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Dev'essere pieno di signore quel posto.

Scrivi il nome.

– Nessuno con lei? – Mia nipote.

Non e segnata nei vostri documenti.

– E venuta sola.

– Dov'e? Per carita, non fa nulla, lo so gia.

Scrivi anche questo nome, Hanto.

Come si chiama? Scrivi Arcadia Palver.

Rimanete qui, Palver.

Penseremo noi alle donne prima di andarcene.

Preem aspetto a lungo.

Infine vide Mamma che marciava verso di lui tenendo Arcadia stretta per mano, con due poliziotti alle calcagna.

Entrarono nel quadrato di Papa, e uno di loro gli chiese: – Questa donna che fa tanto chiasso e vostra moglie? – Si, signore – rispose Papa in tono conciliante.

– Allora e meglio che v'avverta che rischia di cacciarsi nei guai se continua a parlare a quel modo con la polizia del Primo Cittadino. – Si drizzo sulla schiena seccato. – Questa e vostra nipote? – Si, signore.

– Voglio le sue carte.

Mamma guardo in faccia Papa e scosse decisamente la testa in segno di diniego.

Dopo una breve pausa, Papa sorrise debolmente. – Non credo di potervi obbedire.

– Che cosa significa? – Il poliziotto tese la mano. – Consegnatemele immediatamente.

– Godo dell'immunita diplomatica – disse Papa sottovoce.

– Come? – Ve l'ho gia detto che sono un rappresentante di una cooperativa, accreditato presso il governo di Kalgan come rappresentante ufficiale straniero e i miei documenti lo provano.

Ve li ho mostrati e ora non voglio piu essere disturbato.

Per un momento il poliziotto parve preso alla sprovvista: – Ma io devo vedere i documenti della ragazza.

Ho un ordine.

– Vai via – s'intromise improvvisamente Mamma rivolgendosi a Papa. – Quando avremo bisogno di te ti mandiamo a chiamare! Il poliziotto strinse i denti: – Tienili d'occhio, Hanto.

Vado a chiamare il tenente.

– Che tu possa romperti una gamba! – gli urlo Mamma.

Qualcuno scoppio a ridere ma si trattenne immediatamente.

Il controllo volgeva alla fine.

La folla cominciava a dar segni di nervosismo.

Oramai erano passati quarantacinque minuti da quando la rete s'era abbassata, ed era tempo che la risollevassero.

Il tenente Dirige avanzo tra la folla ostile.

– E' questa la ragazzina? – chiese.

L'osservo attentamente; evidentemente corrispondeva alla descrizione.

– I vostri documenti, per favore – intimo.

Papa rispose: – Ho gia spiegato…

– So bene che cosa avete detto e me ne dispiace – disse il tenente, ma io ho i miei ordini, e non posso farci nulla.

E se sara necessario, saro costretto a usare la forza.

Ci fu una pausa, e il tenente aspetto pazientemente.

Poi Papa disse: – Arcadia, dammi i tuoi documenti.

Arcadia scosse la testa presa dal panico, ma Papa la incoraggio. – Non aver paura.

Dalli a me.

Lei, tremante, prese le carte e gliele consegno.

Papa le apri, le esamino per la seconda volta e dopo le passo al tenente che a sua volta le esamino accuratamente.

Questi alzo gli occhi per osservare Arcadia, quindi restitui le carte rapidamente.

– Tutto a posto – disse. – Andiamo, ragazzi.

Se ne ando e, due minuti dopo, la rete si sollevo mentre l'altoparlante avvertiva che tutto ritornava alla normalita.

La folla mando un sospiro di sollievo e riprese a circolare.

Arcadia disse: – Ma come… come…

Papa le fece segno di stare zitta. – Non dire una parola.

Andiamo sulla nave.

Fra poco saremo nello spazio.

Salirono sull'astronave.

Avevano un appartamentino riservato per loro tre e una tavola separata nella sala da pranzo.

Oramai due anni-luce li separavano da Kalgan e Arcadia finalmente oso riprendere l'argomento.

Disse: – Ma cercavano me, signor Palver, e certamente avevano la mia descrizione con tutti i dettagli.

