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“C’è un’esplosione rumorosa e un mucchio di fiamme. I quattro si bruciano le sopracciglia. Fenner, convinto che Sterling gli abbia sparato, cade riverso nella fontana e molla la bottiglia, che va in frantumi sul marciapiede. Olive lascia cadere il vaso e comincia a dare in ismanie. George è infuriato con Jack, il quale ride come un dio demente… e intanto Thibaut, senza dubbio, sta imprecando contro di loro, tra le quinte.

“Il giorno dopo, si venne a sapere che quella notte, quasi allo stesso preciso momento, un piccolo magazzino di mattoni dietro Rincon Hill era crollato. Le cause furono attribuite ufficialmente alla vecchiaia e alle carenze strutturali, ma naturalmente Thibaut affermava che era stata la sua megamagìa, andata a male per colpa della loro superficialità e dello scherzo idiota di Jack.

“Non so se c’è qualcosa di vero in tutta questa storia: nella migliore delle ipotesi, chi me l’ha raccontata deve avere un po’ accentuato gli aspetti più ridicoli. Comunque può dare un’idea, o almeno può farci capire l’atmosfera.

“Bene, puoi immaginare come abbiano reagito alle richieste di Thibaut le primedonne da lui reclutate. Probabilmente, Jack London e George Sterling sarebbero andati ad abbassare gli interruttori generali dei palazzi, tanto per divertirsi, se fossero stati abbastanza sbronzi nel momento in cui Thibaut gliel’avesse chiesto. E perfino quel vecchio orso di Bierce si sarebbe divertito a veder scoppiare una bomba carta, se fosse stato qualcun altro a collocare la bomba e a dare fuoco alla miccia. Ma quando Thibaut chiedeva loro di fare cose noiose, senza spiegarle, questo era troppo. Pare che un’eccentrica e sfacciata signora della buona società, che era anche famosa per la sua bellezza (e che era un’accolita di De Castries), abbia detto: ‘Se mi avesse chiesto di far qualcosa di stimolante, come sedurre il presidente Roosevelt (Theodore, naturalmente, Franz) o entrare nuda nella rotonda del City of Paris e poi arrivare a nuoto fino allo Scoglio delle Foche e incatenarmi laggiù come Andromeda! Ma starmene ferma davanti alla biblioteca pubblica, con sette pesanti biglie di acciaio nel bustino, pensando al Polo Sud e rimanendomene in assoluto silenzio per un’ora e venti minuti… dimmi tu, caro!’

“Quando si è trattato di passare all’attuazione pratica, capisci, devono essersi rifiutati di prendere sul serio lui, la sua rivoluzione e la sua nuova magìa nera. Jack London era da parecchio tempo un socialista marxista, e aveva descritto una violenta guerra sociale nel suo romanzo di fantascienza Il tallone di ferro. Era perfettamente in grado di vedere le falle teoriche e pratiche del regno del terrore che Thibaut voleva instaurare, e probabilmente le aveva anche denunciate agli altri. Doveva avere capito che la prima città che si era data un’amministrazione laburista non era il posto più adatto per dare inizio a una controrivoluzione. E poi, era anche un materialista evoluzionista darwiniano e conosceva la scienza. Era certo in grado di dimostrare che la ‘nuova scienza nera’ di Thibaut era una parodia pseudoscientifica, un’altra magìa, con le sue azioni a distanza e prive di spiegazione.

“Comunque tutti si rifiutarono di aiutarlo a fare anche solo una prova della sua megamagìa. O forse alcuni di loro sono stati al gioco, una volta o due (come nell’episodio della fontana di Lotta) e non è successo niente.

“Immagino che a questo punto Thibaut abbia perso le staffe e abbia cominciato a tuonare ordini e a minacciare punizioni. Quelli avranno riso di lui… e siccome lui non voleva capire che il gioco era finito e non si rassegnava a smettere, l’avranno abbandonato, semplicemente.

“Oppure hanno preso iniziative più energiche. Immagino che uno come London abbia afferrato quel furibondo ometto per il colletto della giacca e per il fondo dei calzoni e l’abbia buttato fuori.”

Byers inarcò le sopracciglia e poi continuò: — Questo mi ricorda, Franz, che De Castro, il cliente di Lovecraft, conosceva Ambrose Bierce e sosteneva di avere collaborato con lui: ma, al loro ultimo incontro, Bierce ha convinto De Castro ad accomiatarsi prima del tempo spaccandogli sulla testa una canna da passeggio. Cosa che, secondo me, potrebbe essere successa anche a De Castries. Affascinante teoria, quella che fossero la stessa persona! Ma no, perché De Castro è stato a casa di Lovecraft, per indurlo a riscrivergli il suo memoriale su Bierce, dopo la morte di De Castries.

