Выбрать главу

Dissi: — Ci sono altre persone a cui piace imparare cose nuove. Queste persone amano viaggiare.

— Io vengo dallo Sichuan, dall’antica Shu. Senza viaggi e senza lo scambio di informazioni, noi non saremmo cinesi. D’altra parte, forse avremmo ancora la nostra cultura nativa e la nostra ecologia. Io sono l’erede di Kong e di Lao, di Du Fu e di Wang Anshi. Questo è evidentemente un bene. Ma abbiamo perso le nostre antiche tradizioni, quali che fossero. E abbiamo perso le nostre tigri, i nostri elefanti, i nostri panda e i nostri leopardi. È una perdita terribile.

— Tutto questo viaggiare comporta sia perdite che guadagni — dissi. — Si imparano nuove storie. Se ne dimenticano di vecchie. Nel paese arrivano cose nuove, e vecchie cose se ne vanno.

— Ancora nel Ventesimo Secolo era possibile trovare panda giganti nelle foreste dello Sichuan. Il leopardo delle nevi è, o era, straordinariamente inafferrabile, ma c’erano persone che vedevano le sue impronte nella neve delle alte montagne nel Ventesimo Secolo. Come compensiamo quella perdita di fronte alla poesia di Du Fu, alla filosofia del Maestro Kong, ai vantaggi del socialismo?

— Questo non è facile da spiegare — dissi ad Angai. — Sta parlando del suo paese. Tu non conosci i luoghi, né le persone, né gli animali.

— Fa’ del tuo meglio — ribatté Angai.

— D’accordo. — Riflettei un momento. — Il vecchio sta facendo una catasta delle cose che si sono guadagnate attraveso i viaggi. La sta confrontando con le cose che si sono perse. Quale delle due cataste è più grande? chiede. Non riesce a prendere una decisione.

— Aiya! - esclamarono le donne del villaggio.

Il signor Fang sollevò il capo e guardò dritto in faccia Angai. — Non riusciamo a decidere se sia o no una buona idea farvi visita. Perciò chiediamo a voi di decidere.

Tradussi, poi aggiunsi: — Ora parleranno Eddie e Ivanova. Eddie è contrario a questa visita. Ivanova pensa che sia una buona idea.

— Tutto questo richiederà molto tempo — disse Angai. — La mia gente deve prendersi cura dei bambini. Le vecchie devono alzarsi e camminare un po’ qua e là. Ci fermeremo per un momento. Ci sono tante informazioni! Tante cose su cui riflettere! Tante domande da fare!

Fece un gesto. Le donne anziane si alzarono, lamentandosi. Alcune ebbero bisogno di aiuto per rimettersi in piedi. La folla di donne si disperse e noi restammo soli.

Angai guardò Nia. — Hai sentito qualcosa che ti sembra sbagliato?

— No. Ma ci sono un sacco di cose di queste persone che non so. — Nia si grattò la fronte. — Li-sa non parlava tanto quanto il vecchio. — Guardò Derek. — Che cosa non è stato detto?

— Ve l’ha spiegato — rispose Derek. — Il vecchio stava parlando del suo paese.

— Quello che ha detto è importante? — domandò Nia.

— Giudicatelo voi. — Derek fece una traduzione minuziosamente esatta.

I nativi aggrottarono la fronte e incominciarono a fare domande. Che cos’è un panda? Che cos’è un Wang Anshi?

Mi alzai in piedi e m’incamminai verso la luce del sole, mi stiracchiai e mi toccai la punta dei piedi. Le nuvole del mattino erano sparite. L’aria andava facendosi calda.

Lanciai un’occhiata al gruppetto al riparo del lembo della tenda, al quale si era unita anche Hua. Portava un vaso fatto d’argento, dal corpo rotondo e il collo lungo e sottile. Mi guardò e lo sollevò. Tornai indietro, mi sedetti per terra e bevvi un liquido fresco dal gusto amarognolo che mi lasciò intorpidita la bocca.

— Che cos’è? — chiesi.

— Rende felici le persone — rispose Hua. — Quando le vecchie lo bevono, dimenticano che il loro corpo duole e la forza le sta abbandonando. Danzano e cantano come ragazze.

— Mmm! — Ne presi un’altra sorsata, poi porsi il vaso a Derek.

— Eri dentro la tenda — dissi a Hua.

