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— Come fai a immaginare una cosa del genere?

— Perché sarà per loro l’unico modo per evitare di essere fatti a pezzi dalla folla che pretenderà di avere la sua Pompa in funzione… e che s’infurierà quando non l’avrà. Tu non credi che andrà così?

— Be’, forse. Ma c’è una cosa che mi disturba.

— Cos’è?

— Se i para-uomini sono tanto convinti che la Pompa sia pericolosa, perché non l’hanno già fermata loro? Dopo aver ricevuto il messaggio, tanto per la curiosità ho controllato: la Pompa è sempre là che pompa!

Lamont corrugò la fronte. — Forse non vogliono essere i soli a fermarla. Forse ci considerano loro soci e vogliono il nostro consenso. Non credi che possa essere così?

— Può darsi. Ma può anche darsi che il nostro sistema di comunicare faccia acqua. Non è perfetto, sai? Metti il caso che non abbiano capito il significato della parola M-A-L-E. Da quello che io ho detto loro per mezzo dei loro simboli, che potrei anche avere frainteso, magari pensano che M-A-L-E significhi quello che noi intendiamo con B-E-N-E.

— Oh, no!

— Questa è l’espressione della tua speranza, ma sulle speranze non ci si può far conto.

— Mike, per favore, continua a mandare messaggi. Adopera tutte le parole che usano anche loro, tutte quelle possibili e con tutte le varianti possibili. Sei tu l’esperto, decidi tu. Alla fine avranno imparato un numero sufficiente di parole per dirci qualcosa di chiaro e inequivocabile, e allora potremo spiegargli che siamo d’accordo a fermare la Pompa.

— Non abbiamo l’autorità di fare una simile dichiarazione, Pete.

— Sì, ma loro non lo sapranno e, quando si tireranno le somme, noi due saremo gli eroi che hanno salvato l’umanità.

— Anche se la prima cosa che faranno sarà di metterci al muro?

— Anche allora… È tutto in mano tua, Mike, e sono sicuro che non ci vorrà molto tempo.

10

Invece, passarono quindici giorni senza che arrivasse un altro messaggio, e la tensione crebbe a dismisura.

Anche Bronowski la tradiva. Il suo solito buonumore era sparito, e quel giorno entrò nel laboratorio di Lamont tetro e silenzioso.

I due si guardarono in faccia, e alla fine Bronowski disse: — In giro si dice che sei stato messo sotto inchiesta.

Quella mattina Lamont non si era fatto la barba, e si vedeva. Anche il laboratorio aveva un’aria di abbandono, come quando si preparano gli scatoloni per un trasloco. — E con questo? — Lamont alzò le spalle. — Non m’importa. Quello che mi preoccupa è il fatto che la Phisical Reviews abbia rifiutato il mio articolo.

— Ma mi avevi detto che te lo aspettavi.

— Sì, ma credevo che mi avrebbero comunicato i motivi del rifiuto. Avrebbero dovuto indicarmi i punti dove, secondo loro, c’erano errori o deduzioni sbagliate o presupposti non dimostrati. Qualcosa a cui avrei potuto controbattere.

— E non l’hanno fatto?

— Neanche una parola. I loro esperti non ritengono l’articolo adatto alla pubblicazione. Punto e basta. Non vogliono toccarlo nemmeno con un dito… È scoraggiante, davvero, la stupidità umana! Credo che non me la prenderei tanto se l’umanità si suicidasse a causa della sua crudeltà o anche solo per la sua temerarietà e imprudenza. Ma è così maledettamente poco dignitoso andare incontro alla distruzione per pura ottusità e stupidità! A cosa serve essere uomini, se poi si deve morire a questo modo?

— Stupidità — ripeté Bronowski, tra sé.

— Tu come la chiameresti? Mi mettono persino sotto inchiesta, perché vorrebbero licenziarmi a causa del gravissimo delitto di avere ragione!

— Pare che tutti sappiano che sei andato a trovare Chen.

