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— Stia tranquilla, signora. Ho intenzione di presentare Rhapsa e il piccolo Hrunk alla rappresentante della Chiesa.

La signora Subtrime s’irrigidì. Per un momento tutte le sue mossette vezzose si congelarono. Viki non l’aveva mai vista così stupefatta. Poi il suo corpo si rilassò in un lento sorriso. — Dottor Underhill! Non le hanno mai detto che lei è un vero genio?

Papà le restituì il sorriso. — Mai con una ragione così buona… Jirlib, accertati che tutti stiano in cabina con Didi. Se vorrò che uno di voi esca, ve lo farò sapere.

Gli aracnidi entrarono nel locale lungo e stretto. Didire Ultmot era seduta sul suo trespolo davanti ai comandi. La parete di vetro che la separava dalla sala di registrazione era a prova di suono, ma non molto trasparente. I piccoli si accostarono a essa. Seduta sul palco c’era già una persona.

Didire alzò una mano. — Quella che vedete è la rappresentante della Chiesa. La vecchia artropode è arrivata con un’ora di anticipo. — Come al solito Didi era efficiente e nervosa. Era una ventenne attraente e sensuale, forse non intelligente come gli studenti di Papà, ma conosceva molto bene il suo lavoro ed era a capo di tutti i tecnici di Radio Principalia. Era stata assunta lì a quattordici anni come operatrice, e di elettricità ne sapeva quanto Jirlib, ma studiava per diventare ingegnere elettrico. Viki ricordava ancora il modo strano in cui si comportava Jirlib quando lui e Brent l’avevano conosciuta. A quel tempo Jirlib aveva dodici anni, ma sembrava assai più adulto. Solo un paio di programmi più tardi Didire aveva capito che lui era fuori-fase, e aveva preso quella sorpresa come un insulto personale. Il povero Jirlib era andato attorno per molti giorni come se avesse le gambe rotte; ma poi ci aveva fatto il callo… nella vita lo aspettavano rifiuti peggiori.

Anche Didire ci aveva fatto il callo, più o meno. Finché Jirlib manteneva le distanze lei si comportava con cortesia. A volte, quando dimenticava di stare sulle sue, Didi era una delle persone più simpatiche di quella generazione che Viki conoscesse. Allorché lei e Gokna non erano sul palcoscenico, le lasciava entrare in cabina di regia a guardare il suo lavoro. Didi era molto orgogliosa della complessità del suo pannello di comandi. Era di legno, non di metallo, ma sembrava scientifico come gli apparecchi di laboratorio della casa.

— E allora, che tipo è questo vecchio ragno della Chiesa? — domandò Gokna. Lei e Viki avevano premuto gli occhi principali contro il vetro. Lo spessore era tale che molti colori non lo attraversavano. La sconosciuta seduta sul palco avrebbe potuto essere morta, tanto appariva rossa.

Didi scrollò le spalle. — È la Onorevole Pedure. Parla in modo strano. Secondo me è una Tiefer. Vedete quel vestito strano che indossa? È la tunica di quelli del suo rango. — Il corpo di lei si mosse in un sorriso. — Suppongo che farà un salto sul trespolo, quando vedrà i piccoli sulla schiena di vostro padre.

Viki non ci avrebbe scommesso, ma quando poco dopo Sherkaner Underhill entrò, la Onorevole Pedure s’irrigidì sotto la sua informe tonaca. Subito dopo anche Rapparpot Digba fece la sua comparsa sul palco e s’impadronì di un microfono. Digba presentava L’Ora della Scienza dei Piccoli fin dall’inizio, molto prima che Brent e Jirlib entrassero nel programma. Era un vecchio ragno artritico, e Brent diceva che fosse uno dei proprietari della stazione. Viki non ci credeva, non dopo aver visto come Didi gli dava istruzioni.

— Va bene, gente. — La voce di Didi uscì dagli altoparlanti. Papà e l’Onorevole Pedure si voltarono verso la regia. — Andiamo in onda fra quindici secondi. Lei sarà pronto, signor Digba, o devo farle suonare la sveglia da un trombettiere dell’esercito?

