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Delanna non disse nulla.

«Mary,» ripeté pensosamente B.T. «È per questo che Cadiz è così irritata da quando sono arrivato?»

Delanna annuì. «Hanno detto che eri andato a corteggiarla e Cadiz non è riuscita a trovarti quando ha tentato di mettersi in contatto con te.»

«Mary Brigbotham.» B.T. scosse la testa. «Mary è una di quelle creaturine timide che rischiano di cadere, se non le sostieni. Ma perché dovrei volere una ragazza del genere? Cadiz invece…» Si fermò.

«Le hai detto quello che provi?»

«Detto? E lei perché pensa che abbia fatto tutta questa strada?»

«Per aggiustare il solaris di Sonny,» rispose Delanna in tono innocente.

B.T. rifletté su quella risposta per qualche istante. «Ma come faccio a dirle qualsiasi cosa? Non ha nemmeno voluto parlare con me quando ci siamo fermati a pranzo. Era impegnata a civettare con Jay.»

Oh, Cadiz, pensò Delanna, sei assolutamente decisa a combinare un bel pasticcio! «A Cadiz non importa nulla di Jay,» affermò Delanna in tono deciso.

«Be’, di sicuro non saresti in grado di provarlo, visto il modo in cui gli sta appiccicata. Lo faceva sempre anche con Sonny, ma non mi sono mai preoccupato, perché lui non l’ha mai degnata neppure di uno sguardo. Non faceva che parlare di te. Ma Jay è diverso: ha corteggiato ogni donna e ogni ragazza su Keramos, dunque deve essere molto bravo e Cadiz dava l’impressione di prendere ogni sua parola per oro colato.» B.T. fece una breve pausa, poi aggiunse, «Eccone un altro.»

Indicò un solaris che si staccava dalla carovana. Delanna non riuscì a vedere alcuna strada, ma il solaris curvò verso sud e iniziò ad allontanarsi attraverso le colline punteggiate d’arbusti.

«Gli Oshiga e gli Hansen svolteranno tra pochi minuti,» commentò B.T. e prese il microfono. «Qui parla B.T. Tanner. Ho ancora quel vostro distillatore d’acqua. Volete che venga a riportarvelo?»

«Tienilo fino alla festa del raccolto,» replicò Hansen. «A Grassedge ne ho comprato uno nuovo. Cos’è questa voce su Jay e di Cadiz che starebbero per sposarsi? Si è stancata di darti la caccia e ha deciso di volere essere quella che veniva cacciata? Jay…»

B.T. avvicinò il microfono alla bocca ed emise un crepitio molto simile alla statica. «Macchie solari,» commentò, poi rimise il microfono sulla forcella con aria cupa.

«Quanto è lontano il lanzye dei Flaherty?» gli chiese Delanna.

B.T. indicò il punto in cui le colline diventavano più alte e più verdeggianti. «Vedi quel varco tra le colline? Subito dopo c’è il lanzye dei Flaherty. Non è molto lontano.»

«Non molto lontano» significò due ore di viaggio. Le colline divennero più verdi e più dolci e lungo i loro fianchi iniziarono a scorrere numerosi ruscelli. I solaris degli Hansen e degli Oshiga svoltarono seguendo il corso di uno di essi e sparirono quasi immediatamente tra le colline verso nord; subito dopo la carovana sembrò smettere di salire. Le colline divennero più basse e meno aspre; adesso erano coperte di erba alta, spessa e di colore verdazzurro.

Delanna si sporse in avanti, tentando di vedere il lanzye dei Flaherty e chiedendosi se sarebbe stato una delusione come Spencer’s Wagon. Aveva tentato di ricordare come fosse Milleflores, ma conservava solo un vago ricordo di una casetta e di un paio di baracche con i tetti spioventi. Suo padre aveva costruito la casa usando mattoni grezzi, ma gli abitanti di molti lanzye avevano dovuto accontentarsi di semplici tende, circondate da una palizzata per tenere fuori gli animali. E Doc Lyle aveva detto che Milleflores era «in pessime condizioni,» qualsiasi cosa significasse.

Fino a quel momento Delanna aveva evitato di pensare a come sarebbe stato Milleflores. Ci penserò quando sarò lì, si era detta, ma adesso erano quasi arrivati e il lanzye dei Flaherty le avrebbe dato qualche indicazione sul tipo di posto in cui avrebbe trascorso le due settimane seguenti. Oppure l’anno seguente, se l’appello di Maggie alla Corte Itinerante fosse stato respinto.

