Le conclusioni ti sembreranno ovvie.
Noi dobbiamo trovare un mondo che si governa per mezzo delle capacita mentali e che, tuttavia, e molto arretrato scientificamente.
– Sei proprio convinto che debba essere cosi? – disse Pritcher con calma – La nostra Unione dei Mondi non e affatto scientificamente arretrata anche se il nostro capo deve la sua forza ai suoi poteri mentali.
– Ma questo perche ha potuto avvantaggiarsi dell'abilita scientifica della Prima Fondazione – replico il giovane spazientito, – che e l'unica fonte scientifica in tutta la Galassia.
La Seconda Fondazione deve vivere con le briciola di quanto e rimasto del vecchio Impero.
Non c'e scelta.
– Allora mi stai dicendo che il potere mentale sarebbe sufficiente per dominare un gruppo di mondi anche se mancasse del tutto la potenza fisica? – Non ho detto che la potenza fisica manchi loro del tutto.
Sono sufficientemente potenti per difendersi dai mondi circostanti ormai decaduti.
Mentre invece contro le risorse di potere del Mulo che puo contare una grande potenza atomica, non sono in grado di difendersi.
E per questa ragione si son tenuti sempre cosi ben nascosti, sia all'inizio quando la Seconda Fondazione fu fondata da Seldon, sia ora.
L'esistenza della Prima Fondazione non era un segreto per nessuno, invece, ne si cerco di tenerla segreta neanche quando era una piccola citta indifesa su un pianeta solitario trecento anni fa.
Pritcher sorrise scettico. – E ora che hai terminato la tua profonda analisi vorresti avere una lista di tutti i regni, repubbliche, dittature di ogni tipo nel caos politico di laggiu che corrispondano alla tua descrizione? – Vuoi dire che tutto questo e gia stato preso in considerazione? – Channis non si perse affatto d'animo.
– Non lo troverai qui, naturalmente, ma abbiamo compilato un elenco di tutte le unita politiche esistenti al lato opposto della Periferia.
Credi davvero che il Mulo si sarebbe messo a cercare cosi alla cieca.? – Bene – ribatte il giovane con energia, – allora cosa mi sai dire dell'oligarchia di Tazenda? Pritcher si gratto un orecchio pensoso. – Tazenda? Si, mi pare di si.
Ma non si trova alla Periferia, vero? Se ricordo bene dovrebbe trovarsi a un terzo di distanza dal centro della Galassia.
– Si.
E allora? – I documenti che possediamo dicono che la Seconda Fondazione e stata situata all'altro capo della Galassia.
Ed e la che dobbiamo cercarla.
E in ogni caso, che c'entra Tazenda? Il suo angolo rispetto alla Fondazione di centoventi gradi.
Ben differente dai centottanta considerati.
– Ma c'e un altro punto da tener presente su quei documenti.
La Seconda Fondazione fu creata su 'Fine di stella!".
– Una regione con questo nome non e mai stata localizzata.
– Perche si trattava di una denominazione locale, in seguito sopressa per mantenere meglio il segreto.
O forse e un nome inventato a proposito da Seldon e dal suo gruppo.
Eppure esiste una qualche relazione tra "Fine di stella" (Star's And) e Tazenda, non credi? – Una vaga somiglianza fonetica? Non e sufficiente – Sei mai stato laggiu? – No.
– Eppure se ne parla nel tuo rapporto.
– Dove? Si, adesso ricordo.
Ma io mi sono fermato su quel pianeta unicamente per fare rifornimento di cibo e acqua.
Ti assicuro che in quel mondo non c'era niente di particolare.
– Sei atterrato sul pianeta centrale? Quello in cui risiede il governo? – Non ricordo.
Channis passeggiava per la stanza nervosamente mentre l'altro lo osservava indifferente… – Ti dispiacerebbe osservare la Lente con me? – Figurati, non ho niente in contrario.
La Lente era la piu moderna rappresentazione geografica al servizio della navigazione spaziale.
Si trattava in effetti di una complicata macchina calcolatrice che poteva riprodurre su uno schermo tridimensionale il firmamento visto da un qualsiasi punto della Galassia.
