Fa sempre bene bere in compagnia.
Durante il discorso del marito la donna era rimasta a bocca aperta senza riuscire a rispondere.
Quando si fu ripresa, riusci solo ad emettere un mugolio insoddisfatto.
Narovi alzo un dito ammonitore. – Donna, cosa hanno comunicato gli Anziani del villaggio all'incirca una settimana fa? Prova a ricordare.
Gli Anziani in persona sono andati in tutte le fattorie una dopo l'altra! Doveva essere una cosa importante! Ci hanno detto che se fosse atterrata una nave di stranieri avremmo dovuto comunicarglielo immediatamente per ordine del governatore! E perche non dovrei afferrare l'opportunita di entrate nelle grazie di quelli che sono al potere? Guarda quell'astronave.
Ne hai mai vista una uguale? Questi uomini che vengono dallo spazio devono essere ricchi e potenti.
Il governatore stesso ha diramato messaggi urgenti e ha mandato in pieno inverno gli Anziani in persona ad avvertirci.
Forse addirittura il potente Signore di Tazenda desidera incontrare questi stranieri, ed e nella mia fattoria che sono atterrati.
Non stava piu in se per l'emozione. – Se gli diamo una buona ospitalita, forse mi menzioneranno al governatore… e cos'e che non potremo chiedergli in seguito? La moglie si rese improvvisamente conto che i suoi leggeri abiti da casa non la riparavano a sufficienza dal freddo.
Torno verso casa e, gridando senza voltarsi, disse: – Che cosa aspetti allora? Ma l'uomo gia correva verso il punto dov'era atterrata l'astronave.
Non era certo il freddo di quel mondo, ne gli squallidi spazi desolati che preoccupavano il generale Han Pritcher.
Non era preoccupato nemmeno della poverta che lo circondava ne del contadino sudato che aveva di fronte.
Cio di cui dubitava era soprattutto della saggezza del loro comportamento.
Sia lui sia Channis erano rimasti soli.
La nave, tornata nello spazio, avrebbe potuto cavarsela da se, in circostanze normali, ma adesso lui non si sentiva sicuro.
Naturalmente era Channis il responsabile di quella situazione.
Si giro a guardare il giovane e vide che stava sorridendo felice a una donna che, con la bocca spalancata, li spiava dalla sua abitazione.
Channis sembrava trovarsi perfettamente a suo agio.
Questo fatto innervosiva leggermente Pritcher.
Non avrebbe dovuto lasciargli fare tutto quello che voleva.
Per il momento l'unico contatto che avevano con la nave era il ricetrasmettitore a ultraonde che teneva allacciato al polso.
Il contadino sorrideva, inchinava la testa rispettosamente e pieno d'adulazione diceva: – Nobili signori, ho l'onore di comunicarvi che mio figlio, un giovane di valore al quale, data la mia poverta, non posso dare l'educazione che la sua intelligenza meriterebbe, mi ha informato che gli Anziani arriveranno fra breve.
Spero sinceramente che la mia ospitalita sia stata pari ai miei mezzi di povero ma onesto lavoratore, come tutti, qui attorno vi possono testimoniare.
– Anziani? – disse Channis. – Sono i vostri capi? – Cosi e, mio nobile signore.
Sono tutti saggi e onesti uomini.
Il nostro villaggio e conosciuto su tutta Rossem per la sua giustizia esemplare sebbene qui la vita sia dura e i raccolti dei nostri campi e delle nostre foreste siano scarsi.
Forse, mio nobile signore, sarete cosi compiacente da riferire agli Anziani del rispetto e dell'onore con il quale siete stati ricevuti, cosi forse loro ci compenseranno con un nuovo motore poiche quello che abbiamo ora riesce a compiere a malapena i lavori necessari per il nostro sostentamento.
Il contadino li fissava con sguardo umile e ansioso e Han Pritcher annui condiscendente come si addiceva a un "nobile signore".
– Faro rapporto sulla vostra ospitalita agli Anziani.
Pritcher aspetto di essere rimasto solo con Channis per parlare al giovane apparentemente semiaddormentato.
– Personalmente non ci tengo in modo particolare a incontrare questi Anziani – disse. – Hai pensato che cosa gli diremo? Channis sembro sorpreso. – Cos'e che ti preoccupa? – Mi sembra che non convenga attirare sospetti proprio adesso.
Channis parlo in fretta e con voce monotona. – Bisogna pure rischiare di diventare sospetti, non troveremo mai il genere di persone che vogliamo cercando alla cieca.
Uomini che governano per mezzo del potere mentale possono anche non comandare direttamente.
In primo luogo, gli psicologi della Seconda Fondazione saranno probabilmente una piccola minoranza sul totale della popolazione, cosi come, nella Prima Fondazione, i tecnici e gli scienziati costituivano una minoranza.
Gli abitanti di questo pianeta sono probabilmente gente comune.
Gli psicologi agiranno segretamente lasciando credere ai governanti dei pianeti sottomessi di essere loro a comandare.
La soluzione del nostro problema forse si trova qui, in questa parte di pianeta ghiacciato.
– Non riesco a seguirti.
– Eppure a me pare tutto cosi ovvio.
Tazenda probabilmente e un mondo popolato da milioni e milioni di persone.
