— Lo farò, ti dirò tutto quello che vuoi sapere. Dopo tutto, ti devo la vita. — Gettò un'occhiata alla porta. — Sei sicuro che non possa entrare nessuno?
— Ne sono sicuro. E poi, se anche ci riuscissero… — fece un gesto in direzione di Pip.
— Bene. Dovrei progettare il modo per andarmene da qui, per andarmene da questo pianeta. Perché sono sicura che mi staranno cercando. Ma in questo momento mi sento come un verme che sia appena strisciato fuori dal pozzo di una fognatura. Se non mi lavo, non sarò presentabile a sufficienza per rispondere alle tue domande. Prima il bagno. — Sorrise tra sé. — C'è sempre il tempo per un bagno.
Flinx si appoggiò al cuscino. — Se lo dici tu. Quello che è inseguito non sono io.
— Giusto — mormorò pensierosa. — L'inseguito non sei tu. Credi che potrai aiutarmi ad andarmene da qui? Da questa città? A proposito, come si chiama questo posto?
— Mimmisompo. Non sei passata di qui?
— No. Per parecchio tempo sono rimasta in un grande skimmer. — Corrugò la fronte. — Ad Alaspinport, credo. Mi hanno portata giù drogata e siamo andati direttamente nello skimmer. Sono stata quasi sempre priva di sensi, tranne quando mi facevano rinvenire per rispondere alle domande. Ti spiegherò tutto quello che posso, ti dirò tutto quello che ricordo, ma dopo. Adesso, un bagno caldo è quanto di meglio riesco a immaginare.
— Allora forza, accomodati e resta quanto vuoi. Io terrò d'occhio la porta.
La ragazza fece un passo verso di lui, poi esitò. — È bello avere un amico, qui. — Si voltò in fretta e attraversò l'olo che divideva il bagno dal resto della stanza.
Al suo passaggio l'immagine si spense automaticamente e lei, con il pensiero rivolto al bagno caldo, non si preoccupò di riaccenderla. Qualche istante più tardi, si udì il rumore dell'acqua che scorreva. Disteso con le mani dietro la testa, Flinx contemplò il soffitto. Strano. Si sarebbe detto che di acqua ormai avrebbe dovuto averne abbastanza. La strana venerazione che le donne avevano per l'acqua calda era qualcosa che proprio non riusciva a capire.
Rotolando su di un fianco e allungandosi leggermente, riusciva a vedere la ragazza seduta sul bordo della vasca a forma di rombo. Stava lavandosi con una spugna. Era difficile valutare il grado di inibizioni di un'altra persona senza prima conoscere il mondo da cui proveniva, il suo stato sociale e le tendenze religiose. Lei sollevò lo sguardo all'improvviso, vide che lui la stava guardando e sorrise. Non era un sorriso invitante, ma neppure canzonatorio, semplicemente un sorriso dolce e rilassato.
Ma la cosa non gli impedì di voltarsi imbarazzato. E poi si sentì furente con se stesso per averlo fatto. Pip sollevò lo sguardo incuriosita, mentre Scrap esplorava le lenzuola dove aveva dormito Clarity. Il serpente volante reagiva ad ogni sua emozione, non solo alle minacce.
Clarity Held uscì dalla vasca e cominciò ad asciugarsi. Questa volta, non ebbe bisogno di tendersi per vederla. E questa volta non distolse lo sguardo.
— È stato meraviglioso. — Evidentemente la società in cui era cresciuta non aveva il tabù della nudità, e questa particolarità di un mondo ancora sconosciuto suscitò un vivo compiacimento da parte di Flinx. La ragazza canticchiò tra sé con voce lievemente stonata, poi mise da parte l'asciugamano senza nessuna apparente timidezza e cominciò ad estrarre gli abiti dall'autolavanderia della stanza.
Ho parlato con gli uomini più saggi del Commonwealth, rifletté Flinx. Ho parlato con i più importanti capitani d'industria e so tutto di astronavi aliene. Sono riuscito a stabilire un contatto, quando tutti avevano fallito, con un'intelligenza artificiale vecchia di migliaia di anni e sono sempre riuscito a mantenere la padronanza di me stesso di fronte a pericoli di ogni tipo. E allora perché diavolo non riesco a fare una conversazione sensata con qualcuno dell'altro sesso, senza balbettare e biascicare ogni parola?
