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Sissy posò la cartelletta in grembo. «Sai chi era Moncrieff, vero?»

«Certo. Un piccolo contrabbandiere e un ruffiano, uno a cui piaceva indossare maglioni a dolcevita e parlare di arte come se ne capisse qualcosa.»

«Qualcosa ne capiva, perché parte del suo commercio illegale riguardava proprio quel settore; era un collezionista. Poi si occupava anche di donne, armi, cocaina. Faceva da mediatore in tutti questi campi. E doveva essere piuttosto bravo: viveva in una specie di castello, in Presidio Terrace.»

«Però, si trattava bene l’amico. Credi che facciamo il lavoro sbagliato?»

«Non scherzare», disse Sissy con la sua dolce risata.

«Mi ricordo che una volta è stato pizzicato dai federali. Contraffazione di valuta, vero?»

«Sì, erano risaliti a lui a causa di una partita di denaro falso. Si è fatto un anno di galera.»

«Bene!» disse Weiss. «Quindi il giovane Harry Ridder era il giardiniere di questo bel tipo. E…?»

Le strette spalle di Sissy si alzarono sotto il cardigan. «E niente. Non ho trovato niente su Ridder. Nessuno sembra averlo mai notato, se non per il fatto che il giardino era curato e in ordine. L’ho trovato citato solo nel rapporto del coroner, perché Ridder era presente quando Moncrieff è morto.»

«È morto in casa?»

«Sì, una malattia del fegato.»

«AIDS?»

«Non credo; per lo meno, dal rapporto non risulta.»

Weiss si fermò un attimo a pensare. «Chi altri era presente quando Moncrieff è morto?»

«Il suo avvocato, Peter Crouch.»

«Ah, lo conosco, Crouch. Il classico difensore di pesci piccoli. So che ha chiuso bottega un po’ di tempo fa e si è ritirato in qualche baita da pensionato.»

«Sì, l’ho cercato senza successo. Nessuno ne sa più niente da mesi e nessuno sembra particolarmente preoccupato per questo.»

«Certo, chi vuoi che se ne occupi di Crouch. Quindi, Moncrieff è morto in presenza del suo legale e del giardiniere. Nessun altro? Nessuno di nome Whip, per caso?»

«No, nessun Whip, ma una donna che il coroner definisce ‘badante fissa’.»

«Intendi dire un’infermiera?»

«Non un’infermiera diplomata, almeno a quel che risulta.»

«Ha un nome questa donna?»

«Julie Wyant, che è più o meno tutto quello che la gente sembra sapere di lei.»

Weiss ricordò le parole incise nel capanno dove Ridder si era ucciso: «Julie Angel». Ripeté il nome a voce alta: «Julie Wyant. E dove si trova adesso?»

«Questo è il punto», disse Sissy Truitt. «Anche lei è scomparsa.»

Weiss alzò la sua grande mano. «Scomparsa, nel senso di…?»

«Scomparsa, morta, insomma», replicò Sissy a bassa voce. «Suicidio, pare. Circa tre mesi fa hanno trovato la sua macchina abbandonata nel parcheggio di Vista Point. La polizia pensa che sia andata a piedi sul ponte e si sia buttata di sotto. Da allora nessuno l’ha più vista.»

16

Una volta solo, Weiss restò seduto a dondolarsi piano sulla poltrona, fissando con aria assente l’orizzonte al di là delle ampie finestre ad arco. Shadowman.

Ripensò a tutto il caso cercando di mettere insieme i pezzi. Fino a quel momento, ecco quel che sapeva.

Bernie Hirschorn — il delinquente assassino che possedeva quasi tutta la città di Driscoll — pagava un pilota, Chris Wannamaker, per effettuare misteriosi voli di andata e ritorno in una località sconosciuta. La moglie di Chris, Kathleen, era preoccupata per il marito al punto di ascoltare di nascosto le conversazioni fra quei due. Aveva rivelato a Bishop che avrebbero portato a termine una grossa operazione nel giro di poco tempo. Fra i nomi che aveva sentito c’erano quelli di Harry Ridder e di un certo Whip.

