— Cinque analisti, tre traduttori, e parte degli annusatori a bordo della Mano Invisibile. — La Reynolt aveva un freddo tono d’accusa quando lo interruppe. — Inoltre il direttore Xin ha usato un terzo delle apparecchiature di supporto.
Omo le fece subito eco. Era la prima volta che Nau vedeva la Sicurezza sostenere la Reynolt: — E in aggiunta, devo segnalare che questo non sarebbe potuto accadere se il direttore dei piloti e pochi altri privilegiati non avessero abusato dei codici d’emergenza. — Il sergente fulminò con lo sguardo gli artefici della petizione, ed essi deglutirono saliva davanti alla sua ira, gli Emergenti più dei Qeng Ho. Abuso delle risorse della comunità. Era un peccato mortale. Nau sorrise fra sé. Brughel non sarebbe riuscito a spaventarli così.
Il caponave alzò una mano e nella stanza tornò il silenzio. — Direttore dei piloti, lei capisce che non possiamo rivelare la nostra presenza?
Xin appariva molto abbacchiato. — Sì, signore.
— Lei dovrebbe sapere meglio di altri che la nostra sopravvivenza è un delicato equilibrio. Dopo la battaglia siamo rimasti a corto di focalizzati e di personale. Dopo la regressione di qualche Turno fa siamo senza rimpiazzi per i focalizzati. Non disponiamo di pezzi di ricambio, abbiamo poche armi, e la nostra possibilità di movimento nel sistema è limitata. Potremmo soggiogare una nazione di Ragni, o allearci con un’altra, ma il rischio sarebbe enorme. La nostra linea di condotta più sicura è quella seguita dopo il Massacro di Diem: osservare e pazientare. Fra pochi anni questo pianeta entrerà nell’Era dell’Informatica. A quel punto prenderemo sotto controllo le reti di comunicazione dei Ragni, e appena le loro risorse tecniche lo consentiranno ripareremo le nostre navi e cominceremo a manovrare la loro società coi risultati voluti. Finallora… ogni intervento diretto ritarderebbe di molto questo traguardo.
Lo sguardo di Nau si spostò sui postulanti. Xin, Liao, Fong. Trinli sedeva in disparte, come a mostrare che aveva cercato di dissuadere gli altri. Ezr Vinh non era di turno, altrimenti sarebbe intervenuto anche lui. Erano tutti gente capace solo di combinare guaì, secondo il metro di giudizio di Brughel. Ogni Turno, quel gruppetto si scostava di un altro passo dalle norme della comunità Emergente.
Per un momento nessuno parlò. C’erano delle lacrime negli occhi di Rita Liao, ma la microgravità di Hammerfest impediva loro di scendere. Poi Jau Xin chinò il capo. — Capisco, caponave. Ritiriamo la petizione.
Nau annuì graziosamente. Non avrebbe avuto bisogno di punire nessuno, e un punto importante era stato sottolineato.
Qiwi gli diede un colpetto sulla mano. Stava sorridendo. — D’altra parte, perché non fare un test per ciò che dovremo fare più tardi? Vero, non possiamo rivelarci. Ma considera ciò che ha fatto Xin. Per la prima volta abbiamo usato realmente il sistema di informazioni dei Ragni. I loro automatismi distano ancora vent’anni dall’Era dell’Informatica, ma stanno sviluppando i computer più in fretta di quanto sia successo sulla Terra dell’Era dell’Alba. Prima o poi i traduttori di Anne cominceranno a inserire dati nei loro sistemi di informazione. Perché non cominciare da ora? Di anno in anno potremmo approfondire l’intervento, a titolo sperimentale.
Negli occhi di Xin brillò la speranza, ma le sue parole furono caute. — Sono abbastanza progrediti per questo? I Ragni hanno lanciato il loro primo satellite artificiale appena l’anno scorso. Non hanno reti di dati estese. Non hanno neppure reti locali. A parte quel pietoso collegamento fra Principalia e Comando Territoriale, non hanno neppure reti di computer. Come potremmo inserire informazioni nei loro sistemi?
Già, come?
