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Trecento secondi. Svegliati. Pham richiuse il pannello di comando dell’unità MRI e batté istruzioni sui tasti. Sapeva cosa fare. Un semplice spruzzo di microonde e i miliardi di virus nel cervello della Reynolt avrebbero cominciato a degenerare, un processo di regressione che sarebbe stato fatale.

Il volto di lei, nell’incoscienza, era rilassato; sembrava che dormisse. Non c’erano lividi né graffi. Anche la catenella d’argento intorno al suo collo era intatta, benché fosse uscita dalla blusa.

Pham vide che aveva un pendente, uno di quei dischetti di cristallo verde larghi come una moneta che gli Emergenti chiamavano “gemme della rimembranza”. Non poté reprimere la tentazione; lo prese fra le dita e lo accarezzò un momento. Questo bastò per far apparire l’immagine, e Pham vide prendere forma il pendio di una montagna. Sembrava una fotografia scattata da un velivolo in procinto di atterrare, e intorno a esso ce n’erano altri che già avevano toccato il suolo. Le canne delle loro armi a energia erano puntate verso una fortificazione in rovina, e fra quei muri abbattuti c’erano alcuni feriti in attesa della cattura: due uomini accasciati al suolo, e una giovane donna bionda con un fucile in mano. Trud gli aveva detto che le gemme della rimembranza rappresentavano un momento di felicità finalmente raggiunta, di trionfo. E forse era stato cosi per l’Emergente che aveva scattato quella foto. La ragazza della foto (era sicuramente Anne Reynolt) aveva perduto tutto, e si aspettava qualcosa di peggio e di più umiliante della morte. Ma si teneva eretta e guardava negli occhi i suoi nemici e il suo destino.

Pham lasciò ricadere la gemma e per un momento continuò a guardarla senza vederla. Poi spense il quadro di comandi dell’unità MRI e lo riaccese. Stavolta batté un’altra sequenza di comandi, molto più lunga e complicata, quindi regolò l’intensità dell’emissione al minimo. Non fu facile; non aveva immaginato di trovarsi a eseguire un’operazione del genere. Se tutto andava bene, la Reynolt avrebbe soltanto perduto un certo ammontare della sua memoria conscia più recente. Trenta o quaranta Msec. E poi ricomincerai a indagare su chi sta mettendo le mani nei vostri sistemi.

Mandò in esecuzione la sequenza. I cavi SC colmi di fluido speciale convogliarono un flusso di energia ai magneti dell’unità MRI. Trascorse un secondo, e i localizzatori che gli inviavano immagini e dati cessarono di funzionare. Il corpo di Anne Reynolt ebbe un lieve sussulto. Lui la tenne ferma.

I fremiti di lei cessarono dopo alcuni secondi; il respiro si fece lento e rilassato. Pham spense l’apparecchiatura. Spostala dal tavolo. Lasciarla qui sarebbe sospetto. D’accordo. Le scostò i capelli biondi dalla fronte, con una smorfia. Forse aveva fatto un errore, forse l’aveva uccisa; non poteva esserne sicuro.

Poi si volse e uscì dalla clinica, percorse in fretta il tunnel e fece ritorno al ricevimento in riva al lago.

38

L’ambiente a imitazione gravitazionale del Braccio Nord era stato la più grossa realizzazione di quel Turno. Non ci sarebbe stato niente di altrettanto notevole fino al termine dell’Esilio. Perfino i Qeng Ho che l’avevano reso possibile col loro lavoro erano stupiti di aver ottenuto tanto con risorse così limitate. Forse c’era qualcosa di vero nelle dichiarazioni di Nau sulla bontà del Focus.

Il trattenimento proseguì anche quando Jau Xin ebbe riportato la barca al molo. Almeno tre persone finirono nell’acqua durame le operazioni di ormeggio, e sciami di gocce d’acqua volarono via verso gli alberi come una pioggia fuori programma. Poi il caponave chiese agli ospiti di tornare alla veranda e lasciare stabilizzare la superficie del lago. Alcuni esagerarono con i dolciumi creati risparmiando su sostanze alimentari meno pregiate; altri, fra cui spiccò Pham Trinli, esagerarono con le bevande e fecero la figura degli sciocchi.