— Proprio così! — Lamont posò due dita ai lati del naso e si massaggiò stancamente gli occhi. — È chiaro che l’ho scocciato al punto da indurlo ad andare da Hallam a riferirgli chissà cosa, e adesso mi si accusa di aver tentato di sabotare il Progetto Pompa con tattiche intimidatorie non giustificate e senza prove, violando l’etica professionale. Questo, naturalmente, mi rende inadatto a ricoprire un qualunque incarico presso la Stazione.

— Possono provarlo facilmente, Pete.

— Lo immagino anch’io. Ma non me ne importa.

— Cos’hai intenzione di fare?

— Niente — rispose Lamont, indignato. — Che facciano quello che vogliono! Io conto sulle lungaggini burocratiche. Per ogni atto dell’inchiesta occorreranno settimane, forse mesi, e nel frattempo tu continuerai a lavorare. Prima o poi i para-uomini risponderanno.

Bronowski assunse un’espressione infelice. — Pete, immagina che non succeda. Forse è arrivato il momento che tu ci ripensi.

Lamont alzò gli occhi a guardarlo con attenzione. — Cosa stai cercando di dirmi?

— Ammetti con quelli là di aver avuto torto. Copriti il capo di cenere e battiti il petto. Lascia perdere.

— Mai! Perdio, Mike, in questo gioco la posta in ballo è la Terra, con tutti gli esseri viventi che ci stanno sopra!

— Sì, ma perché te la prendi tanto? Tu non sei sposato. Non hai figli. So che tuo padre è morto, e non mi hai mai parlato di tua madre o di altri parenti stretti. Non credo che vi sia a questo mondo una sola persona a cui tu sia affezionato. Perciò, tira avanti per la tua strada e che vadano tutti all’inferno!

— E tu?

— Io farò la stessa cosa. Sono divorziato e non ho figli. Ho un’amica, una ragazza, ma non è una relazione seria. Finché dura, dura. Viviamo! Divertiamoci!

— E domani?

— Domani è un altro giorno! La morte, quando arriverà, arriverà in fretta.

— Non posso. Io non riesco a pensarla così… Mike, Mike! Perché parli così? Stai cercando di dirmi che non ce la faremo? Che vuoi lasciar perdere i para-uomini?

Bronowski distolse lo sguardo, poi rispose: — Pete, ho ricevuto una risposta. Ieri sera. Avevo deciso di tenerla per me, oggi, e di rifletterci sopra, ma perché dovrei farlo?… Eccola qui.

Gli occhi colmi di domande inespresse, Lamont prese la lamina. Poi la guardò. C’erano molte parole, ma non segni di punteggiatura.

POMPA NON FERMA NON FERMA NOI NON FERMA POMPA NOI NON SENTE PERICOLO NON SENTE NON SENTE VOI FERMA FAVORE FERMA VOI FERMA COSÌ NOI FERMA FAVORE VOI FERMA PERICOLO PERICOLO PERICOLO FERMA FERMA VOI FERMA POMPA

— Al diavolo, sembrano disperati — mormorò Bronowski.

Lamont fissava ancora la lamina e non disse niente.

Bronowski riprese: — Scommetto che dall’altra parte c’è uno come te… un para-Lamont. E neanche lui riesce a convincere il suo para-Hallam a fermare la Pompa. Così, mentre noi li supplichiamo di salvarci, è lui che supplica noi di salvarli.

— Ma se noi mostrassimo questo… — cominciò a dire Lamont.

— Direbbero che è un falso, un imbroglio che tu hai architettato per tenere in piedi l’incubo concepito dalla tua mente malata.

— Lo diranno di me, magari, ma non possono dire una cosa del genere di te. Tu mi appoggerai. Potrai testimoniare che il messaggio l’hai ricevuto tu e come.

Bronowski arrossì. — A cosa servirebbe? Diranno che nel para-universo c’è un fissato come te e che Dio li fa e poi li accompagna. Diranno che il messaggio prova semplicemente che l’autorità costituita del para-universo è convinta che non esiste nessun pericolo.