Ma Qiwi stava ancora sorridendo. La faceva sembrare così giovane, quasi come negli anni in cui lui l’aveva avuta. — Lei ha detto che l’Alleanza ha intercettato dei messaggi Kindred correlati col rapimento?
— Sì. È così che abbiamo saputo cosa stava succedendo. Ma il Servizio Informazioni dell’Alleanza non è in grado di decifrarli.
— Stanno cercando di lavorare su queste intercettazioni?
— Sì. Hanno messo al lavoro alcuni dei loro migliori computer, grossi come case, sulla linea di comunicazione Principalia-Comando Territoriale. Gli occorrerà un milione di anni prima di venire fuori con la chiave giusta… uh. — Xin spalancò gli occhi. — Possiamo farlo senza destare sospetti?
Nau afferrò l’idea nello stesso momento. Si rivolse al database in perenne ascolto. — Data Uno. Come generano i Ragni le chiavi di decifrazione?
Dopo un secondo una voce rispose: — Usano il sistema Pseudo-Casuale modificato con quello che i loro matematici sanno degli algoritmi a disposizione dei Kindred.
Qiwi stava leggendo qualcosa sulle sue lenti a contatto. — Sembra che l’Alleanza stia sperimentando le possibilità del collegamento fra i loro computer. È una perdita di tempo, visto che ne hanno appena una decina. Ma noi possiamo inserirci su questa linea di comunicazione.
— È possibile — disse la Reynolt. — Se poi investigassero per capire com’è successo, passerebbe per una casualità. Ma se lo facciamo per più di una decodificazione sarebbe sospetto e quindi troppo pericoloso per noi.
— Una decifrazione potrà bastare, se sarà quella giusta.
Qiwi guardò Nau. — Può funzionare, Tomas. Del resto noi dobbiamo sperimentare metodi di intervento. Tu sai che i Ragni sono interessati alle attività spaziali. Presto dovremo interagire coi loro metodi per falsificare o asportare dati.
Non aveva torto. Questo poteva essere un buon test per l’efficienza delle testerapide. Era tempo di mostrarsi generoso. Nau sorrise. — Molto bene. Signore e signori, mi avete convinto. Anne, provveda lei a fornire ai Ragni questa chiave di decodificazione.
Non lo applaudirono, ma Nau sentì il loro entusiasmo e un’abbietta gratitudine mentre uscivano dall’ufficio.
Qiwi fece per seguirli, poi si volse e lo baciò sulla bocca. — Grazie, Tomas. — E uscì con gli altri.
Lui si volse all’ultimo di loro. — Li tenga d’occhio, sergente. Temo che le cose saranno più complicate, d’ora in avanti.
Durante la Grande Guerra c’erano stati periodi in cui Hrunkner Unnerbai era stato senza dormire per giorni e giorni, sotto il fuoco nemico. Quell’unica notte era stata peggio. Dio solo sapeva cos’avevano passato il generale e Sherkaner. Una volta sistemate le linee telefoniche Hrunkner aveva trascorso la maggior parte del tempo nell’atrio e nella sala riunioni del servizio, lavorando con la polizia locale e la squadra del colonnello Belga Vilunder per vagliare i rapporti da varie zone della città.
Una volta era uscito per parlare con Underhill. Lo aveva trovato nel laboratorio segnali, giusto in cima alla collina, al lavoro coi suoi computer per analizzare tutto ciò che ricevevano dall’etere e via cavo. Qualunque cosa stesse facendo, per Hrunkner era roba del tutto incomprensibile.
— È matematica, Hrunkner, non ingegneria — gli aveva spiegato lui, indicando gli stampati. — Stiamo cercando di decifrare certe trasmissioni in codice.
Evidentemente si riferiva ai frammenti di messaggi captati nella zona di Principalia dopo il rapimento. — Ma non sappiamo neppure se sono di quei criminali — disse Hrunkner. E se io fossi loro userei una semplice lista di parole in chiaro, tipo “oggi piove” uguale “rientriamo lungo il percorso Uno”, non un sistema cifrato e perciò anche decifrabile.