Выбрать главу

«Costellazioni propizie brillano sull’ora del nostro incontro!» echeggiò quella.

«Quali?» chiese Morty.

Seguì un improvviso ed imbarazzato silenzio.

«Prego?»

«Quali costellazioni sarebbero?» chiese ancora Morty.

«Quelle propizie» disse la figura, leggermente incerta. Si riprese però alla grande. «Perché mai disturbi Igneous Bentagliato, Detentore delle Otto Chiavi, Viaggiatore delle Dimensioni Sotterranee, Supremo Mago di…»

«Scusa» disse Morty «lo sei davvero?»

«Davvero che?»

«Maestro del coso, Sua Signoria Comesichiama dei Sacri Sotterranei?»

Bentagliato tirò indietro il cappuccio con uno svolazzo annoiato. Al posto dell’eremita dalla barba grigia che si era aspettato, Morty vide una faccetta rotonda, alquanto paffuta, bianca e rosa come uno sformato di porco al quale assomigliava anche sotto altri aspetti. Per esempio, come uno sformato di porco, non aveva la barba e, come la maggior parte degli sformati di porco, aveva un aspetto fondamentalmente allegro.

«In senso figurato» disse Bentagliato.

«Che cosa vuol dire?»

«Be’, vuol dire no» rispose Bentagliato.

«Ma avevi detto…»

«Quella era pubblicità» disse il mago. «È una specie di magia alla quale sto lavorando. In ogni caso, che cosa volevi?» Sogghignò in modo allusivo. «Un filtro d’amore, eh? Qualcosa che incoraggi le giovani donzelle?»

«È possibile passare attraverso le pareti?» domandò Morty con atteggiamento disperato. Bentagliato si fermò con una mano già a mezza via verso una grossa bottiglia piena di liquido vischioso.

«Usando la magia?»

«Ehm» disse Morty «penso di no.»

«Allora prendi pareti sottilissime» disse Bentagliato. «Meglio ancora poi, usa la porta. Quella laggiù in fondo sarebbe adattissima, se sei soltanto venuto per farmi perdere tempo.»

Morty esitò, quindi appoggiò sul tavolo il sacchetto pieno di monete d’oro. Lo stregone le fissò, emise un debole mugolio strozzato all’interno della gola e allungò una mano. La mano di Morty però saettò verso il suo polso e lo bloccò.

«Io sono passato attraverso le pareti» disse, lentamente e con grande sicurezza.

«Certo che sì, certo che sì» bofonchiò Bentagliato, senza allontanare lo sguardo dal sacchetto. Estrasse il turacciolo dalla bottiglia di liquido blu e ne ingollò un sorso, soprappensiero.

«Soltanto che prima di farlo non sapevo di essere in grado di farlo, quando lo stavo facendo non sapevo di stare facendo e adesso che l’ho fatto non riesco a ricordare come ho fatto. E vorrei farlo ancora.»

«Perché?»

«Perché» disse Morty «se potessi passare attraverso le pareti, potrei fare tutto.»

«Davvero profondo» annuì Bentagliato. «Filosofico. E il nome della giovane fanciulla dall’altra parte della parete?»

«Lei è…» Morty deglutì. «Non conosco il suo nome. Sempre che ci sia di mezzo una ragazza» aggiunse altezzosamente «e non ho detto che ci sia.»

«Giusto» disse Bentagliato. Bevve un altro sorso e rabbrividì. «Benissimo. Come camminare attraverso le pareti. Farò qualche ricerca. Tuttavia potrebbe essere costoso.»

Morty sollevò lentamente il sacchetto e tirò fuori una piccola moneta d’oro.

«Questo è un acconto» disse appoggiandola sulla tavola.

Bentagliato prese in mano la moneta come se si aspettasse che esplodesse o che evaporasse e la esaminò minuziosamente.

«Non ho mai visto una moneta di questo tipo prima d’ora» disse in tono accusatorio. «Che cos’è questa scritta intricata?»

«Comunque è oro, non è vero?» disse Morty. «Voglio dire, non devi accettarla a tutti i costi…»

«Certo, certo che è oro» disse tutto d’un fiato Bentagliato. «È assolutamente oro. Mi stavo soltanto chiedendo da dove venisse, tutto qui.»

«Non mi hai creduto» disse Morty. «A che ora scende il tramonto da queste parti?»

