendo conto in questo momento. Ha più importanza della nostra salvezza e di quella dei ragazzi.
— Tesoro, di che stai parlando?
— Del dovere. È questo, no? Non si tratta di Roger, Olivia, Steve o Spooks… non loro considerati in sé e per sé. È in gioco il tuo onore, l’onore del capo. Non sei più un singolo individuo, sei diventato un ruolo.
— Domani sarà passato. E dimenticheremo tutto ciò.
— No. Prima eri riuscito quasi a convincermi, solo adesso però ho capito la verità. Sei cambiato, e non puoi tornare quello di prima.
— Non sono cambiato.
— Quando sarai il re di Blind Gill, quanto tempo ci vorrà perché ti mettano in testa una corona?
Il pericolo maggiore, pensò John, era annidato tra l’ansa del fiume e il punto, a circa trenta metri dalla palizzata, dove l’ombra delle colline annullava il chiarore della luna. Se avessero aspettato che la luna fosse alta nel cielo, sarebbe diventato impossibile passare inosservati, a così pochi metri dai guardiani.
In quel momento la zona illuminata era una striscia di una sola ventina di metri. Avevano inoltre la speranza che l’attenzione dei difensori fosse tutta rivolta alla strada, e non al fiume apparentemente impraticabile. Pirrie si abbassò in modo da tenere fuori dall’acqua solo la testa, le spalle e la mano che stringeva il fucile. John lo seguì.
L’acqua era molto più fredda di quanto ricordasse, e lo sforzo di camminare contro corrente era estenuante. Un paio di volte Pirrie scivolò, e lui fu costretto a sorreggerlo. Per loro fortuna le acque scorrevano con fragore tale da soffocare ogni rumore.
Avanzarono lentamente, e alla fine, con soddisfazione, rientrarono nella zona buia. L’ombra era lunga, ma non molto larga. Dalla loro posizione potevano vedere la strada al chiaro di luna e la barricata. In quel momento John sentì aumentare le sue speranze… Se la palizzata fosse stata in ombra, anche un ottimo tiratore come Pirrie avrebbe avuto delle difficoltà.
Quando furono a dieci metri dalla barriera, Pirrie si fermò.
— Che c’è? — chiese John, allarmato.
— Sono… esausto — mormorò Pirrie, senza fiato.
Ricordò di colpo che Pirrie era anziano, non molto robusto, che aveva sulle spalle una giornata di marcia, e che solo poche ore prima era stato ferito. Puntò i piedi sul fondo, e passò il braccio libero attorno alla vita di Pirrie.
— Riposi un attimo — mormorò. — Se non ce la fa, torni indietro. Io proseguirò da solo.
Rimasero in quella posizione per parecchi secondi. Pirrie tremava violentemente. Infine si riscosse. — Sto bene, ora.
— Sicuro?
Senza rispondere, Pirrie ricominciò a camminare. Arrivarono all’altezza della barricata, e proseguirono lungo il Lepe.
John guardò indietro. Lo sbarramento era illuminato dalla luna. Sulla piattaforma c’erano tre uomini. Ai piedi della barricata ce n’erano altri tre o quattro, forse addormentati.
— Qui? — sussurrò a Pirrie.
— Cerchiamo un punto più al sicuro. Li posso centrare anche da una ventina di metri più in là…
Sembrava aver ripreso tutta l’energia. John pensò che forse era indistruttibile. Si trascinò dietro al compagno; adesso era lui a sentirsi affaticato.
Alla fine Pirrie si fermò e si voltò, lottando contro la corrente. Erano penetrati di venticinque metri all’interno della valle. John si trovava alla sinistra di Pirrie.
— Cerchi di colpire quello sulla destra — disse lui. — Io penso agli altri due.
— Prima la mitragliatrice — disse John.
Pirrie non perse tempo a replicare. Alzò il fucile alla spalla, e John fece altrettanto.
Uno sparo, e nella luce della luna si vide l’uomo dietro la mitragliatrice sollevarsi di scatto, gridando, e ricadere all’indietro. Cercò disperatamente di afferrarsi alla piattaforma, ma non ci riuscì. John mirò al suo uomo, ma non lo colpì. La cosa più sorprendente fu che il secondo colpo di Pirrie mancò il bersaglio. I due uomini sulla piattaforma cercarono di girare la mitragliatrice verso di loro. Pirrie sparò ancora, e uno dei due cadde riverso sull’arma. L’altro lo fece rotolare via e girò la canna. John e Pirrie spararono ancora, ma senza successo. Gli uomini ai piedi della piattaforma si erano alzati e stavano imbracciando le armi. Poi la mitragliatrice cominciò a sgranare proiettili e fiammate.
Non riuscirono a sparare più di dodici colpi prima che Pirrie facesse la sua terza vittima, e l’arma ammutolì. Anche gli uomini a terra avevano cominciato a sparare, ma il sibilo di singoli proiettili sembrava una sciocchezza, al confronto.
— La scala… — disse Pirrie. — Teniamoli lontani dalla piattaforma…
La sua voce si era fatta nuovamente debole, ma John lo vide caricare l’arma con i soliti movimenti precisi, e poi colpire l’uomo che stava per raggiungere la piattaforma. John cercò di capire se Roger e gli altri avessero dato il via all’assalto alla palizzata, ma non gli giunse all’orecchio nessun rumore. Ormai, però, dovevano averla raggiunta. Guardò la cima della palizzata, per vedere se qualcuno cominciava a scavalcarla.
All’improvviso, in tono del tutto naturale, Pirrie gli disse: — Prenda questo — e gli porse il fucile.