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«Perché…» Jay si fermò. «Non posso dirtelo mentre cammino.» Le strinse le braccia. «Perché se non avessi programmato il computer, saremmo ancora sull’altro lato delle Pianure e io non dovrei dirti addio. Delanna…»

Scioccata, Delanna si rese conto di quello che stava per dirle Jay. Avrebbe dovuto prevederlo, avrebbe dovuto capirlo non appena lui aveva iniziato a spiegarle la faccenda di Cadiz e della doccia sonica, ma era stata così impegnata nel suo ruolo di sensale di matrimoni, che non aveva prestato la dovuta attenzione ai segnali. Se lo avesse fatto, non avrebbe permesso che la faccenda arrivasse fino a quel punto.

«Non ti biasimerei se pensassi che io sono un dongiovanni,» proseguì Jay e per Delanna fu sconcertante vederlo tanto a disagio, «considerato il modo in cui ti sono corso dietro all’inizio, ma mentre attraversavamo le Pianure e ti osservavo lavorare al computer, io…»

Non avrei dovuto permettere che le cose si spingessero fino questo punto, si rammaricò Delanna. «Non puoi continuare a comportarti in modo tanto contraddittorio senza trovarti nei guai,» aveva detto a Cadiz; be’, anche lei avrebbe dovuto seguire quel consiglio.

«Domani devo tornare indietro,» proseguì Jay. La stretta sulle braccia di Delanna si accentuò. «Ho un’altra carovana che mi aspetta a Grassedge e voglio arrivare lì prima dell’inizio delle piogge. Starò via solo poche settimane, grazie al tuo aiuto nel configurare il programma, ma volevo dirti qualcosa prima di andare via.» Si protese verso di lei.

Delanna disse la prima cosa che le venne in mente. «Mi porterai il mio baule?»

«Il mio baule?» ripeté Jay in tono inespressivo.

«Quello rimasto sulla nave. Hai detto che l’avresti fatto portare giù con la navetta e me l’avresti mandato con la prossima carovana.»

Jay le lasciò andare le braccia e Delanna colse l’occasione per mettersi di nuovo a camminare. «Sarò così felice di riaverlo! Ho messo volentieri gli abiti di Cadiz, ma sarò molto felice di riavere di nuovo i miei, specialmente le scarpe. Le scarpe di Cadiz sono più piccole delle mie e i piedi mi fanno male fin da Spencer’s Wagon.»

«Ti porterò il tuo baule,» affermò Jay. Le strinse di nuovo le braccia e la fece girare verso di lui. «Ti porterei tutto quello che vuoi. Ma tu questo lo sai, vero? Delanna…»

«Eccovi qui!» gridò la madre di Cadiz. Delanna si girò. Mrs. Flaherty era diretta verso di loro, battendo il cappello sulla coscia.

«Cosa ci fai qui con Jay Madog? Nessuno ti ha detto che è un famigerato dongiovanni?» Diede un colpetto scherzoso con il cappello sul braccio di Jay. «Delanna, devo proprio metterti in guardia da lui. Mette l’occhio su qualsiasi donna carina sul pianeta, che sia sposata oppure no.»

Delanna represse un sorriso.

«Sta’ solo lontano dalla sposa, Madog, almeno fino a quando non avrò avuto la possibilità di organizzare la sua festa. E questo vale anche per Cadiz.» Lo colpì di nuovo con il cappello. «Ho sentito dire per radio che cercavi di attirarla nel tuo lussuoso solaris. Vergognati. Come possono mettersi insieme lei e B.T., se tu continui a intrometterti?»

«Io non mi…» esordì Jay, che, ancora una volta, sembrava profondamente a disagio.

«Adesso vieni con me, Delanna, prima che questo dongiovanni dalla lingua mielata ti rubi a Sonny,» affermò Mrs. Flaherty e afferrò Delanna per il braccio. «Devo raccontarti quello che ho preparato per il ricevimento nuziale.»

Delanna si lasciò condurre via.