Rapparpot Digba alzò lo sguardo dagli appunti che stava leggendo. — Lei rida pure, signorina Ultmot, ma quando io ero nell’esercito… mmh, a ogni modo sappia che non sono mai andato in onda senza…

— Tre, due, uno… — Didi chiuse il suo microfono e puntò una mano verso Digba.

L’artropode accolse il suo cenno come se l’avesse aspettato pazientemente per ore. La sua voce dignitosa era il marchio di fabbrica che da oltre quindici anni dava il via al programma: — Signore e signori, qui è Rapparpot Digba che vi parla da Radio Principalia. Ho il piacere di annunciarvi che va ora in onda L’Ora della Scienza dei Piccoli…

Quando Zimmin Broute doppiava, i suoi gesti non erano più rapidi e compulsivi. Guardava chi aveva davanti e sorrideva, o si accigliava, con emozioni che sembravano vere. E forse provava delle emozioni vere… per qualche creatura a forma di ragno laggiù sulla superficie di Arachna. Traducendo Digba tracciò una piccola storia auto-elogiativa del programma, quindi descrisse l’ombra caduta su di loro con la perversione delle nascite fuori-fase. — … ma oggi siamo in onda per un preciso impegno sociale. Le accuse che ci hanno fatto negli ultimi giorni sono gravi. Signore e signori, lasciatemi intanto dire che queste accuse corrispondono al vero.

Ci fu un silenzio drammatico per tre battiti di cuore, poi: — È così, amici miei, potreste ora chiedervi cosa ci dà il coraggio, o l’impudenza, di tornare in pubblico. È per rispondere a questo che vi chiedo di ascoltare l’edizione odierna dell’Ora della Scienza dei Piccoli. Se questo programma continuerà o meno, dipende molto dalle vostre reazioni a ciò che udrete oggi…

Silipan sbuffò. — Che trombone ipocrita. Questi capitalisti a cui interessa solo il denaro… — Xin e gli altri gli accennarono di stare zitto. Silipan fluttuò verso Ezr. Questo era già accaduto; l’uomo sembrava credere che lui, poiché si teneva in disparte, avrebbe gradito più degli altri le sue analisi.

Sulla tappezzeria-video, Broute stava presentando gli ospiti del programma. L’arte del doppiaggio gli era del tutto estranea, ma la sua velocità di testarapida gli consentiva di fornire una versione ottimale parlando quasi in contemporanea con il personaggio da lui doppiato. Trud Silipan approfittò di una pausa per contattare un database, da cui giunse una spiegazione in audio tramite una voce anonima: — La Onorevole Pedure, una femmina, fa parte della Curia della Chiesa della Tenebra. Non è una cittadina dell’Alleanza Goknana. Risulta che sia un agente del governo Kindred.

Xin si guardò attorno, lasciando perdere un momento Broute-Digba. — Diavolo, questa gente il fondamentalismo lo prende sul serio. Pensate che Sherkaner Underhill ne sia al corrente?

La voce del database di Silipan gli rispose: — È possibile. Sherkaner Underhill è strettamente legato al servizio spionistico dell’Alleanza. Finora non abbiamo intercettato trasmissioni militari che lo confermino, ma la civiltà dei Ragni non è automatizzata e molte informazioni viaggiano solo per iscritto.

Silipan si portò l’interfaccia alla bocca: — Ho una ricerca per te. Cosa vogliono ottenere i Kindred da questo dibattito? — Guardò Jau Xin e scrollò le spalle. — Difficile avere la risposta, per ora. Anche la testarapida che si occupa di questo ha troppo da fare.

Broute aveva quasi finito con l’introduzione. La Onorevole Pedure era doppiata da Xopi Reung. Xopi era una donna piccola e magra. Ezr sapeva i loro nomi grazie alle sue visite ad Hammerfest. Mi chiedo chi altro conosca i nomi di queste testerapide. Probabilmente non interessavano neppure agli Emergenti. Xopi era specializzata anche in un’altra lingua dei Ragni, il Tiefico, ed era abile quasi quanto Trixia. Su qualsiasi pianeta civile sarebbe stata un’accademica molto rispettata, ma era stata selezionata alla lotteria del Focus. Mentre presuntuosi come Jau Xin e idioti come Trud Silipan vivevano pienamente la loro vita, lei era un automa in un cubicolo, mai vista da occhi estranei fuorché in una circostanza particolare come quella.