Aveva sentito parlare della seduzione verbale, ma non aveva la più pallida idea di dove cominciare. Più di ogni altra cosa voleva affascinarla, in modo che dimenticasse la sua età e cominciasse a considerarlo un uomo. Voleva persuaderla, rassicurarla, stupirla con la sua intraprendenza e la sua ingegnosità per spegnere le sue parole e accendere i suoi sensi.
E tutto quello che disse fu: — Il bagno ti ha fatto bene?
— Incredibilmente, grazie. — Stava asciugandosi i capelli, agitandoli con le mani, mentre il codino sopra l'orecchio dondolava come la coda di un gatto. Flinx si chiese chi avesse eseguito il cambio di spettro che aveva dato ai suoi occhi quella sfumatura turchese. Certo quel colore non poteva essere naturale.
— Se hai in mente di andare ancora a spasso qui intorno, dovremo trovarti degli abiti più adatti.
— Non preoccuparti. Gli unici ambienti che intendo esplorare da qui allo scalo delle navette sono quelli costruiti dagli umanx. Vado dritta da qui all'orbita, se mi aiuti. — Fece un cenno in direzione della finestra. — Saranno là fuori, ora, a chiedersi come ho fatto a fuggire. Speriamo che siano ancora al fiume. — Si fermò e, all'improvviso, l'espressione allegra del suo volto si incupì. Un po' di paura tornò nella sua voce.
— Hai detto che ho lasciato una lunga impronta dal fiume sulla spiaggia, strisciando. Potrebbero trovarla. Capirebbero che sono ancora viva.
— Non sapevo che tu fossi stata rapita, perciò non ho visto nessuna ragione per perdere tempo a cancellarla. Ma non preoccuparti: anche se la trovano e ne traggono le giuste conclusioni, la prima cosa che faranno sarà di cercare nelle immediate vicinanze con un rivelatore di calore e un processore di immagini.
— Vedranno anche le tracce del cingolato. Gli verrà in mente che potrei essere stata raccolta da qualcuno.
— Prima dovranno trovare il posto. Ti senti pulita e rilassata?
— Più o meno.
— E allora che ne dici di rispondere a qualcuna delle mie domande? Comincia a dirmi chi sei e perché quella gente si interessa tanto a te.
Lei si avviò alla finestra, ma poi ci ripensò e preferì non esporsi all'esterno, nonostante lo schermo, e girò su se stessa avvicinandosi al cassettone mentre parlava.
— Il mio nome lo conosci. Sono il capo-divisione di un'industria in piena espansione. Quei fanatici mi hanno scelta perché posseggo un talento unico.
Per un istante, Flinx si sentì gelare, poi si rese conto che lei intendeva parlare di un altro genere di “talento unico”.
— È un'esperienza fantastica per una persona della mia età. Mi occupo della supervisione di una dozzina di specialisti, quasi tutti più vecchi di me, e mi spetta una parte dei profitti. Voglio dire, quando ho lavorato per la tesi di laurea, sapevo di essere la migliore nel mio campo, e poi l'ho anche dimostrato, ma si è trattato comunque di un'offerta irresistibile. Quindi, non me la sono lasciata sfuggire.
— Hai un'alta opinione di te stessa — cercò di non farla sembrare una critica.
La cosa non la infastidì per nulla. — Giustificata in laboratorio. — Adesso che si trovava su di un terreno che le era congeniale, parlava liberamente. — È un'esperienza eccitante. Volevo essere in prima linea. Altrove avrei potuto guadagnare di più. Per esempio nel campo dei cosmetici su New Riviera o sulla Terra. Sai, mi era stata offerta la possibilità di andare su Amropolous a lavorare con ì thranx. Continuano ad essere superiori agli umani nella micromanipolazione. A volte il loro lavoro è più un'arte che una scienza. Ma non mi piacciono il caldo e l'umidità.
«Quel gruppo che mi ha rapito… sono estremisti della peggior sorta. Ne avevo già sentito parlare prima… tutti leggono i fax… ma non ho mai pensato che fossero diversi da altre centinaia di organizzazioni con gli stessi scopi. Questo dimostra quanto poco sappiamo. C'era quel giovane… — distolse lo sguardo da Flinx. Era placcato. Voglio dire iridescente, come una stella del tri-di.