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Clarity si frugò nella tasca della gamba sinistra del pantalone e ne trasse un pacchettino. — Onnifunghicida — spiegò. — Su Longtunnel non vai da nessun parte, se rimani senza. Fa parte del vestiario.

Flinx stava fissando il sottile tentacolo che pendeva inerte dal dorso della mano. — Sai cos'è questa roba?

— No, la specie mi è nuova. Ma la cosa non mi sorprende: ti ho detto quanto poco conosciamo di Longtunnel.

Gli premette l'applicatore sul dorso della mano e immediatamente la residua sensazione di bruciore scomparve, sostituita da una piacevole frescura. Passarono parecchi minuti prima che il tentacolo cadesse a terra, non più pericoloso, ora, di un filo di cotone.

Sollevando la mano verso il viso, esaminò la minuscola ferita lasciata dall'uncino. C'era un'unica goccia di sangue, che stava già asciugandosi. Piegò le dita.

— Niente dolore. Sei sicura che non sia velenoso?

— Non sono sicura di niente, non sono un micologo, Flinx. Ma la maggior parte della flora e della fauna tossica che abbiamo catalogato finora possiede tossine ad azione rapida. Tu parli e ti muovi ancora, quindi, se è velenoso non ha avuto abbastanza tempo per agire su di te. — Indicò il thranx immobile. — Al contrario di lui.

Flinx toccò con il piede i lembi fumanti dei tentacoli che avevano avvolto la gamba del thranx. — Ma cos'è questa roba?

— Un austorio. Una rete di ife. Le genera il fungo che hai ucciso ed esse continuano a suddividersi e suddividersi, finché ognuno penetra in una cellula della preda. È così che si nutre. Aveva cominciato a mangiarti. — Indicò lo sfortunato thranx. — Sembra che avesse cominciato da parecchio a mangiare lui.

— Non sono riuscito a spezzarlo con le mani — mormorò Flinx. — È più sottile di molti fili eppure non sono riuscito a spezzarlo. — Indicò i pantaloni di Clarity. — Nessuno stimolante in quelle tasche?

— Dovrebbe esserci — rispose frugando. — Pensi che funzionerà su di lui?

— Dovrebbero funzionare per qualunque essere che respira ossigeno. Lo scopriremo.

La ragazza trovò due sottili tubetti, uno per ogni tasca laterale. Flinx si chinò sul thranx e ne aprì uno accanto al più vicino quartetto di spicule respiratorie. Il potente composto chimico fece sobbalzare il thranx.

L'insettoide gemette, un suono strano, inumano. Con l'aiuto di Flinx, riuscì a girarsi, raccogliendo gli arti sotto di sé. Sollevò il cranio per guardare Flinx, e le mandibole tremarono, sicuro segno di dolore e disagio. Il viso privo di mobilità non aveva espressione: i thranx si affidavano ai movimenti di tutta la testa, delle antenne e delle dita degli arti superiori. Queste stavano agitandosi convulse.

— Cerca di rilassarti.

Il movimento incessante delle minuscole dita rigide diminuì. Quando parlò, questa volta le sue parole furono comprensibili.

— Voi non siete con loro? Con quegli umani impazziti che hanno attaccato l'installazione?

— No, siamo degli scampati.

Clarity si avvicinò. — Sono Clarity Held. Ero ingegnere genetico capo della Coldstripe. Tu chi sei?

— Sowelmanu. Sono con la squadra di ricerca di Willowane che studia le fonti geoalimentari. — La testa azzurra si girò per guardare la massa di tentacoli fumanti sotto la formazione calcarea. — Sembrerebbe trattarsi di un interesse a doppio senso. Un equo scambio di posizioni, anche se uno scambio di cui avrei fatto volentieri a meno. — Posò lo sguardo sui resti della sua gamba ancora avvolti dai tentacoli.

— Ho consumato la mia parte della flora locale. Immagino che sia giusto che anch'essi a loro volta si godano un pasto. — Il tremito nella voce smentiva il tentativo di umorismo. — Fa parecchio male.

— Che cosa sta dicendo? — chiese Clarity. — Il mio basso thranx è piuttosto scarso.

— Dice che sente dolore — le disse Flinx. — La cosa gli stava mangiando la gamba.

— Maledizione. Spero che non sia arrivata fino all'addome.

Flinx pose la domanda al loro nuovo amico e spiegò le difficoltà di Clarity con la lingua.