Sospirò e poi riprese prontamente il filo del discorso, seguitando: — Comunque, qualcosa del genere potrebbe avere trasformato Thibaut De Castries da quel che era all’inizio, cioè un eccentrico affascinante, a cui si tendeva a dare ascolto, in un odioso vecchio scocciatore, piantagrane, scroccone e ricattatore, da cui ci si doveva difendere in qualsiasi modo. Sì, Franz, molti sono convinti che abbia tentato di ricattare i suoi ex discepoli (talvolta con successo) minacciando di rivelare scandali di cui era venuto a conoscenza quando si scambiavano confidenze, o di denunciarli come membri di un’organizzazione terroristica… la sua! In quel periodo, sembra, è sparito due volte per diversi mesi, molto probabilmente perché era finito in prigione: alcuni dei suoi ex accoliti erano abbastanza potenti da riuscire a ottenere facilmente una cosa simile, anche se non ne ho mai trovato le prove, dato che tanti documenti sono andati distrutti nel terremoto.

“Ma, anche in seguito, almeno una parte del suo vecchio fascino tenebroso (la sensazione che fosse dotato di poteri sinistri, preternaturali) doveva sopravvivere in lui, agli occhi dei suoi ex accoliti, perché, quando è venuto il terremoto, nelle prime ore del mattino del 18 aprile 1906, e si è avventato come un tuono su per Market Street, in ondate di mattoni e di cemento che venivano da ovest, e ha ucciso centinaia di persone, uno dei suoi accoliti transfughi, ricordando probabilmente le sue allusioni a una magìa capace di abbattere i grattacieli, avrebbe detto: ‘C’è riuscito! Quel vecchio diavolo c’è riuscito!’

“E pare che Thibaut abbia cercato di sfruttare il terremoto nei suoi ricatti: sai, dicendo ‘L’ho fatto una volta e posso rifarlo ancora’. A quanto sembra, era pronto a servirsi di qualunque cosa per cercare di spaventare la gente. Un paio di volte, sembra, per minacciare qualcuno, ha parlato della sua Regina della Notte, la sua Signora delle Tenebre (la sua vecchia donna del mistero)… se non gli avessero dato retta, avrebbe scatenato contro di loro la sua Tigre Nera.

“Ma le mie informazioni relative a quel periodo sono scarse e unilaterali. Quelli che l’avevano conosciuto meglio cercavano di dimenticarlo (di cancellarlo, si potrebbe dire), mentre i miei due principali informatori, Klaas e Ricker, l’hanno conosciuto solo quando era già vecchio, negli anni Venti, e hanno sentito solo la sua campana (o le sue campane, perché non diceva sempre la stessa cosa). Ricker, che non si occupava di politica, lo giudicava un grande erudito e un grande metafisico al quale un gruppo di ricchi perdigiorno aveva promesso denaro e appoggio per poi abbandonarlo crudelmente. Ricker non aveva mai creduto davvero alla faccenda della rivoluzione. Klaas ci credeva, invece, e vedeva De Castries come un grande ribelle mancato, un moderno John Brown o Sam Adams o Marat, tradito dai suoi sostenitori ricchi: tutti artisti falliti in cerca di emozioni. E tutti e due smentivano sdegnosamente le storie dei ricatti.”

Franz intervenne: — E la sua donna misteriosa? Era ancora in circolazione? Cos’avevano da dire Klaas e Ricker sul suo conto?

Byers scosse la testa. — Era completamente sparita, negli anni Venti… ammettendo che fosse esistita davvero. Per Ricker e Klaas era solo una delle tante leggende, un’altra delle infinite storie affascinanti che riuscivano a farsi raccontare di tanto in tanto dal vecchio. Oppure (cosa molto meno affascinante!) che lui si ostinava a ripetere ogni volta. Secondo loro, lui non frequentava donne, nel periodo in cui l’hanno conosciuto. Una volta, comunque, Klaas si è lasciato sfuggire che secondo lui il vecchio assoldava di tanto in tanto una prostituta: si è rifiutato di aggiungere altro, quando ho insistito, e ha detto che era una cosa che riguardava soltanto il vecchio. Ricker, invece, diceva che il vecchio aveva un interesse sentimentale (“il suo cuore aveva un punto debole”) per le bambine: una cosa innocente, precisava, una specie di Lewis Carroll moderno. Entrambi smentivano energicamente ogni allusione a una vita sessuale anomala da parte del vecchio, come avevano smentito le storie dei ricatti e le dicerie ancora più sgradevoli che si erano diffuse in Seguito: che cioè De Castries abbia dedicato gli ultimi anni a vendicarsi di quelli che l’avevano tradito, spingendoli con la magìa nera alla morte o al suicidio.