Perche mi hanno lasciata andare? Papa sorrise guardando la fetta d'arrosto sul suo piatto. – Sai, bambina mia, e stato facile.

Quando si ha che fare con compratori e agenti di ogni sorta, si imparano tanti trucchetti.

E sono piu di vent'anni che lavoro in questo campo.

Vedi, bambina, quando il tenente ha aperto i tuoi documenti, in mezzo alle pagine ha trovato un biglietto da cinquecento crediti, minutamente piegato.

Semplice, non trovi? – Vi restituiro quei soldi…

Davvero… ho tanti soldi con me, potete credermi.

– Lascia stare – disse Papa sorridendo imbarazzato. – Per una compaesana…

Arcadia rinuncio. – Ma se avessero preso i soldi e mi avessero arrestata ugualmente? Potevano accusarmi di aver tentato di corromperli.

– Rinunciando in tal modo ai cinquecento crediti? No, conosco certa gente meglio di te, ragazza mia.

Ma Arcadia sapeva che lui non conosceva «quegli» uomini.

Non quelli che intendeva lei.

Nel suo letto, quella sera, ripenso all'accaduto e seppe che nessun genere di corruzione avrebbe potuto impedire al tenente di polizia di arrestarla a meno che tutto non facesse parte di un piano.

Non avevano intenzione di arrestarla, eppure avevano fatto di tutto come se avessero voluto portarla con loro.

Perche? Per essere sicuri che sarebbe partita? E partita per Trantor? Forse anche i due bravi contadini dal cuore generoso facevano parte del complotto? Certamente ne facevano parte! O forse no? Era tutto inutile.

Come avrebbe potuto combatterli? Qualunque cosa avesse cercato di fare avrebbe fatto solamente quello che quegli onnipotenti la costringevano a fare.

Eppure doveva essere piu furba di loro.

Doveva! Doveva riuscirci! Doveva!

16. Comincia la guerra

Per una o piu ragioni ignote alla gente della Galassia, al tempo di cui parliamo, il Tempo Standard Intergalattico aveva stabilito come unita di tempo il secondo, in quanto tempo impiegato dalla luce a percorrere 299.776 chilometri.

Fu deciso arbitrariamente che 86.400 secondi formassero un Giorno Intergalattico Standard, e che 365 di questi giorni costituissero un Anno Intergalattico Standard.

Perche 299.776?… o 84.400? o 365? Per tradizione, dicono gli storici.

Per particolari e misteriose relazioni numeriche, dicono i misticisti, i numeralogisti, i metafisici.

Perche il pianeta originario dell'umanita, dicono alcuni, aveva un certo periodo di rotazione e rivoluzione da cui potrebbero essere derivate tali relazioni.

Nessuno lo sa con certezza.

Quando l'incrociatore della Fondazione Hober Mallow incontro lo squadrone kalganiano guidato dall'indomita e rifiuto di accogliere a bordo una pattuglia per un'ispezione, e venne di conseguenza distrutto, era il 185 dell'11.692 E.G., cioe il centottantacinquesimo giorno dell'anno 11.692 dell'Era Galattica che iniziava dall'ascesa al trono del Primo Imperatore della dinastia dei Kamble.

Era anche il 185 del 419 D.S., data dell'anno di nascita di Seldon o il 185 del 348 E.F., data di nascita della Fondazione.

Su Kalgan era il 185 del 56 P.C., data dell'inizio del regno del Primo Cittadino, ovvero il Mulo.

In ognuno dei casi, per convenienza, era stabilito che l'anno fosse composto dall'identico numero di giorni, senza contare il vero e proprio giorno d'inizio dell'era.

Per giunta, tutti i milioni di mondi della Galassia possedevano milioni di tempi locali, basati sul movimento degli astri a loro vicini.

Qualunque data si voglia scegliere: il 185 dell' 11.692 o del 419 o del 348 o del 56 o di qualsiasi altro anno, quello fu il giorno in cui ebbe inizio la guerra Stettiniana.

Per il dottor Darell invece questa data aveva ben altro significato.

Era semplicemente il trentaduesimo giorno da quando Arcadia era partita da Terminus.

Nessuno puo sapere quanto era costato al dottor Darell mantenere la calma in quei giorni, ma Elvett Semic credeva di poterlo immaginare.