— No — fu la risposta in perfetto terranglo. — Credo che l'infestazione sia circoscritta alla gamba. — Guardò Flinx con curiosità. — Parli il miglior basso thranx di qualunque essere umano abbia mai incontrato. Sei un linguista?

— No. — Flinx distolse lo sguardo. — Ho avuto un eccellente istruttore thranx. Potremo chiacchierare delle mie capacità un'altra volta. Adesso dobbiamo fare qualcosa per la tua gamba.

— Ah, sì. La mia gamba. — Si osservò pensoso. — Temo che sia una causa persa. Sembra che resti poco dell'arto originario. Sono sicuro che se non foste arrivati, quella cosa alla fine mi avrebbe completamente divorato, lasciando per ultima la testa. Un modo sgradevole di morire.

— Potremmo cercare di aiutarti a camminare dritto — suggerì Flinx.

— Sai bene che non è necessario, ma riconosco la tua cortesia. Tu conosci davvero le maniere dell'Alveare. Sarei in grado di avanzare zoppicando sulle altre tre gambe, ma credo che preferirò sopportare l'ignominia di utilizzare i manopiedi per godere di una locomozione più facile anche se meno dignitosa. Il mio portamento sarà servile, ma riuscirò a farcela benissimo, grazie.

Flinx aveva sospettato che il thranx avrebbe fatto quella scelta, ma la cortesia dell'Alveare richiedeva che lui si offrisse di aiutare il thranx a camminare in posizione eretta. Oltre alle quattro zampe e alle due piccole mani, gli insettoidi avevano un quarto paio di arti collocati alla base del torace, tra le mani e le zampe anteriori. Queste potevano venir usate come un secondo paio di mani, o come un paio di gambe extra, per cui l'individuo avrebbe camminato con il corpo parallelo al terreno. I thranx preferivano non camminare in quel modo, poiché ricordava troppo da vicino la loro primitiva discendenza dagli insetti.

— Io cerco fonti di cibo nelle rocce — disse. — Tu non mi hai detto chi sei — proseguì, rivolgendosi a Clarity, e poi guardò Flinx, aspettando.

— Io studio le cose — rispose conciso. — Senti, se puoi muoverti, vorrei andarmene da qui. Non sono molti gli animali pericolosi che mi spaventano, ma temo le creature parassite.

— Lo comprendo. Posso camminare. Sei uno studente?

Fu Clarity a raccontare, spiegando anche come Flinx si trovasse in quella situazione a causa dell'aiuto che le aveva dato.

— Mi dispiace che tu sia stato coinvolto — gli disse Sowelmanu, — ma mi spiace esserci coinvolto io stesso. Il problema non è la gamba. Se tu lavorassi qui, ti renderesti conto che lasciare una ferita aperta, senza curarla per molto tempo, significa morte certa. Bisogna provvedere in qualche modo, prima che io tenti di muovermi.

— Di che cosa sta parlando? — chiese Flinx a Clarity.

— Delle spore, le caverne ne sono piene. Le correnti d'aria le mantengono in alto e le fanno muovere. La maggior parte dei funghi e delle muffe si riproducono attraverso le spore. Infetterebbero qualunque ferita aperta. Prima o poi, una rete di ife si svilupperebbe diffondendosi nell'organismo ospite. Questa è la ragione per cui non vedi mai cadaveri, nonostante l'enorme quantità di popolazione animale. Qui non ci sono avvoltoi, formiche o specie analoghe. Sono i funghi ad occuparsi dello smaltimento delle carogne.

— Dobbiamo trovare un modo di chiudere la ferita — mormorò il thranx.

— La tua “ferita” consiste in quello che resta della tua gamba — gli fece notare Flinx.

— Appunto per questo — replicò tranquillo Sowelmanu. — Ho osservato la tua arma. Da come hai distrutto quell'austorio che mi aveva infettato, presumo che funzioni.

Flinx fece un rapido controllo. — Resta ancora un po' di carica.

— Molto bene, allora. — Il thranx sospirò, emettendo un piccolo suono fischiante. — Non è che per caso sei un chirurgo? — Flinx scosse il capo. — Peccato. Ma almeno sai come si usa una pistola. — Con difficoltà rotolò su di un fianco. — Prendi la mira meglio che puoi e cerca di essere tanto gentile da liberarmi di questo inutile arto.