Channis regolo le coordinate e spense la luce nella sala di pilotaggio.
Alla tenue luce del pannello di comando la faccia di Channis brillava odiosamente.
Pritcher sedette al posto di pilotaggio, con le gambe accavallate e l'aria annoiata.
Lentamente, i punti luminosi dello schermo cominciarono a brillare di una luce piu intensa.
Sullo schermo brillavano i gruppi stellari che, numerosi, costituivano il centro della Galassia.
– Questo – spiego Channis, – e il cielo invernale come lo si vede da Trantor.
Ecco un elemento importante che, a quanto pare, e stato trascurato nei tuoi viaggi.
Ogni ricerca sistematica deve avere come punto di partenza il pianeta Trantor.
Questo mondo infatti era un tempo la capitale dell'lmpero Galattico, tanto scientificamente e culturalmente quanto politicamente.
Di conseguenza, ogni descrizione di una determinata costellazione nove volte su dieci si basa sulla posizione che quelle stelle assumono rispetto a Trantor.
A questo proposito, e bene ricordare che, sebbene Hari Seldon fosse nato su Helicon, verso la Periferia, il suo gruppo ha lavorato su Trantor.
– Cosa stai cercando di dimostrare? – Il tono di Pritcher aveva l'effetto d'una doccia fredda sull'entusiasmo dell'altro.
– Con la mappa capirai meglio.
Vedi questa nebulosa oscura? – Sullo schermo apparve l'ombra del braccio di Channis.
Il suo dito era puntato in direzione di una macchia scura che sembrava un buco a confronto delle innumerevoli costellazioni luminose. – Si chiama nebulosa di Pelot.
Fai attenzione.
Ora ingrandiro l'immagine.
Pritcher aveva osservato piu volte il fenomeno di ingrandimento di una mappa stellare, e ogni volta si sentiva mancare il respiro.
Era come trovarsi di fronte a un oblo di una astronave lanciata a folle velocita in un'affollatissima Galassia, senza entrare nell'iperspazio.
Le stelle si avvicinavano velocemente scivolando ai lati dello schermo.
I singoli punti si sdoppiavano e infine diventavano globi.
Le nebulose si trasformavano in miriadi di puntini luminosi.
Si provava sempre una sensazione di movimento.
Channis continuava a parlare. – Come vedi, ci stiamo muovendo in linea retta in direzione della nebulosa di Pelot come se partissimo da Trantor.
Lo schermo e orientato come se fossimo su Trantor.
C'e probabilmente un piccolo errore dovuto alla deviazione gravitazionale della luce, che pero non vale la pena di calcolare in quanto insignificante.
Lo schermo si stava a poco a poco oscurando.
Man mano che l'immagine si ingrandiva, le stelle scivolavano ai quattro lati dello schermo.
Ai bordi della nebulosa, le stelle brillavano intensamente, ma la luce a tratti veniva offuscata dalle radiazioni di frammenti di sodio e calcio che riempivano parsec cubici di spazio.
Channis indico nuovamente col dito. – Questa costellazione viene chiamata dagli abitanti di quelle regioni dello spazio "La Bocca".
E questo fatto e significativo, poiche solo guardandola da Trantor, la costellazione raffigura una bocca. – Stava indicando un gruppo di stelle al centro della nebulosa, che formava una bocca sorridente vista di profilo, delineata da astri luminosi.
– Segui la "Bocca" – disse Channis. – Verso quell'estremita, dove le due linee si uniscono.
La visione continuava a ingrandirsi, fino a quando lo schermo inquadro solamente la costellazione della "Bocca".
L'indice di Channis seguiva i vari spostamenti.
Finalmente lo schermo si stabilizzo; il dito di Channis era puntato su una stella che brillava solitaria; al di la di quell'astro c'era l'oscurita piu completa.
– "Fine di stella» – disse il piu giovane con tranquillita. – La nebulosa in quel punto si assottiglia, e la luce di quella stella solitaria brilla direttamente su Trantor.
– Stai cercando di farmi credere… – Il generale del Mulo si interruppe sospettoso.