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Delanna temeva che la festa sarebbe iniziata l’istante in cui sarebbero scesi dalla collina, ma quando imboccarono il vialetto di accesso la madre di Cadiz era ancora in cortile, nonostante li avesse preceduti con la sua andatura svelta, impegnata a salutare tutti e a dirigere il traffico agitando il cappello. B.T. percorse il vialetto e parcheggiò accanto a un trattore con la vela solare più grande che Delanna avesse mai visto. Sonny non si vedeva da nessuna parte, ma Cadiz era in piedi accanto al solaris e scrutava la folla.

«Ha davvero tentato di parlare con me via radio?» chiese B.T. a Delanna.

«Vaglielo a chiedere di persona,» rispose Delanna, coprendo Cleo con la giacca in modo che nessuno potesse vederla. Fortunatamente, lo scarabeo era ancora addormentato. Delanna sperò che tutta quella confusione non lo svegliasse. «Va’, B.T. Questa è la tua occasione.»

B.T. uscì dal solaris e si avviò verso Cadiz con aria decisa, ma prima ancora che potesse fare due passi, Cadiz gridò, «Jay! Jay Madog!» e si fiondò verso Jay, che stava dirigendosi verso di loro attraverso il labirinto di solaris e di rimorchi.

Cadiz fece scivolare il braccio sotto il suo. «Oh, Jay, avevo paura che avessi deviato sulla Strada Meridionale,» tubò ad alta voce, in modo che B.T. non potesse fare a meno di udirla, «e che non avrei potuto salutarti.»

L’espressione assunta da B.T. fece capire che gli sarebbe piaciuto strozzare Cadiz; Delanna si augurò che lo facesse davvero. Diede di nuovo un’occhiata a Cleo e poi andò a cercare Sonny per dirgli dei piani della madre di Cadiz per organizzare un ricevimento nuziale. Non pensava che a Sonny sarebbe piaciuto più che a lei dovere subire un altro intrattenimento come quello offerto da Chancy e i suoi amici. Si diresse verso lo scintillante ranch color smeraldo.

La madre di Cadiz era sulla soglia. «Adesso fate tutti come se foste a casa vostra,» li invitò. «Siete voi i padroni di casa, come se non se lo sapeste già. Il cibo è in cucina, l’ambrosia è nel fienile,» spiegò, indicando i vari posti. «La radio è in casa, se avete dei messaggi da inviare.» Afferrò Delanna per un braccio. «Tu e io dobbiamo parlare del ricevimento nuziale, Mrs. Tanner, e poi voglio sapere cosa sta succedendo tra B.T. e mia figlia,» aggiunse, indicando Cadiz che era accanto al veicolo di Jay e rideva insieme a lui. «Mi piacerebbe sbattere insieme le loro teste. Però dovrò aspettare la fine della baldoria. Immagino che ti piacerebbe darti una ripulita prima di metterci al lavoro.»

«Sarebbe davvero meraviglioso,» replicò Delanna, grata di poter smettere di parlare della festa incombente. E una doccia sonica sembrava il paradiso dopo il fango delle Pianure. «Voi non avete una doccia sonica, vero?»

«Una doccia sonica? Ma puoi fare il bagno, se vuoi. Cadiz!» gridò Mrs. Flaherty con una voce che si sarebbe udita anche dall’altra parte delle Pianure di sale.

Cadiz si allontanò da Jay e si avviò verso di loro. «Cadiz, vieni qui e fa’ vedere alla moglie di Sonny dove può fare un bagno, invece di oziare in compagnia di Jay Madog!» esclamò la madre, poi lasciò Delanna per andare ad aiutare una donna a fare scendere due bambini da un rimorchio.

«La vasca è nella distilleria,» spiegò Cadiz. «B.T. ti ha detto qualcosa su di me mentre voi due eravate nel solaris?»

«Ha detto che tu non volevi parlare con lui,» rispose Delanna. «Sai dov’è Sonny?»

«No, non l’ho visto da quando siamo arrivati qui.»

«Bene, allora va’ a cercarlo e digli che devo parlargli. Intanto io vado a prendere un asciugamano e qualche vestito pulito.»

«Benissimo,» rispose Cadiz. «B.T. era davvero infuriato per Jay?»

«E tu non lo saresti?» le chiese Delanna, poi si avviò nel cortile verso il solaris dei Flaherty per prendere l’asciugamano.

Cleo era sveglia ed era riuscita a passare dal sedile posteriore a quello anteriore. Delanna la convinse a tornare di nuovo nel nido che aveva ricavato dalla giacca di B.T. Mentre stava frugando nella sacca, cercando una camicia pulita, B.T. si avvicinò a passi furiosi, aprì il bagagliaio e afferrò il suo sacco a pelo.

