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Provò un brivido di dubbio. Forse non sarebbe stato saggio diffondere in tutto il mondo la propaganda per mezzo dei caleidovortici; una volta scatenata quella forza, forse non sarebbe stato facile riportarla sotto controllo, imbrigliarla di nuovo. Si rese conto che, non appena terminata la campagna di Poppy, avrebbe dovuto escogitare un metodo per controllare con ogni cura tutti i circuiti chiusi e i circuiti pubblici di quel genere di trasmissioni, per evitare ogni possibile rischio.

La parte più maledetta di questa tecnica di propaganda, pensò, era che con essa si poteva diffondere qualsiasi idea, senza destare i sospetti dello spettatore. Lo spettatore non avrebbe saputo in alcun modo che qualcuno pasticciava con la sua volontà; una volta impiantata la nuova idea, non vi avrebbe creduto neppure se gliel'avessero detto. "Io"? avrebbe risposto. "Io non mi lascio convincere così facilmente! Io ho le mie idee, perché so pensare!"

Pensare, davvero! Massa di imbecilli, così, in tutti i tempi uguali.

Walton ordinò un altro rum, e sollevò il bicchiere alle labbra con mano lievemente tremante.

— Il signor Ludwig delle Nazioni Unite ha chiamato mentre lei era fuori, signore — disse la segretaria, quando Walton ritornò in ufficio. — Vorrebbe avere sue notizie. E sarebbe lieto se lei lo richiamasse subito.

— Benissimo. Me lo passi.

Quando Ludwig apparve sullo schermo, Walton disse:

— Mi dispiace di non essere stato qui, quando lei ha chiamato. Che sta succedendo?

— Una seduta speciale del Consiglio di Sicurezza, che è finita proprio in questo momento. Hanno approvato all'unanimità una risoluzione e l'hanno passata all'Assemblea Generale. Ci sarà un'immediata seduta per designare il nuovo direttore permanente di Poppy.

Walton serrò le labbra. Dopo un momento disse:

— Come mai?

— La crisi dirnana. Non vogliono che sia un semplice direttore ad interim a occuparsi delle cose. Pensano che l'uomo incaricato di trattare con gli stranieri debba avere tutte le benedizioni dell'ONU.

— Dovrei dedurre che io riceverò l'incarico automaticamente?

— Non ci giurerei — disse Ludwig. — Certamente la tendenza generale è quella di lasciarla continuare. Ma non si sa mai. Le consiglio di presentarsi personalmente alla seduta dell'Assemblea, per esporre il suo programma nei particolari; altrimenti potrebbero infilare qualche politico linguacciuto al suo posto. Comincerà tutto alle undici di dopodomani, il diciotto.

— Ci sarò — disse Walton. — Grazie per l'informazione.

Rimase a masticare per qualche secondo la punta della sua matita, e poi annotò l'ora e la data. Per il momento, non doveva preoccuparsi troppo degli eventi che avrebbero avuto luogo dopodomani… no, quando Fred si sarebbe presentato per un confronto definitivo il giorno dopo, alle undici!

Il giorno successivo cominciò in maniera già abbastanza congestionata. Hervey fu il primo a chiamare.

— Il Citizen è servito, Roy! Ho cenato con Murlin, questa notte, e sono riuscito a strappargli il quattro per cento del pacchetto azionario del Citizen in cambio di un affare favoloso nel nuovo progetto monorotaia del Nevada. Aveva un sorriso largo fino alle orecchie, Murlin… tanto era convinto di avermi fregato, ma questa mattina sono convinto di fargli cambiare quel bel sorriso!

— È tutto in regola? — chiese Walton.

— In questo momento. Mi sono alzato alle sette e ho riunito le mie azioni… le "tue" azioni, voglio dire! Quarantasette per cento dell'intero pacchetto azionario… questa percentuale l'avevo divisa in una dozzina di nominativi diversi; l'altro due per cento delle azioni apparteneva a ricche vedove che non volevano vendere a nessun prezzo. Ho riunito questo quarantasette per cento a tuo nome, poi ho completato il trasferimento di proprietà del quattro per cento di Murlin, sempre a tuo nome. Il Citizen da questo momento è di proprietà di Poppy, Roy!

— Ottimo lavoro. Quanto è costato?