Come potremmo scoprire gli psicologi in mezzo a loro e riferire al Mulo di aver localizzato la Seconda Fondazione? Ma qui, in questo piccolo villaggio di un pianeta sottomesso, tutti i rappresentanti di Tazenda sono concentrati, come ci ha informato il nostro ospite, nel villaggio chiamato Gentri.
Non ce ne saranno piu di un centinaio, Pritcher e in mezzo a loro devono trovarsi uno o piu uomini della Seconda Fondazione.
Con tutta probabilita andremo fin laggiu, ma prima vediamo di incontrare questi Anziani.
Mi pare il passo piu logico da fare.
Si separarono di scatto perche il loro ospite stava entrando barcollante nella stanza, ovviamente agitato.
– Nobili signori gli Anziani sono arrivati.
Chiedo ancora umilmente che manteniate la vostra parola… – Quasi si piego in due nel profondo inchino.
– Ci ricorderemo certamente di voi – lo rassicuro Channis. – Sono questi gli Anziani? Evidentemente si trattava di loro.
Erano tre.
Uno di loro si avvicino, s'inchino e disse: – Siamo onorati.
I mezzi di trasporto sono pronti.
Rispettabili signori, saremo lieti di avervi con noi nella Sala delle Riunioni.
Terzo Interludio
Il Primo Oratore guardo pensieroso il cielo notturno.
Nuvole leggere coprivano a tratti la luce delle stelle.
L'universo sembrava ostile.
Freddo e cupo, ospitava una strana creatura, il Mulo.
Il buio impenetrabile degli spazi sembrava contenere una terribile minaccia.
La riunione era terminata.
Non si era protratta a lungo.
Si erano scambiati dubbi e domande ispirate dal difficile problema matematico di dove trattare con un Mutante dagli strani poteri mentali.
Tutte le possibili mutazioni dovevano essere considerate.
In qualche posto dello spazio, si trovava il Mulo.
Quale sarebbe stata la sua prossima mossa? Era facile tenere a bada i suoi uomini.
Reagivano, stavano reagendo, secondo i piani prestabiliti.
Ma cosa sarebbe successo con il Mulo?
4. Due uomini e gli Anziani
Gli Anziani, in quella particolare regione di Rossem, non erano niente di tutto quello che ci si sarebbe potuto aspettare.
Non erano una mera estrapolazione del mondo contadino: piu vecchi, piu autoritari, meno amichevoli.
Niente di tutto questo.
La dignita, che era risaltata fin dal primo incontro, sembrava essere la caratteristica dominante.
Sedevano intorno alle tavole ovali come gravi e profondi pensatori.
La maggior parte di loro aveva di poco superato l'eta matura, portavano barbe corte tagliate in modo accurato.
Alcuni non avevano superato quarant'anni e questo dimostrava come la definizione "Anziani" fosse soltanto un titolo onorifico.
I due stranieri erano seduti a capotavola e un solenne silenzio accompagnava il pasto frugale, che si svolgeva quasi come un rito e che conferiva una strana atmosfera all'assemblea.
Dopo il pranzo vennero pronunciate da quegli Anziani che sembravano avere piu autorita alcune frasi (erano troppo semplici e brevi per essere chiamati discorsi), quasi volessero dare un tono meno ufficiale alle riunione.
Era come se il cerimoniale destinato agli stranieri fosse cessato per far posto a una conversazione piu amichevole.
Si affollarono attorno ai due nuovi venuti e li tempestarono di domande.
Chiesero se fosse difficile guidare un'astronave, quanti uomini erano necessari, se fosse possibile in qualche modo migliorare le prestazioni delle loro terramobili, se era vero che in alcuni mondi la neve cadeva di rado come accadeva su Tazenda, quanta gente popolava il loro pianeta, se era grande come Tazenda, se si trovasse molto lontano, se i loro abiti fossero di lana e che cosa era che dava loro quello splendore metallico, perche non portavano pellicce, se si radevano ogni giorno e che tipo di pietra fosse incastonata nell'anello di Pritcher… le domande continuavano senza fine.
La maggior parte venivano rivolte a Pritcher come se, visto che era il piu anziano, fosse stato automaticamente investito di maggiore autorita.
Pritcher si trovo costretto a rispondere a tutte le domande.
Era come trovarsi circondati da una folla di fanciulli.
E le loro domande erano di un'ingenuita disarmante.
Erano attenti a ogni risposta e la loro voglia di sapere sembrava insaziabile.
Pritcher spiego che non era difficile guidare un'atronave e che il numero degli uomini dell'equipaggio variava a seconda della grandezza della nave, che poteva essere guidata da una o piu persone, che il funzionamento dei motori delle loro terramobili gli era completamente sconosciuto ma che senza dubbio sarebbe stato possibile migliorarne le prestazioni che il clima dei mondi variava infinitamente, che sul suo mondo abitavano molte centinaia di milioni di persone ma che era di gran lunga piu piccolo e meno importante del grande Impero di Tazenda, che i loro abiti erano tessuti con una plastica al silicone e che la lucidita metallica era prodotta artificialmente orientando la disposizione molecolare che i loro vestiti erano riscaldati artificialmente e che quindi non avevano bisogno di pellicce che si radevano tutti i giorni, e che la pietra del suo anello era un'ametista.
Continuava a rispondere.
Si accorse di essere entrato, senza volere, in rapporti familiari con quegli strani provinciali.