Ridder era stato il giardiniere di un delinquente di nome Moncrieff. Era stato presente alla morte dell’uomo, ma anche lui era deceduto in seguito a un colpo che si era sparato nel cervello in un angusto capanno per gli attrezzi, probabilmente spinto da un terrore insopportabile. Anche la seconda persona presente alla morte di Moncrieff, una donna di nome Julie Wyant, sembrava essersi suicidata. La terza, l’avvocato Peter Crouch, era scomparsa, o così voleva far credere.

Questi gli interrogativi più pressanti: esisteva una connessione fra la morte di Moncrieff e la scomparsa di queste persone, o si trattava di pura coincidenza? C’era un legame fra Moncrieff, Hirschorn, Chris Wannamaker e i misteriosi voli tra i boschi del Nord?

Weiss inspirò a fondo, lo sguardo perso nel vuoto, senza interrompere il movimento della poltrona. Shadowman. Il suo istinto, l’istinto del poliziotto, gli diceva che tutti questi pezzi dovevano incastrarsi, solo che non sapeva come. Gliene mancavano ancora troppi.

Ciò lo riportò al secondo nome su cui doveva indagare: Whip. Che razza di indizio. Da dove poteva cominciare?

Weiss era comunemente ritenuto uno dei migliori segugi della città, se non del paese. Sembrava che riuscisse a pensare con la testa delle persone scomparse e ne seguisse le tracce con l’istinto. In poche ore, riusciva a fare un lavoro che a un poliziotto avrebbe richiesto un mese di telefonate. L’ho visto con i miei occhi. Ma anche per lui, che era in grado di trovare chiunque, sarebbe stato molto difficile scovare una persona di cui sapeva solo il nome, Whip. Se però questa aveva avuto a che fare con Moncrieff, i poliziotti forse potevano sapere qualcosa…

Ruotò la poltrona dalla finestra alla scrivania e lanciò una triste occhiata al telefono. Ma esitò ancora, e continuò a riflettere.

Era preoccupato per Ray Gambling, il suo cliente. Ray era terrorizzato che Hirschorn scoprisse di essere sotto sorveglianza e che lo facesse uccidere, e che poi eliminasse anche sua moglie, i bambini, i genitori e tutti i parenti…, Ray aveva una gran paura del suo socio.

Ma Weiss aveva ancora qualche amico fra i poliziotti e uno in particolare, Ketchum, il suo ex compagno di pattuglia. Si poteva fidare di Ketchum: avrebbe ascoltato la storia e avrebbe indagato nei luoghi giusti, senza lasciarsi scappare niente. Weiss pensò che Ketchum era la via giusta per scoprire qualcosa in più senza mettere a repentaglio la vita di Ray.

Stava per alzare il telefono, quando questo iniziò a squillare. Sollevò la cornetta e sentì la voce della centralinista, Amy, che gli diceva: «È l’ispettore Ketchum che la cerca, capo».

Weiss non si stupì più di tanto. Queste coincidenze accadevano spesso fra lui e Ketchum. «Grazie», disse. «Passamelo pure.» E poco dopo: «Ketch?»

«Sono io.»

«Stavo per chiamarti.»

«Hai visto che bravo poliziotto sono. Lo sapevo.»

«Che succede?»

«Conosci un tipo di nome Wally Spender?» chiese Ketchum.

Per un attimo Weiss esitò. Era così immerso nell’altro caso da avere difficoltà a riconoscere il nome di Spender. Poi all’improvviso se ne ricordò: il Topo, il caso della vergine spagnola.

«Si, certo, Wally Spender. Lo conosco», disse.

«Sarà meglio che vieni a vederlo.»

«Perché, si è cacciato in qualche guaio?»

«No, si è cacciato in un vicolo dietro Mission Street», Ketchum replicò. «È morto accoltellato.»

PARTE SECONDA

JULIE ANGEL

17

La prigione di stato di North Wilderness era un carcere di massima sicurezza, quel che si definisce un «Super Max» nel gergo penitenziario. Il complesso si sviluppava su cento ettari di una zona completamente disabitata. Intorno solo chilometri e chilometri di foreste e montagne e, su un lato, una macchia di alberi che si affacciava su un’alta scogliera, a picco su un mare sempre in tempesta.