«Noi facciamo generalmente in modo che cali fra la notte e il giorno» disse Bentagliato, continuando a fissare la moneta e traendo brevi sorsi dalla bottiglia blu. «Più o meno adesso.»

Morty gettò un’occhiata fuori dalla finestra. La strada all’esterno aveva già un aspetto crepuscolare.

«Tornerò» bofonchiò e si diresse verso la porta. Udì il mago gridargli qualcosa alle spalle ma egli stava già correndo lungo la strada a una velocità folle.

Cominciò a provare un senso di panico. La Morte l’avrebbe aspettato a quaranta miglia di distanza. Ci sarebbe stato un bel trambusto. Ci sarebbe stato un tremendo…

«AH, RAGAZZO.»

Una figura familiare sbucò dal chiarore diffuso attorno ad una bancarella di anguille in gelatina, tenendo in mano un piatto di lumache di mare.

«L’ACETO È PIUTTOSTO ASPRO, SERVITI PURE, HO UN ALTRO SPILLO.»

Ma, ovviamente, soltanto perchè si trovava a quaranta miglia di distanza questo non significava che non poteva essere contemporaneamente lì…

Intanto nella sua sporca stanza Bentagliato si girava fra le dita in continuazione la moneta d’oro, bofonchiando "pareti" fra sé e sé e scolandosi la bottiglia.

Sembrò notare quello che stava facendo soltanto quando non rimase più niente da bere: a quel punto i suoi occhi si focalizzarono sulla bottiglia e, attraverso una crescente foschia rosa, lesse l’etichetta che diceva: "Filtro della Passione e di Rinvigorimento Colpo d’Ariete di Nonnina Weatherwax: Un Cucchiaio Solo prima di andare a letto e basta".

«Da solo?» domandò Morty.

«CERTAMENTE, NUTRO IN TE UNA COMPLETA FIDUCIA.»

«Caspita!»

Quell’idea riuscì ad eliminare tutto il resto dalla mente di Morty ed egli restò sorpreso di scoprire di non sentirsi disgustato. Aveva assistito a un notevole numero di decessi durante l’ultima settimana o giù di lì, e tutto il lato ripugnante di essi spariva quando si sapeva di essere in grado di chiacchierare successivamente con le vittime. La maggior parte di esse si sentivano sollevate, una o due infuriate, ma erano tutte riconoscenti di un paio di parole di conforto.

«PENSI DI RIUSCIRE A FARCELA?»

«Be’, signora. Sì. Almeno credo.»

«QUESTO È LO SPIRITO GIUSTO, HO LASCIATO BINKY ALL’ABBEVERATOIO DIETRO L’ANGOLO. PORTALO DIRETTAMENTE A CASA QUANDO HAI TERMINATO.»

«Lei rimarrà qui, signora?»

La Morte guardò la strada in su e in giù. Le sue orbite vuote balenarono.

«PENSAVO CHE AVREI POTUTO FARMI UNA PASSEGGIATINA» disse con aria misteriosa. «NON MI SENTO PERFETTAMENTE A POSTO. PENSO CHE UN PO’ D’ARIA FRESCA POTREBBE FARMI BENE.» Sembrò ricordarsi di qualcosa, infilò una mano all’interno delle misteriose ombre del suo mantello e tirò fuori tre clessidre.

«UNA DOPO L’ALTRA» disse. «DIVERTITI.»

Si voltò e incedette impettita lungo la strada, canticchiando fra sé.

«Ehm. Grazie» disse Morty. Sollevò le clessidre alla luce notando quella che conteneva gli ultimissimi granelli di sabbia.

«Significa forse che sono in servizio?» gridò, ma la Morte aveva già svoltato l’angolo.

Binky lo salutò con un debole nitrito mostrando di averlo riconosciuto. Morty montò in sella, col cuore che gli batteva forte per l’apprensione e per la responsabilità. Le sue dita agirono in maniera automatica: tirò fuori la falce dal fodero la aggiustò nella mano e fissò la lama (che balenò con un riverbero azzurrognolo sull’acciaio, fendendo la luce delle stelle come fosse un salammo). Cavalcava con grande attenzione, contraendosi per le fitte provocategli dalle piaghe da sella, ma viaggiare con Binky era come stare su un cuscino. Soprappensiero, ubriaco per l’autorità conferitagli, estrasse il mantello, che la Morte usava per cavalcare, dalla sacca della sella e se lo agganciò con la sua spilla d’argento.