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L'implacabile intercom cominciò a ronzare lamentosamente, e Walton capì che c'era qualcosa di brutto in vista.

— Che succede, Sellors? Non è riuscito a rintracciare Lamarre?

— No, signore — disse il capo della sicurezza. — Ma c'è stato un nuovo sviluppo della situazione, signor Walton. Uno sviluppo molto serio. "Molto", molto serio, signore.

Walton era pronto a tutto… a sentire un bollettino nel quale veniva annunciata formalmente la fine dell'universo per le tredici precise, magari.

— Be', mi dica di che si tratta — disse seccamente. Sellors pareva sul punto di morire d'infarto per la vergogna.

Disse, in tono esitante: — Uno dei tecnici del servizio di comunicazione stava compiendo un controllo di routine nei circuiti dell'edificio, signor Walton. Ha scoperto un contatto che pareva fuori posto, così ha controllato bene e ha scoperto che il circuito corrispondente era stato installato da poco.

— Bene?

— Era un circuito spia collegato con il suo ufficio, signore — disse Sellors, parlando tutto d'un fiato. — Questa mattina qualcuno ha ascoltato tutto quello che lei diceva nel suo ufficio, signore.

Walton strinse con forza i braccioli della poltrona, e aspettò un momento.

— Mi sta per caso dicendo che la sezione è stata tanto cieca da permettere a qualcuno di installare un impianto-spia proprio nel "mio" ufficio? — domandò. — Dove terminava questo circuito? E adesso è staccato?

— L'hanno staccato nel momento stesso in cui l'hanno scoperto, signore. Terminava nella toilette degli uomini del ventiseiesimo piano.

— E da quanto tempo era in funzione?

— Per lo meno da questa notte, signore. Quelli delle comunicazioni mi assicurano che non poteva esserci prima di ieri pomeriggio, perché allora hanno eseguito un controllo generale e non hanno scoperto niente.

Walton grugnì.

Era un misero conforto sapere che aveva avuto la sua "privacy" sino alla sera precedente; se le persone sbagliate avevano ascoltato la sua conversazione con McLeod, ci sarebbero stati dei guai, e non di piccola entità. Questo era sicuro.

— Va bene, Sellors. Questa faccenda non sarà forse colpa sua, ma tenga gli occhi aperti, in futuro. E dica a quelli delle comunicazioni che il mio ufficio deve essere controllato d'ora in poi due volte al giorno, in vista di questi pericoli, alle nove e alle tredici.

— Sissignore. — Sellors appariva enormemente sollevato dalle sue parole.

— E cominci a interrogare tutti i tecnici. Scopra il responsabile di questa faccenda, e lo chiuda in camera di sicurezza. E mi trovi Lamarre!

— Farò del mio meglio, signor Walton.

Mentre lo schermo si spegneva, Walton annotò un memorandum personale: "Fare indagini su Sellors". Fino a quel momento, come capo della sicurezza, Sellors aveva permesso a un assassino di raggiungere FitzMaugham, aveva permesso a Prior di entrare nell'ufficio di Walton, prima della promozione, aveva permesso a Fred di mascherarsi da fabbro per tutto il tempo sufficiente a penetrare negli archivi segreti di Walton, e se ne era rimasto con le mani in mano mentre Lee Percy era riuscito a inserirsi nelle comunicazioni private di Walton, e qualche tecnico non identificato aveva installato un apparecchio-spia proprio nell'ufficio del direttore, che in teoria avrebbe dovuto essere una specie di sacrario.

Nessun capo della sicurezza avrebbe potuto essere incompetente fino a quel punto. Doveva trattarsi di una campagna preordinata, organizzata dall'esterno.

Chiamò Eglin.

— Olaf, hai ricevuto il mio messaggio sulle indagini riguardanti la missione venusiana?

— È arrivato pochi istanti fa. Preparerò tutto per stasera.

— All'inferno — disse Walton. — Pianta tutto il resto e manda "subito" l'astronave. Devo sapere cosa stanno facendo Lang e i suoi uomini, e lo devo sapere subito. Se non riusciamo a produrre come prestigiatori un pianeta Venere abitabile ai terrestri, o per lo meno se non riusciamo a ventilarne la possibilità entro un paio di giorni, saremo fritti.

