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– Molto drammatico.

E con cio? – Lui creo le Fondazioni basandosi sulle leggi della psicostoria; ma chi meglio di lui sapeva che anche queste leggi erano relative? Ma le sue creazioni non ebbero carattere definitivo.

Questo infatti e proprio di una mentalita in declino, il suo invece era un meccanismo in evoluzione, e la Seconda Fondazione ne era lo strumento.

Noi, egregio Primo Cittadino della vostra "Temporanea Unione dei Mondi", noi siamo i custodi del progetto Seldon.

Solo noi! – Cerchi di farti coraggio con le parole – disse il Mulo con disprezzo, – o cerchi di spaventarmi? Perche devi sapere che la Seconda Fondazione, il Progetto Seldon, il Secondo Impero, tutto questo non suscita in me alcuna pieta, o simpatia, o timore.

I tuoi tentativi non mi fanno effetto.

E in ogni caso, povero sciocco, ricordati di parlare della Seconda Fondazione al tempo passato: essa non esiste piu.

Channis senti il potenziale emotivo dell'avversario opprimerlo, con maggiore intensita, nel momento in cui il Mulo si alzo dalla sedia e gli si avvicino.

Torno a lottare con furia, ma qualcosa gli s'insinuo inesorabilmente nel cervello, paralizzandolo.

Indietreggio fino alla parete e il Mulo gli stette di fronte con le magre braccia lungo i fianchi, le labbra atteggiate a un terribile ghigno celato in parte da quella montagna che era il suo naso.

– Il tuo gioco e finito, Channis – disse il Mulo, – e con esso il gioco di tutti gli uomini che costituivano la Seconda Fondazione, costituivano! "Che cosa aspettavi sedendo qui a chiacchierare con Pritcher, quando avresti potuto ammazzarlo e prendergli il fulminatore senza il minimo sforzo? Aspettavi me, non e vero? Volevi aspettarmi in una situazione che non destasse sospetti.

"Hai sbagliato, non c'era bisogno di fingere, perche ti conoscevo.

Ti conoscevo troppo bene, mio caro Channis della Seconda Fondazione.

E che cosa aspetti ora? Continui a scagliarmi addosso nugoli di parole, come se il semplice suono della tua voce potesse paralizzarmi sulla sedia.

E mentre parli, nella tua mente c'e uno stato di attesa.

Ma non verra nessuno, di quelli che aspetti, nessuno dei tuoi alleati.

"Tu sei solo, Channis, e resterai solo.

E sai perche? Perche la tua Seconda Fondazione mi ha sottovalutato.

Io ho scoperto presto il loro piano.

Pensavano che io ti avrei seguito qui, come un pollo pronto a farsi cucinare.

Tu dovevi essere un'esca per un povero mutante sciocco e debole cosi impegnato nella caccia all'Impero da cadere come un cieco al primo tranello.

Ma sono forse io il prigioniero? Mi domando se hanno pensato che io sarei stato tanto ingenuo da venire qui senza la mia flotta contro il cui armamento sono del tutto indifesi.

Non hanno pensato che io non mi sarei fermato a discutere e ad aspettare gli eventi? Le mie navi sono state lanciate contro Tazenda dodici ore fa e hanno assolto i loro compiti.

Tazenda e un mucchio di rovine, le sue citta sono state spazzate via, non c'e stata resistenza.

La Seconda Fondazione non esiste piu, Channis, e io, un povero essere debole e repellente, sono il nuovo padrone della Galassia.

Channis riusciva soltanto a scuotere la testa debolmente. – No…

no.

– Si, si – lo burlava il Mulo. – E tu sei l'ultimo sopravvissuto, ma non lo sarai per molto.

Segui una breve pausa e Channis senti improvvisamente un dolore lancinante.

Qualcosa gli penetrava nei piu reconditi tessuti della mente dilaniandola.

Fu sul punto di gridare.

Il Mulo indietreggio e mormoro: – Non basta.

Non riesci a ingannarmi.

La tua disperazione e simulata.

La tua paura non e lo sconvolgimento conseguente alla distruzione di un ideale, ma una semplice paura per la propria persona.

Il Mulo afferro per la gola Channis con la sua debole mano, in una stretta dalla quale tuttavia Channis non riusci a liberarsi.