— Quattrocentottantatré milioni e pochi spiccioli. Più la mia solita percentuale del cinque per cento, che in questo caso ammonta a circa due milioni e un quarto.

— Ma io ti ho offerto cinque milioni — disse Walton. — L'offerta è sempre valida.

— Vuoi che perda la mia licenza? Ho speso anni e anni a passare bustarelle per ottenere una licenza come la mia, e vuoi che la getti dalla finestra per un paio di milioni in più? Uh… la cifra l'ho già detta, e accidenti a me se non posso essere soddisfatto del ricavato di una giornata di lavoro!

Walton sorrise.

— Hai vinto. E Sue Llewellyn sarà felice di sapere che per acquistare il Citizen non abbiamo speso tutto il miliardo. Arriverai con tutti i documenti, immagino…

— Verso le dieci — disse l'operatore di borsa. — Devo prima di tutto sistemare Murlin con l'affare della monorotaia. Povero allocco! Ci vediamo tra un'ora.

— D'accordo.

Rapidamente, Walton scrisse messaggi e appunti e promemoria. Non appena il giornale fosse stato ufficialmente nelle sue mani, avrebbe avvertito Murlin della convocazione immediata di un'assemblea degli azionisti. Dopo avrebbe deposto Murlin, licenziato i direttori e i redattori del Citizen, e avrebbe riempito la redazione del giornale di uomini fedeli a Poppy.

Fred doveva arrivare alle undici.

Walton chiamò Keeler, il nuovo capo della sicurezza, e disse: — Keeler, ho un appuntamento con una persona per le undici. Voglio che lei piazzi tre uomini fuori della porta del mio ufficio, e perquisisca questa persona allo scopo di trovare delle armi, prima che entri da me.

— Lo faremo comunque, signore. Adesso è la procedura normale.

— Bene. Ma voglio che sia lei uno dei tre. E si assicuri che i suoi due compagni siano gente che sa tenere la bocca chiusa. Non voglio "nessuna" fuga di notizie su questo fatto.

— Bene, signore.

— D'accordo. Si presenti alle dieci e cinquanta. Verso le undici e un quarto, io schiaccerò il pulsante che aziona l'apertura della porta, e desidero che lei e i suoi uomini facciate irruzione nell'ufficio, arrestiate il mio ospite, e lo gettiate nella più profonda segreta che riuscirete a trovare. E che lo lasciate laggiù. Se Martinez vuole sapere cosa sta succedendo, gli dica che mi assumo io tutte le responsabilità.

Keeler parve vagamente perplesso, ma si limitò ad annuire: — Prima lo perquisiremo, poi gli permetteremo di parlare con lei per quindici minuti. Poi, al segnale entreremo e lo porteremo via. Capito.

— Quest'uomo è un pericoloso cospiratore anti-Poppy. Si assicuri che venga drogato, prima di uscire dal mio ufficio. Non voglio che faccia rumore.

L'intercom ronzò.

— Gli uomini della sezione comunicazioni hanno un messaggio per lei, signor Walton.

Congedò Keeler e si mise in contatto con la sezione delle comunicazioni, e disse: — Parlate.

— Da McLeod, signor Walton. L'abbiamo appena ricevuto. Il messaggio dice: "Arriverò a Nairobi il 18, e sarò nel suo ufficio con l'ambasciatore dirnano il mattino dopo, se l'ambasciatore si sentirà di intraprendere il viaggio. Altrimenti potrà venire lei a Nairobi?" Fine del messaggio.

— Gli risponda di sì, se sarà necessario.

Diede un'occhiata all'orologio. Le nove e diciassette. La giornata sarebbe stata congestionata, a quanto pareva dagli auspici.

Fred doveva arrivare alle undici.

16

Hervey si fece vedere alle dieci e tre minuti, e aveva un sorriso che gli arrivava alle orecchie. Diede un voluminoso incartamento di documenti a Walton, continuando sempre a sorridere.

— Ho nelle mie mani il giornale più potente del mondo — disse Hervey. Gettò i documenti, con aria noncurante, sulla scrivania di Walton, e rise. — Sono tutte tue. Cinquantuno per cento. L'ho detto a Murlin poco prima di andarmene, stamattina. È diventato violetto.