— Perché? Che succede?

— Vedrai. Tieni d'occhio i giornali. Scommetto che la prossima edizione del Citizen sarà interessante.

La nuova edizione del Citizen fu davvero molto interessante.

I fogli emessi dalle macchine produttrici di giornali per un milione di ricevitori nella zona di New York furono strappati dalla fessura con avidità dai lettori, ma nessuno fu strappato con l'avidità mostrata dal direttore Walton. Walton era rimasto vicino alla parete e al distributore per dieci minuti buoni, in attesa dell'arrivo del giornale.

E non fu deluso.

Il titolo cubitale diceva:

NIX DAI COSI DELLO SPAZIO

AL GRANDE PIANO DI POPPY

C'era anche un sottotitolo, in caratteri più piccoli ma pur sempre notevoli:

Bruttoni Pelliverdi Tappano

La bocca al Direttore Walton "Lingualunga"

Walton sorrise, cupamente, e continuò a leggere l'articolo vero e proprio. Scritto nella migliore forma di "giornalese", lingua approvata e ufficiale del Giornalismo di Massa, l'articolo diceva:

Colleghi esseri umani, ci hanno fregato di nuovo. Il Citizen ha saputo per certo, stamattina, che la grossa sorpresa tirata fuori dal cilindro del Mago Walton, il direttore ad interim di Poppy, era bucata come una calza vecchina.

È roba sicura, gente, che ci sia un bel pianeta lassù nel cielo, da metterci le zampacce sopra! Da come abbiamo sentito la notizia, è proprio come la Terra, solo più bello, con alberi e fiori (li ricordate?). Il nostro uomo dice che l'aria lassù è buona e pulita. Un mondo molto okay, diciamo.

Ma quello che Walton non sapeva ieri sera è venuto a bollire in pentola oggi. Sembra che la gente del pianeta accanto non voglia che qualche vecchio terrestre pasticcione venga a bagnarsi nel fiume… ricordate il lupo e l'agnello?… e così non avremo nessuna Nuova Terra, dopotutto. Lingualunga Sperinbene Walton, ora, lo possiamo pure buttare nel cestino, con tutto il suo pianeta.

Ne saprete di più nella prossima edizione. E date un'occhiata all'editoriale, per altre notizie.

Era chiaro, pensò Walton, che il circuito-spia sistemato nel suo ufficio andava a finire diritto diritto sulla scrivania della redazione del Citizen. Avevano preso la sua conversazione con McLeod e l'avevano accuratamente tradotta nel linguaggio colloquiale, sgrammaticato e informale che faceva del Citizen il giornale più venduto del mondo intero.

Rabbrividì, al pensiero di quanto avrebbe potuto accadere se quelli del Citizen avessero installato il loro maledetto impianto-spia il giorno precedente ascoltando Walton mentre era intento a sopprimere ogni notizia sull'esistenza del siero dell'immortalità di Lamarre. Ci sarebbe stata una folla paurosa con corde e sapone intenta al linciaggio di tutti i dipendenti di Poppy, incluso il direttore, il padrone del Cullen Building, dieci minuti dopo l'uscita del Citizen.

Non che adesso la situazione fosse molto migliore. Non aveva più il vantaggio della segretezza ad avvolgere le sue azioni, e i pubblici ufficiali che venivano costretti a condurre i loro affari sotto la luce violenta della pubblica attenzione generalmente non riuscivano a conservare il posto per molto tempo.

Aprì il foglio e cercò l'editoriale, tanto per avere una conferma alle sue aspettative.

La conferma c'era, nero su bianco.

CI FACCIAMO FAR FESSI DAI PELLIVERDI?

E poi l'editoriale continuava:

Dei cosi non-umani hanno detto "Buuu!" e tutti i nostri piani sono andati a farsi fottere. Addio nuova frontiera dello spazio! Questi stranieri hanno fatto pollice verso alla colonizzazione di Nuova Terra, pianeta scoperto dal colonnello Leslie McLeod. Adesso non stiamo neanche a chiederci perché Poppy abbia nascosto per tanto tempo al pubblico la notizia della spedizione, ma vogliamo fare solo un pensierino… dobbiamo accettare questa fregatura?