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Ora, quando lui fingeva di dormire, aveva un localizzatore di un millimetro nel canale auditivo destro a contatto del timpano. Il risultato era molto scadente, e bisognava farci l’abitudine, ma bastava. Il provvisorio Qeng Ho e la sua stanza erano pieni di localizzatori; erano diventati il principale metodo col quale Nau e Brughel spiavano la gente.

— Forse non avrei dovuto tentare il trucco delle paste.

— Forse non dovresti tentare niente di niente con lei — rispose Nuwen. Già, ma tu non sei innamorato di Trixia Bonsol. — Ne abbiamo già parlato. Le testerapide di Brughel sono lo strumento più potente che qualsiasi servizio di informazioni abbia mai avuto. Analizzano a fondo e senza interruzione, e possono leggere nella testa di quelli come te. — Gli ingenui? Gli sciocchi? Ezr non volle chiederlo. — Stai certo che sanno che tu non credi alla loro storiella sul “massacro di Diem”. Sanno che tu sei ostile. Sanno che tu mediti qualcosa… o vorresti meditarlo. I tuoi sentimenti per la Bonsol ti danno però una copertura, un motivo per detestarli più piccolo del motivo vero.

— Già — O magari più grande. — Così tu non credi che la Reynolt sia una minaccia?

Per un momento non sentì altro che sibili e ronzii. Forse Nuwen non stava dicendo niente. Poi: — Vinh, io credo l’opposto. Alla lunga, lei è la minaccia peggiore per noi.

— Ma non fa parte della Sicurezza. — Bzzz. — Ezr si mise un dito nell’orecchio e cercò di spingere più a fondo il minuscolo localizzatore. — Ripeta, per favore. È ancora lì?

Bzzt. — Sono qui. In quanto alla Reynolt, è pericolosa. In un modo o nell’altro dovremo renderla innocua.

— Ucciderla? — Ezr deglutì a vuoto. Per quanto odiasse Nau e Brughel e il sistema del Focus, non ce l’aveva con Anne Reynolt. Lei badava che i loro schiavi funzionassero bene. Qualunque cosa fosse stata, adesso era soltanto un utensile.

— Mi auguro che non sia necessario. Se Nau cominciasse a usare i localizzatori anche ad Hammerfest, noi saremmo al sicuro là come lo siamo qui. Però questo dovrebbe accadere prima che le testerapide si accorgano che è una trap…

— Ma il motivo di questo ritardo è che Nau vuole darle tempo di studiare meglio i localizzatori.

— Già. Nau non è stupido. Non preoccuparti. Io controllo la situazione. Se la Reynolt comincerà ad avvicinarsi troppo alla verità… mi prenderò cura di lei.

Per un momento Ezr cercò di pensare a cosa potesse fare Pham, poi scacciò l’immagine dalla mente. Anche dopo duemila anni la famiglia Vinh aveva una speciale reverenza per Pham Nuwen. Lui ricordava le foto che suo padre teneva nell’habitat, le storie che sua zia gli aveva raccontato. Negli archivi Qeng Ho non c’era traccia di quelle storie. Ciò significava che non erano vere… o che erano ricordi privati, cose che solo Nonna Sura aveva saputo di Pham Nuwen. Lo rispettavano per aver fondato i moderni Qeng Ho, ma alcune di quelle storie rivelavano un lato molto duro di quell’uomo.

Ezr aprì gli occhi e sì guardò intorno nella penombra. Il vassoio con la pasta aderiva al tavolo, la sua tuta galleggiava presso il soffitto. La realtà. — Cosa può fare con i localizzatori, Pham?

Silenzio. Ronzii lontani. — Cosa posso fare? Be’, Vinh, posso usarli per uccidere… non direttamente. Ma servono per altre cose che questo rozzo collegamento radio. Occorre pratica. Ci sono dei trucchetti che non immagini. — Una pausa. — Diavolo, te li dovrò insegnare. Potrebbe venire il momento in cui saranno l’unica cosa che potrà salvare la tua copertura. Ci vedremo da qualche parte.

