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«Francamente, penso che Wu abbia ragione. Se avessimo le comunicazioni ultraluce, informeremmo la Terra e proseguiremmo il viaggio. E se in seguito ci accadesse qualcosa, be’, ci rimetteremmo solo noi. Ma stando così le cose, non possiamo trascurare la correzione gravitazionale.»

«E tu, Blankowitz?» chiese Tessa.

Merry Blankowitz si agitò, a disagio. Era una giovane minuta, dai lunghi capelli scuri che scendevano sulla fronte sfiorando le sopracciglia. Per i capelli, la corporatura delicata, e i movimenti rapidi e nervosi, sembrava una Cleopatra in miniatura.

«In realtà, non so» rispose. «Non ho un’opinione ben precisa… ma a quanto pare questi due mi hanno convinta. Non pensa che sia importante comunicare quest’informazione alla Terra? In questo viaggio abbiamo studiato alcuni aspetti fondamentali del volo ultraluce, e ci servono altre navi, navi migliori, dotate di computer appositamente progettati per tenere conto della correzione gravitazionale. Così potremo compiere un’unica transizione dal Sistema Solare alla Stella Vicina, e compierla in presenza di campi gravitazionali più forti… potremo partire più vicini al Sole e avvicinarci di più alla stella, risparmiando settimane di viaggio nello spazio normale sia in partenza che all’arrivo. La Terra dev’essere informata, mi sembra.»

«Capisco» annuì Tessa Wendel. «Dunque, si tratta di stabilire se sia il caso di informare subito la Terra della correzione gravitazionale… Wu, è davvero indispensabile come sostieni tu? L’idea della correzione non ti è venuta qui a bordo. Se non sbaglio, me ne hai parlato mesi fa…» Rifletté un istante. «Quasi un anno fa.»

«In realtà, non ne abbiamo parlato, Capitano. Lei si è spazientita, ricordo, e in pratica non ha voluto ascoltarmi.»

«Sì, ho ammesso il mio sbaglio. Però tu hai messo tutto per iscritto. Ti ho detto di stendere una relazione ufficiale, che avrei esaminato quando avessi avuto tempo.» Tessa alzò una mano. «Lo so, non ho mai avuto il tempo di esaminarla, e non ricordo nemmeno di averla ricevuta… ma conoscendoti, Wu, immagino che avrai preparato una relazione abbastanza dettagliata, con tanto di passaggi logici e matematici. È così, vero, Wu? E quella relazione adesso è depositata in archivio, vero?»

Sembrò che Wu contraesse le labbra, ma il suo tono di voce non mutò. «Sì, ho preparato la relazione, ma erano solo ipotesi. La ignoreranno, secondo me… proprio come ha fatto lei, Capitano.»

«E perché? Non tutti sono stupidi come me, Wu.»

«Anche se la prendessero in considerazione, rimarrebbero comunque delle semplici ipotesi. Quando torneremo, invece, avremo in mano delle prove.»

«Se un’ipotesi è valida, qualcuno trova sempre la prova. Sai come funziona la scienza.»

«Qualcuno» disse lentamente Wu, in tono eloquente.

«Ah, ecco cosa ti assilla, Wu. Non sei preoccupato per la Terra, non hai paura che la Terra resti senza un metodo pratico di volo ultraluce. Ti spaventa il contrario, l’idea che il merito della scoperta venga attribuito a un altro. Giusto?»

«Capitano, non c’è nulla di male in questo. Uno scienziato ha il diritto di preoccuparsi della priorità della propria scoperta.»

Lo sguardo di Tessa era acceso di rabbia. «Hai dimenticato che sono il Capitano di questa nave, e che le decisioni le prendo io?»

«Non l’ho dimenticato, ma questo non è un veliero del diciottesimo secolo. Siamo tutti scienziati, fondamentalmente, e dobbiamo decidere in modo democratico. Se la maggioranza vuole tornare…»

«Un attimo» intervenne brusco Fisher. «Prima che la discussione continui, vi spiace se dico qualcosa? Sono l’unico a non avere parlato, e adesso toccherebbe a me… se vogliamo essere democratici. Posso, Capitano?»

«Prego» rispose Tessa, stringendo e aprendo la destra, quasi fosse ansiosa di afferrare qualcuno per la gola.