«Il lanzye dei Flaherty è bello?» chiese a B.T.

«Immagino di sì, e i suoi abitanti sono molto amichevoli, se escludi Cadiz.»

Delanna voleva sapere se si sarebbero accampati di nuovo all’aperto, ma era riluttante a chiedere a B.T. quali comodità avrebbero avuto a disposizione, non dopo che lui aveva lodato il modo in cui aveva sopportato i disagi del viaggio. Almeno i ruscelli che stavano guadando non sembravano del tipo di quelli che facevano bruciare la pelle. Però Delanna giurò a se stessa che avrebbe controllato, prima di immergere nell’acqua un solo dito.

B.T. sembrava ancora più triste di quando Hansen gli aveva chiesto di Cadiz e di Jay, ma non c’era molto da meravigliarsi: Cadiz era quasi tornata a casa e, se Delanna la conosceva, si sarebbe precipitata fuori dal solaris di Sonny e sarebbe entrata nella tenda o nella baracca o in qualsiasi altro riparo disponesse la sua famiglia senza rivolgere neppure un saluto a B.T.

«Rimarremo molto tempo dai Flaherty?» chiese.

«Probabilmente ci fermeremo solo per questa notte. Sonny vorrà tornare a casa il più presto possibile per dare un’occhiata a Harry e Wilkes. Se tu non stessi viaggiando con me, svolterei subito e rimanderei il solaris con Wilkes domani mattina. È assurdo concedere a Cadiz un’altra occasione per ignorarmi.»

Allora sono felice di stare viaggiando con te, pensò Delanna. Avrebbe voluto fare qualcosa per farli mettere insieme, ma erano entrambi così testardi! Se fossero arrivati lì in tempo per la cena… «Quanto hai detto che era lontano il lanzye dei Flaherty?»

«Saremo lì tra un’ora e mezzo. Dietro questa collina,» spiegò B.T. mentre il solaris ne raggiungeva la cima, «c’è il ranch. Vedi, cosa ti avevo detto?»

Per un istante, Delanna non vide quello che le stava indicando B.T. nella valle sotto di loro. Si era aspettata qualche baracca dal tetto spiovente, oppure una tenda dalle pareti sottili. E invece il ranch era dello stesso colore verde delle colline. Anzi, era ancora più verde. Il vasto edificio principale, le dipendenze e i fienili erano tutti costruiti con mattoni di ceramica di un brillante verde smeraldo e riempivano quasi l’intera valle, brillando come i gioielli dello stesso colore, allineandosi lungo il corso del ruscello; il piccolo fiume scorreva al centro del lanzye e poi curvava verso l’edificio principale, che era perfino più grande della locanda di Last Chance.

«Ma…» balbettò Delanna. «È bellissimo!»

B.T. iniziò a scendere lungo il fianco della collina. «Ammesso che gli abitanti si degnino di rivolgerti la parola.»

«Il che mi sembra probabile,» replicò Delanna, indicando una figura che indossava un paio di pantaloni e un cappello sformato e stava salendo lungo il fianco della collina a passo piuttosto svelto.

«Quella non è Cadiz,» replicò B.T., con voce ancora più triste. «Quella è sua madre.»

Mrs. Flaherty li salutò e mentre si avvicinava Delanna vide che il suo cappello era in condizioni peggiori di quello di Cadiz. La donna trottò fino al finestrino di B.T. e gli fece cenno di aprirlo.

«B.T. Tanner,» esordì, «cos’è questa faccenda di Cadiz e di quel buono a nulla di Jay? Pensavo che stavi andando a farle la dichiarazione.»

«Lei…»

«Ed ecco la sposa novella!» La madre di Cadiz allungò il braccio oltre la faccia di B.T. e strinse la mano a Delanna. «L’ultima volta che ti ho visto arrivavi al ginocchio di una palla di cannone, ma adesso, guardati! Non mi meraviglia che Sonny sia stato pazzo di te per tutti questi anni. B.T., cosa ti sei fermato a fare qui? Vieni giù a casa. Delanna, per te abbiamo preparato un ricevimento nuziale che batterà qualsiasi altro ricevimento mai dato!»

CAPITOLO UNDICESIMO