«Cosa stai facendo?» gli chiese Delanna.

«Te lo dirò io quello che faccio: non rimarrò certo qui.» Scaricò il sacco a pelo nel retro del solaris di Sonny.

«Ma…» esordì Delanna, voltandosi per rivolgere un’occhiata ansiosa verso la casa.

B.T. stava frugando nel retro del solaris dei Flaherty. «Lo so, sua madre sta preparando una grande festa e tutto il resto per te e Sonny, ma non ne posso più di vedere Cadiz ronzare intorno a Jay.» Ripescò uno stivale. «Mi dispiace doverti dare una delusione.»

«Non è così, ma…» Delanna rifletté freneticamente, tentando di pensare a qualcosa che potesse convincerlo a rimanere.

B.T. trovò l’altro stivale, li gettò entrambi nel solaris di Sonny e chiuse con violenza il bagagliaio. Il rumore spaventò Cleo, che iniziò a zampettare contro il finestrino.

«Prima di andare via mi faresti un favore?» gli chiese Delanna, afferrando il braccio di B.T. che stava per entrare nell’abitacolo. «Ci vorranno solo pochi minuti. Cleo ha bisogno di fare una passeggiata, ma qui ci sono troppe persone. Conosci qualche posto riparato in cui possa sgranchirsi le zampe?»

«Potresti portarla nella baracca del fertilizzante.» B.T. indicò un piccolo edificio discosto dagli altri, che sorgeva dall’altra parte del vialetto. «Lì dentro non correrai il rischio di incontrare qualcuno.» Entrò nel solaris di Sonny.

Una baracca del fertilizzante non era decisamente un posto romantico. «Ma Cleo ha bisogno d’acqua. Nei paraggi non c’è un ruscello con qualche albero o magari un boschetto? Per favore. È rimasta nel solaris tutto il giorno.»

«C’è un boschetto di arbusti balla subito dopo il vialetto,» rispose lui, indicando nell’altra direzione. «Scendi lungo quella collina. Ai suoi piedi troverai un ruscello.» Inserì la marcia del solaris.

«Ma come farò a passare in mezzo a questa folla? E se qualcuno vede Cleo mentre la sto trasportando? Non potresti darci un passaggio fin lì? Per favore?»

B.T. sembrò disgustato, ma spense il motore, uscì dal solaris di Sonny ed entrò in quello dei Flaherty. Delanna lo imitò con aria felice. B.T. eseguì un vero e proprio slalom tra i solaris e i rimorchi parcheggiati in modo casuale e scese lungo il vialetto. «Almeno quaggiù non correrò il rischio di incontrare Cadiz,» commentò, facendo girare il solaris e iniziando a seguire il corso del piccolo ruscello. Si fermò accanto ad alcuni bassi arbusti fiancheggiati da alberi più alti. Gli arbusti avevano foglie simili a piume e fiori di un giallo tenue.

«Qui è perfetto,» commentò Delanna, sollevando Cleo e deponendola accanto al ruscello dal corso tortuoso. Lo scarabeo si raggomitolò immediatamente a palla.

«Non sembra molto interessata a fare un po’ di esercizio,» commentò B.T.

«Si estenderà tra un istante,» gli assicurò Delanna. «Senti, mi faresti un altro favore? Non ho fatto un bagno da quando siamo partiti da Last Chance e la madre di Cadiz dice che hanno una vasca e tutto il resto. Terresti d’occhio Cleo per qualche minuto, mentre io vado a fare il bagno? Prometto che farò in fretta.»

«Immagino di poterti accontentare,» replicò B.T. in tono riluttante. «Ma poi andrò via.»

«Penso che sia una buona idea,» approvò Delanna. «È inutile rimanere qui, se non vuoi dire a Cadiz quello che provi.»

«Cosa intendi dire? E poi, come faccio a dirglielo se ronza sempre intorno a Jay?»

«Non stava ronzando intorno a Jay quando sei arrivato a Little Dip e non le hai detto neppure ciao. Cadiz non è una telepate. Come può sapere cosa provi, se non sei tu a dirglielo?»

«Io ero pronto ad attraversare le Pianure di sale pur di vederla!»

«Ma poi le hai detto che eri venuto ad aggiustare il solaris. Sai cosa ha fatto quando ha capito che eri tu? Ha avuto quasi un crisi isterica perché non si era lavata i capelli. Praticamente ha sbattuto per aria me e Sonny per prendere un pettine, ma tu non l’hai degnata neppure di uno sguardo. Non posso certo biasimarla, se allora si mette a correre dietro a Jay.»