Lei fece il gesto dell’affermazione. — Se fossi rimasta qui fuori — indicò con un cenno della mano lo spazio aperto — le donne anziane si sarebbero messe davanti a me. Non avrei visto niente e non avrei sentito neppure molto. Io diventerò la prossima sciamana. È importante che veda e senta quello che fa la mia madre adottiva.

Eddie prese la brocca. — Che cos’è questa roba?

— Una sostanza che altera la mente — rispose Derek.

Eddie la porse alla Ivanova, che la porse ad Agopian — Sta’ attento, compagno — disse.

— Sì — rispose Agopian. Bevve, si strozzò, tossì e porse la brocca al signor Fang.

Guardai Hua. — Perché non potevi restare qui fuori con noi?

— Non c’è spazio sotto il riparo.

— Le ragazze non siedono con le donne quando queste prendono importanti decisioni — disse Angai.

E forse, pensai, non sarebbe una buona idea che Hua, Nia e Angai sedessero insieme di fronte all’intero villaggio. Le donne potrebbero ricordare quanto la loro sciamana fosse stata legata alla donna che avevano esiliato.

Ora le persone stavano tornando. Portavano oggetti: pali che conficcarono nel terreno e pezze di stoffa che stesero sopra i pali. La luce brillava attraverso la stoffa e prendeva il colore di ciascuna pezza: rosso, verde, azzurro, giallo e arancione.

Le persone stesero coperte e si sedettero. Fecero passare di mano in mano del cibo: pezzi di pane, ciotole di carne, vasi d’argento e di bronzo. I bambini più piccoli camminavano a quattro zampe fra le ombre colorate, quelli più grandicelli correvano.

Hua s’infilò di nuovo dentro la tenda. Un attimo dopo ricomparve, o meglio comparve la sua mano, bruna e pelosa, che teneva un grosso pezzo di pane piatto. Eddie lo prese. Lo facemmo passare.

Angai fece un gesto autorevole. Le persone nella piazza tacquero. Angai ci guardò. — Incominciate.

— Elizaveta e io abbiamo fatto a testa e croce — disse Eddie. — Ho perso e devo parlare per primo. Derek, vuoi tradurre tu?

— Sì.

Eddie inspirò, poi espirò lentamente. — Per prima cosa, ripeto quello che ha detto il signor Fang: quando persone diverse s’incontrano, si verificano dei cambiamenti.

"Con ogni pobabilità queste persone, il Popolo del Ferro, cambieranno più di noi, poiché hanno una tecnologia meno sviluppata. Forse non gradiranno i cambiamenti che subiranno. E forse troveranno impossibile tornare al modo in cui erano."

Derek rifletté un momento. — D’accordo. — Guardò Angai. — Eddie dice che quando le persone si incontrano, si modificano a vicenda.

Angai fece il gesto dell’approvazione con riserva.

— Se le persone hanno differenti tipi di utensili, le persone con utensili grandi e potenti cambieranno meno delle persone con utensili piccoli e deboli.

"Eddie sostiene che i nostri utensili sono grandi e potenti. I vostri utensili sono piccoli e deboli. Pertanto voi cambierete più di noi, e forse i cambiamenti non vi piaceranno."

Angai si accigliò. — Quest’uomo non si comporta in modo cortese. La nostra gente è abile. Gli attrezzi che fabbrichiamo sono buoni.

Le donne che le stavano attorno fecero gesti di approvazione incondizionata.

— Tuttavia, è vero che le nuove idee rendono inquiete le persone. Forse non apprezzeremo le storie che racconterete o il vostro modo di comportarvi.

Derek lo tradusse in inglese.

Eddie aggrottò la fronte, poi annuì. — Quindi, riferisci alla sciamana che noi abbiamo una lunga storia di pessimo comportamento nei confronti di popolazioni che sono diverse. Siamo migliorati negli ultimi due o tre secoli, ma non sappiamo se il cambiamento sia permanente. Potremmo tornare quelli di un tempo, soprattutto qui in questa regione che assomiglia tanto al Nord America.

— È proprio necessario? — domandò la Ivanova. — Dobbiamo tirare in ballo tutti gli antichi crimini del feudalesimo e del capitalismo? Noi non siamo quelle persone. E la maggior parte di noi non ha dovuto sopportare niente di simile a quei sistemi economici.

— Eddie non è un marxista — intervenne il signor Fang. — Non condivide la nostra analisi della natura umana o della storia dell’umanità. Per lui questa è una preoccupazione reale.