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«Il piccolo è di nuovo asciutto,» annunciò un’altra voce femminile. «Ora, dove eravamo rimaste? Ehi, il mio ragù sta bollendo che è una bellezza!»

«Kaylee, Sonny Tanner ha bisogno della novantasei per una chiamata con priorità di carovana a Milleflores, così dovremo aspettare un po’ mentre prova a mettersi in contatto,» spiegò Mrs. Siddons in tono dolce. «Nel frattempo tu infila una forchetta in quelle carote azzurre.»

«C’è qualcuno in collegamento che può inoltrare la chiamata a Milleflores?» chiese Sonny al microfono.

«Finirai per fargli scoppiare i timpani,» commentò Cadiz.

«A B.T. non piace pescare,» replicò Sonny, «e se fosse in casa, ogni radioamatore in grado di mettersi in contatto con Milleflores gli avrebbe detto di Mrs. Siddons e lui sarebbe già intervenuto.»

«Sara Siddons è la donna più prepotente del mondo,» commentò Cadiz da dietro la spalla a Delanna. «Però le piace Sonny, perché è l’unico che ha il coraggio di mangiare quello stufato verdastro che manda sempre a lui, a B.T. e ai ragazzi.»

«Sto inoltrando la chiamata a Milleflores,» annunciò una voce maschile, «ma se Harry e Wilkes stanno pescando, non risponderà nessuno. Due giorni fa B.T. ha inviato un messaggio in cui diceva che era tutto a posto.»

Questa volta Cadiz riuscì a strappare il microfono di mano a Sonny. «Dov’è?»

«Le carote azzurre sono tenere,» annunciò Kaylee.

«E così volevi davvero parlare con B.T.,» commentò Mrs. Siddons in chiaro tono di disapprovazione. «Aggiungi due pizzichi di zafferano, Kaylee, poi…»

«Nessuno sano di mente vorrebbe parlare con B.T., men che mai io!» ribatté Cadiz, «ma a Sonny piace sapere come se la passano i suoi fratelli quando lui è via.»

«…abbassa la fiamma e metti il coperchio sulla pentola,» spiegò Mrs. Siddons in tono calmo. «B.T. è abbastanza grande per farsi un viaggetto e i ragazzini stanno bene.»

«Be’, Mrs. Siddons, noi non stiamo bene. Questo solaris cammina a stento e Sonny ha bisogno dell’aiuto di B.T. per aggiustarlo.»

Senza dubbio era chiaro, perfino per Mrs. Siddons e per chiunque altro fosse in ascolto, che Cadiz era decisamente irritata e Delanna ebbe l’impressione che l’altra ragazza fosse dovuta ricorrere alla buona reputazione di Sonny per ottenere un minimo di collaborazione.

«Non risponde nessuno,» intervenne la voce maschile. «Dite a Sonny che manterrò attivo il segnale di chiamata fino a quando non risponderà qualcuno e poi vi ritrasmetteremo la chiamata.»

«Scommetto che B.T. è andato a trovare Mary Brigbotham,» intervenne Kaylee. «Non ho sue notizie da giorni.»

«Eh, sì, neppure io,» commentò Mrs. Siddons. «Non sarebbero una coppia meravigliosa?»

«Mary!?» quasi gridò Cadiz. Sbatté di nuovo il microfono sulla forcella e fece girare il solaris, che gemeva ancora come un uccello banshee, intorno a una dolina.

Le doline stavano diventando sempre più profonde e più larghe; quando Delanna osservò quella intorno a cui stava girando Cadiz, comprese che il solaris stava costeggiando quello che sembrava un pozzo senza fondo.

«Rallenta, Cadiz,» la avvertì Sonny.

«Sto solo tentando di raggiungere gli altri,» ribatté Cadiz, «ma questo dannato ferrovecchio non fa altro che rallentare.»

«Questa volta non ci distanzieranno troppo,» le assicurò Sonny. «Si fermeranno al winchzye.»

Cadiz rallentò, non tanto perché glielo aveva chiesto Sonny, quanto perché adesso era di nuovo visibile l’intera carovana. Il solaris di Jay, con la sua bandiera di un giallo vivo, si era fermato e gli altri solaris si stavano incolonnando dietro di esso. Cadiz si accodò all’ultimo solaris e spense i motori. Sonny aprì il tettuccio e saltò fuori.

«Spegni i motori e falli raffreddare di nuovo,» ordinò. «Io andrò ad aiutarli a predisporre gli ancoraggi.»