Alla fine tutti se ne andarono e la porta sul versante delle colline si chiuse dietro di loro. Dentro di sé Ezr era certo che quella era l’ultima volta che l’equipaggio sarebbe stato invitato nella proprietà privata del caponave. L’equipaggio aveva fatto dei sacrifici anche per organizzare la festicciola, e Qiwi s’era goduta ogni momento dell’inaugurazione, ma verso la fine Nau non ne poteva più dalla voglia di spedirli fuori dai piedi. Il bastardo era stato sottile. Con un pomeriggio di libertà e un po’ di birra e dolciumi s’era comprato la loro approvazione, perfino la loro riconoscenza. Quei decenni di tirannia non avevano fatto dimenticare ai Qeng Ho la loro cultura, ma Nau li aveva attirati in una specie di ambiguo “governo d’emergenza” dove tutti si sentivano obbligati a partecipare ma uno solo dirigeva con pugno di ferro. Il Focus è schiavitù. Ma Tomas Nau aveva promesso di liberare le testerapide al termine dell’esilio. Ezr non voleva odiare i Qeng Ho che avevano accettato la situazione. Molte società che si vantavano di essere libere accettavano qualche subdola forma di schiavitù. In ogni caso, la promessa di Nau è una bugia.

Il corpo privo di conoscenza della Reynolt fu trovato 4 Ksec dopo la fine del ricevimento. Per tutto il giorno successivo ci furono voci allarmate, notizie subito smentite, e una paura strisciante. Qualcuno affermava che la Reynolt era in stato di morte cerebrale, e che le notizie più ottimistiche erano bugie. Altri sussurravano che Ritser Brughel non fosse in sonno freddo, e che quello era stato un suo colpo a tradimento. Ezr aveva la sua teoria: dopo tutti questi anni Pham Nuwen è finalmente passato all’azione.

Venti Ksec dopo l’inizio dell’orario di lavoro le testerapide assegnate a due squadre di ricerca ebbero sintomi di regressione, episodi non gravi che la Reynolt avrebbe sistemato in pochi minuti. Phuong e Silipan si spremettero le meningi sul problema per 6 Ksec, quindi annunciarono che le testerapide interessate sarebbero state ricoverate in osservazione. Fra loro non c’erano traduttori… ma Trixia aveva lavorato a contatto di uno di loro, su una ricerca geologica. Ezr cercò di andare ad Hammerfest.

— Tu non sei sulla mia lista, egregio. — Ai portelli dei taxi c’era una guardia, uno degli scagnozzi di Kal Omo. — Hammerfest è riservata agli addetti.

— Per quanto tempo?

— Non lo so. Leggi i comunicati, quando li faranno.

E così quella sera Ezr finì per andare nel bar di Benny, con una quantità di altra gente preoccupata. Andò a sedersi al solito tavolo, con Jau e Rita. C’era anche Nuwen, e neppure lui sembrava di buonumore.

Jau Xin aveva le sue difficoltà di cui parlare. — Nei prossimi giorni la Reynolt avrebbe dovuto sintonizzare tutti i miei piloti. Non un lavoro importante, ma le cose potrebbero complicarsi molto se non provvediamo.

— Di che ti lamenti? Puoi sempre metterti una tuta a pressione e darti una spinta, se non hai voglia di pilotare da solo. Ma noi stavamo cercando di fare un’analisi della possibilità tecnica dei Ragni di arrivare nello spazio, e ora dovremo fare a meno delle nostre testerapide. Io conosco un po’ di chimica e di ingegneria, ma non posso certo impegnarmi in una…

Nuwen grugnì con forza, portandosi le mani alle tempie. — Date un taglio alle chiacchiere, gente. Io mi sto domandando dove diavolo è la superiorità di voialtri Emergenti. Una persona perde la capacità lavorativa, e tutto il vostro castello di carie crolla. Cosa c’è di superiore in questo?

Di solito Rita Liao era un carattere mite, ma l’occhiata che scoccò a Nuwen era puro veleno. — Voi Qeng Ho avete assassinato la nostra “superiorità”, se ricordi bene. Quando siamo arrivati qui avevamo un personale medico dieci volte maggiore, abbastanza per far funzionare i nostri sistemi come se fossimo in patria.

Ci fu un silenzio imbarazzato. Nuwen guardò storto Rita, ma non insisté sull’argomento. Poi sospirò e scrollò la testa con un’aria di compatimento che tutti gli riconoscevano: non sapeva replicare alla logica di quella risposta, ma nessuno lo avrebbe convinto che non aveva ragione lui.