— Uh, di persona? Come? — Dozzine, forse centinaia di volte lui e Pham Nuwen avevano complottato a distanza, come prigionieri che battessero sulle tubature di una prigione. In pubblico si vedevano ancor più di rado che nei primi Turni. Nuwen diceva che lui non era ancora capace di controllare il suo linguaggio corporale e i suoi occhi, e che gli annusatori avrebbero capito troppo. Ora…

— Qui nel provvisorio, Brughel e le sue testerapide dipendono dai localizzatori. Il problema è che io sono costretto a mantenere una certa attività e non so fino a che punto le testerapide si basino sulle statistiche comportamentali. Una cifra in più potrebbe farmi passare dalla casella “innocuo” alla casella “sospetto”, e il loro numero di indagini su di me si decuplicherebbe.

Signore del Commercio. — Quando possiamo incontrarci?

— Ci sono delle situazioni in cui gli analisti di Brughel non riescono mai a ottenere dati certi, Vediamo… io andrò fuori Turno fra meno di duecento Ksec. La prossima volta i nostri Turni saranno parzialmente sovrapposti. Sistemerò le cose per poterci vedere in quel periodo.

Ezr sospirò. Fra metà di un anno della nostra vita. Ma non cosi distante come altre cose. Avrebbe dovuto accontentarsi.

32

— Ehi, Benny! — Da uno dei tavoli presso il soffitto, il tavolo della Società dei Dibattiti, Jau Xin accennò al gestore del locale di passare a prendere le loro ordinazioni. Lui fluttuò senza fretta da quella parte. Turno dopo Turno, lì c’erano sempre le stesse facce. A volte i Turni si sovrapponevano, così accadeva che le facce si mescolassero in modo diverso, ma questo non faceva la minima differenza. Ogni volta che qualcuno voleva discutere con qualcun altro di “dove finiremo di questo passo” andava a sedersi a quel tavolo. Adesso c’erano Jau, immancabilmente in compagnia di Rita Liao, e altri cinque o sei che come sempre… Aha, quel giorno c’era anche uno dei meno allegri della combriccola. — Ezr! Come vanno le cose? Saranno almeno cinquecento Ksec che non ti si vede da queste parti. — E, all’inferno, lui sarebbe rimasto lì a sentirsi raccontare cosa aveva fatto in quel periodo.

— Salve, Benny. — La bocca di Ezr si curvò nel solito sorrisetto malinconico. Strano come si vedevano i cambiamenti fisici quando uno non vedeva un conoscente da qualche tempo. Ezr, come Benny, era un uomo giovane, ma ormai non erano più ragazzi da un pezzo. C’erano piccole rughe intorno agli occhi di Ezr, e quando parlava aveva un tono più sicuro, un tono che Benny non gli aveva più sentito dal tempo in cui facevano parte della squadra di Jimmy Diem. — Niente di solido per me, Benny. Le mie budella non si sono ancora del tutto scongelate. C’è stato un anticipo di venti giorni nel mio risveglio. — E indicò il foglio dei Turni appeso a una parete. C’erano diversi piccoli cambiamenti segnati in rosso. — Sembra che Anne Reynolt abbia bisogno della mia modesta presenza.

Rita Liao sorrise. — Questa è un’ottima ragione per aprire una seduta della Società dei Dibattiti.

Benny distribuì i bulbi di birra e annotò un paio di ordinazioni, poi annuì a Ezr. — Vado a prepararti qualcosa. So io cosa ci vuole per rimettere in piedi la tua carcassa.

Ezr seguì con lo sguardo Benny Wen che girava dietro il bar. In cucina avrebbe sicuramente trovato qualcosa di leggero per il suo stomaco. Chi avrebbe pensato che un giorno sarebbero finiti lì? Né lui né Benny se lo sarebbero mai immaginato. Ma almeno Benny faceva tutt’ora il Mercante, anche se su piccola scala. E io… cosa sono? Un cospiratore, con una copertura così misera che forse riusciva a ingannare soltanto lui. Stava seduto lì con tre Qeng Ho e quattro Emergenti, e fra loro gli amici più sinceri erano due Emergenti. Non c’era da meravigliarsi che Tomas Nau li tenesse al guinzaglio così facilmente. Aveva lavato il cervello a tutti, li aveva resi schiavi come i focalizzati. E il brutto era che per la maggior parte di loro era davvero meglio così.

— Allora, Ezr, perché ti hanno disseppellito in anticipo?