Delanna osservò Sonny avviarsi lungo la fila di solaris, con i suoi lunghi passi che lasciavano un sentiero di polvere dietro di lui. Non si voltò indietro e Delanna scoprì di provare un vago senso di delusione.

«Cosa stai guardando con quella faccia mogia mogia?» le chiese Cadiz. «Oggi è di me che le vecchie pettegole parleranno via radio.»

«Spero solo che tutto questo parlare di winchzye e di ancoraggi non significhi quello che penso,» affermò Delanna, distogliendo lo sguardo da Sonny. «Quando Jay ha detto che Spencer’s Wagon era mezzo miglio verso il basso, ho pensato che si trattasse di un’esagerazione.»

«Con il solaris di Jay, si scende senza problemi. Non è molto difficile sistemare gli ancoraggi e il suo argano si inceppa di rado. Non ci vorranno più di due o tre giorni per trasferire tutta la carovana giù a Spencer’s Wagon.» Spense il motore e si protese in avanti per togliersi le scarpe. «E non andrò certo ad aiutarli, a meno che non me lo chiedano espressamente. E sta’ a vedere se tenterò di chiamare di nuovo B.T. per conto di Sonny.» Fece per sdraiarsi sui sedili anteriori, ma poi si rizzò a sedere di scatto. «Dov’è il tuo scarafaggio?»

«Cleo è qui con me,» rispose Delanna, «ma lei non è…»

«…uno scarafaggio,» finì Cadiz al suo posto. «Questo lo so, tesoro, ma ci somiglia decisamente parecchio. A B.T. piacerà. A lui piacciono gli animali perfino più di quanto piacciano a Sonny. B.T. e Wilkes pensano di avere avvistato un mandarino reale a Milleflores. Se proprio vuoi saperlo, penso che se lo siano sognati. Ormai non ne è rimasto quasi più nessuno.»

Delanna ricordò che Doc Lyle le aveva parlato dei mandarini reali mentre avevano vaccinato le oche. «Che aspetto hanno?» chiese.

«Be’, secondo Doc Lyle appartengono alla specie dei mandarini, ma hanno un aspetto completamente diverso. I mandarini reali hanno piume rosse, verdi e viola, mentre quelli normali di solito hanno un colore grigiastro. A mio parere quelli grigi sono saporiti quanto quelli reali, una volta farciti di mollica di pane e di spezie, ma ci sono delle persone che affermano che il sapore dei mandarini reali è molto migliore. E ovviamente le piume grigie non servono a fabbricare bei cappellini o cose del genere, e così vengono buttate. Però i mandarini reali sono anche più facili da individuare, ecco perché sono stati quasi spazzati via. Doc Lyle è riuscito a far passare una legge che stabilisce che sono uccelli in pericolo di estinzione e ne vieta la caccia.

«Doc Lyle si comporta come se fossero suoi figli,» proseguì Cadiz. «Probabilmente ucciderebbe chiunque scoprisse a sparare contro un mandarino reale, ma non ce sarebbero più molti anche se le persone smettessero di dare loro la caccia: depongono le uova nel terreno e le scimmie incendiarie le mangiano. Pensi che abbia tentato di chiamarmi mentre ieri Sonny ha tenuto spenta la radio?»

«Chi?»

«B.T. Di cosa pensi che abbiamo parlato per tutto il tempo?»

Di uccelli, pensò Delanna, ma adesso per lei la conversazione aveva molto più senso. Cadiz non dava certo l’impressione di essere una persona a cui piacesse osservare gli uccelli, ed era proprio così. Era B.T. a cui era interessata, non ai mandarini reali. Delanna venne colta da un pensiero improvviso. «Doc Lyle non verrebbe fino a Milleflores, vero? Per vedere questo uccello che B.T. pensa di avere trovato?»

«Doc Lyle?» ripeté Cadiz, che ovviamente stava ancora pensando a B.T. «Oh, hai paura che venga qui e scopra Cleo. Non penso che sia possibile. L’ultima volta che è venuto è stato due anni fa, ma B.T. gli riferisce tutti gli avvistamenti. Se avessero trovato una coppia che stava costruendo il nido, allora penso che sarebbe anche potuto venire, ma, così come stanno le cose, è estremamente difficile.»

Estremamente difficile, pensò Delanna. Speriamo che Cadiz abbia ragione e che non si tratti di una pia illusione.

«Perché non mi ha detto che andava a fare un giro?» Cadiz si mise a sedere e fissò Delanna come se si attendesse una risposta.