«Circa sette secoli e mezzo fa» iniziò Fisher «Cristoforo Colombo salpò dalla Spagna e navigò verso ovest, scoprendo infine l’America, anche se non l’avrebbe mai saputo. Durante il viaggio, scoprì che la deviazione della bussola magnetica dal nord geografico, la cosidetta "declinazione magnetica", cambiava con la longitudine. Una scoperta importante, la prima scoperta puramente scientifica nel corso di un viaggio marittimo. Ora, quanti sanno che Colombo scoprì la variazione della declinazione magnetica? Praticamente nessuno. Quanti sanno che Colombo scoprì l’America? Praticamente tutti. Supponiamo che Colombo, una volta scoperta la variazione della declinazione magnetica, avesse deciso a metà strada di tornare a casa e dare l’annuncio a re Ferdinando e alla regina Isabella, assicurandosi la priorità della scoperta del fenomeno. Forse la scoperta sarebbe stata accolta con interesse, e magari in seguito i sovrani avrebbero finanziato un’altra spedizione guidata, diciamo, da Amerigo Vespucci, che poi avrebbe raggiunto l’America. Se fosse andata in questo modo, nessuno adesso ricorderebbe Cristoforo Colombo per la sua scoperta riguardo la bussola, mentre tutti ricorderebbero Amerigo Vespucci come scopritore dell’America.

"Dunque, volete proprio tornare indietro? Vi assicuro che la scoperta della correzione gravitazionale sarà ricordata da pochi, come un aspetto secondario del volo ultraluce. Ma l’equipaggio della prossima spedizione, che raggiungerà davvero la Stella Vicina, passerà alla storia come il primo equipaggio ad avere raggiunto una stella col volo ultraluce. Voi tre, anche tu, Wu, meriterete sì e no una nota a piè pagina.

"Forse siete convinti che vi consentiranno di partecipare a una seconda spedizione, come premio per la grande scoperta di Wu… ma vi sbagliate, temo. Vedete, a Igor Koropatsky, il Direttore del Dipartimento Informazioni Terrestre, che ci sta aspettando sulla Terra, interessano moltissimo delle informazioni sulla Stella Vicina e sul suo sistema planetario. Esploderà come il Krakatoa quando saprà che eravamo prossimi alla meta e siamo tornati indietro. E naturalmente, il Capitano Wendel dovrà parlare per forza del vostro ammutinamento… un reato gravissimo, anche se non siamo su un veliero del diciottesimo secolo. E voi non parteciperete alla prossima spedizione, tutt’altro… non metterete più piede in un laboratorio, garantito. Anzi, magari, nonostante la vostra rinomanza scientifica, finirete in prigione. Non sottovalutate la collera di Koropatsky… Quindi, pensateci, voi tre. Avanti verso la Stella Vicina? O a casa?»

Silenzio. Per un po’ nessuno aprì bocca.

«Be’» fece brusca Tessa Wendel. «Mi pare che Fisher abbia spiegato la situazione con estrema chiarezza. Non avete niente da dire?»

La Blankowitz rispose sottovoce: «A dire il vero, in fondo non avevo riflettuto bene sul problema. Penso che dovremmo proseguire».

Jarlow sbuffò. «Anch’io.»

«E tu, ChaoLi Wu?» chiese Tessa.

Wu si strinse nelle spalle. «Accetto la decisione della maggioranza.»

«Mi fa piacere sentirlo. L’incidente è chiuso, per quanto riguarda le autorità terrestri. Ma meglio che non si ripeta più una cosa del genere, un altro gesto che potrebbe essere considerato sedizioso.»

LXXVIII

Nel loro alloggio, Fisher disse: «Spero non ti dispiaccia se mi sono intromesso. Avevo paura che esplodessi senza ottenere nulla».

«No, hai fatto bene. Non avrei pensato all’esempio di Colombo, un’analogia perfetta. Grazie, Crile.» Tessa gli prese la mano e la strinse.

Lui sorrise. «Dovevo giustificare la mia presenza a bordo in qualche modo.»

«L’hai ampiamente giustificata. E non hai idea di quanto sia rimasta disgustata dal comportamento di Wu… e pensare che avevo appena finito di dirti che ero contenta per la sua scoperta, per il successo che avrebbe ottenuto. Mi sentivo nobile perché ero disposta a dividere i meriti con lui, pensavo all’etica della ricerca scientifica che dà a ognuno ciò che gli spetta… e invece a Wu non interessava la riuscita del progetto, aveva in mente soprattutto il suo interesse privato.»