– Tu sei una garanzia, Channis.

Tu mi dirigerai salvaguardandomi da ogni possibile errore. – Gli occhi del Mulo tornarono a fissarsi su di lui insistenti e inquisitori.

"Ho calcolato giusto, Channis? Ho davvero giocato gli uomini della Seconda Fondazione? Tazenda e distrutta senza scampo.

Ma che cosa significa questa tua finta disperazione? Qual e la verita? Devo conoscerla, devo scoprire la verita.

Parla, Channis.

Non sono andato abbastanza al fondo? Forse c'e ancora un pericolo? Parla, Channis.

Dove ho sbagliato.

Channis senti le parole uscirgli di bocca.

Non dipendeva dalla sua volonta.

Cerco di fermarle stringendo i denti, si morse la lingua, tese allo spasimo ogni muscolo della gola.

Eppure parlo, spinto da una forza che gli torceva la gola, la lingua e i denti.

– Verita – balbetto – verita…

– Si, la verita.

Che altro c'e ancora da fare? – Seldon creo qui la Seconda Fondazione.

Proprio qui, come ho detto, non sto mentendo.

Arrivarono gli psicologi e misero sotto controllo la popolazione del luogo.

– Di Tazenda? – Il Mulo aumento la carica emotiva. – Io ho distrutto Tazenda.

Tu sai cosa voglio sapere.

Parla.

– Non Tazenda.

Ho detto che gli uomini della Seconda Fondazione non erano necessariamente quelli al potere.

Tazenda e semplicemente la controfigura… – Le parole erano confuse e uscivano contro il volere del giovane. – Rossem…

Rossem…

Rossem e il mondo…

Il Mulo allento la stretta e Channis s'accascio in preda a spasimi atroci.

– E tu hai pensato di ingannarmi? – disse il Mulo.

– Tu sei stato ingannato – rispose Channis raccogliendo le forze che gli erano rimaste.

– Ma non abbastanza a lungo perche possiate salvarvi.

Sono in comunicazione con la mia flotta.

E dopo Tazenda sara la volta di Rossem.

Ma prima…

A Channis si annebbio la vista automaticamente alzo un braccio come per proteggersi.

Si sentiva mancare sempre piu, ebbe ancora una visione della risata feroce del Mulo e del lungo naso carnoso che tremava scosso da singulti.

Poi l'oscurita l'avvolse amorevolmente.

Un lampo parve risvegliargli il cervello, e Channis lentamente riprese i sensi mentre gli occhi gli lacrimavano per il dolore.

Provava fitte tremende alla testa; con uno sforzo riusci a posarsi una mano sulla fronte.

Era ancora in vita.

Leggermente, come piume portate dal vento, i suoi pensieri sembrarono ritornare.

Una sensazione proveniente dal di fuori gli leniva il dolore.

Lentamente, piego il collo e si senti meglio.

La porta s'era aperta e il Primo Oratore era in piedi sulla soglia.

Cerco di parlare, di gridare, avvertirlo… ma la sua lingua era paralizzata e lui sapeva che la mente del Mulo lo teneva ancora parzialmente prigioniero.

Piego di nuovo il collo.

Il Mulo era ancora nella stanza.

Era adirato e i suoi occhi fiammeggivano.

Non rideva piu; ma aveva i denti scoperti in un ghigno feroce.

Channis avverti l'influenza mentale del Primo Oratore posarsi gentilmente sulla sua testa con tocco medicamentoso, poi avverti gli impulsi emotivi del Mulo ritirarsi e mettersi sulla difensiva.

Il Mulo si volse al Primo Oratore con furia: – Eccone un altro che viene a salutarmi. – Estese il suo raggio d'azione mentale fuori dalla stanza.

– Sei venuto solo.

Il Primo Oratore rispose dolcemente: – Si, sono assolutamente solo.

Era necessario che venissi solo, poiche sono stato io che ho calcolato male gli eventi degli ultimi cinque anni.

Provo una certa soddisfazione nel correggere, da solo e senza aiuto, i miei errori.

Sfortunatamente, non avevo calcolato la forza del tuo Campo di Repulsione Emotiva.

Ho impiegato tempo per penetrarlo.