«Probabilmente sei stata una Straniera troppo a lungo per ricordare cos’è una vera baldoria di nozze, eh?»

«No, le ricordo benissimo,» replicò Delanna, timorosa di essere caduta dalla padella alla brace. «Miz Flaherty, Cadiz mi ha spiegato dove potevo fare un bagno, ma mi sono persa.»

«Un bagno. Ma è ovvio che tu voglia fare un bagno dopo avere attraversato le Pianure. Vieni con me, ti darai una bella lavata e poi parleremo della festa.» La trascinò energicamente verso la distilleria. «A proposito di Cadiz, dov’è andata quella benedetta ragazza? Probabilmente a litigare con B.T., se conosco quei due.»

Probabilmente è proprio così, pensò Delanna. Tutti i suoi tentativi di farli mettere insieme avevano avuto come unico risultato quello di metterla nei guai con Jay; se il piano aveva funzionato altrettanto bene con B.T. e Cadiz, probabilmente ormai si erano annegati a vicenda nel ruscello.

«Non so cosa ci vorrebbe per fare mettere insieme quei due,» sospirò la madre di Cadiz, «specialmente con Madog sempre impegnato a rubare le donne degli altri uomini. Ecco Sonny. Sarà meglio che chieda a lui se ha visto B.T.»

Lo chiamò con un gesto del cappello. «Sonny! Sonny Tanner! Dov’è B.T.?»

«Non lo so,» rispose Sonny, avvicinandosi. «Lo sto cercando. Delanna, dobbiamo caricare il solaris e partire immediatamente.»

«Partire?» esclamò la madre di Cadiz. «E per dove?»

«Per Milleflores. Voglio arrivare ai piedi della colline per il tramonto, in modo che nella batterie rimanga abbastanza energia da permetterci di arrivare a casa.» Guardò l’asciugamano e la camicia pulita di Delanna. «Mi dispiace, Delanna. Il tuo bagno dovrà aspettare fino a quando non saremo tornati a casa. Non hai visto B.T., vero?»

«No,» rispose Delanna, ma poi lo vide risalire lungo il fianco della collina. Da solo.

«Ma non potete partire per Milleflores adesso!» protestò la madre di Cadiz. «Godetevi almeno il vostro ricevimento nuziale.»

«Purtroppo è impossibile,» le disse Sonny. «Devo portare queste oche a casa e poi Wilkes e Harry sono rimasti da soli.»

«Sono abbastanza grandi da sapersi prendere cura di loro stessi,» replicò Miz Flaherty. «E la baldoria in vostro onore? Mel e i ragazzi…» Vide B.T. «B.T. Tanner, vieni qui e di’ a tuo fratello che stasera non potete andare via.»

B.T. si avvicinò con passo tranquillo, sembrando… Delanna non avrebbe saputo dire che aria avesse: non sembrava arrabbiato, ma non sembrava neppure troppo felice. Il suo volto aveva assunto un’espressione assolutamente neutra. Forse ha davvero ucciso Cadiz, pensò Delanna.

«State andando via?» chiese B.T.

«Devo portare a casa queste oche e poi voglio controllare come stanno i ragazzi. Devi caricare le cose nel tuo solaris.»

«Be’, ecco, pensavo che forse…» balbettò B.T., guardando oltre Sonny, verso il vialetto. Cadiz salì rombando lungo la collina, alla guida del solaris dei Flaherty, imboccò il vialetto e frenò bruscamente davanti a loro. Come al solito, aveva il cappello ben calcato in testa, ma uscì dal solaris con un balzo energico e andò direttamente da B.T., che le cinse la vita con un braccio.

«Pensavo che forse mi sarei potuto trattenere qui ancora per qualche giorno,» spiegò lui. «Se per te va bene, Sonny.»

Sonny non rispose nulla, si limitò a fissarli a bocca aperta. Quanto alla madre di Cadiz, aveva lasciato cadere il cappello per la sorpresa.

«B.T. e io abbiamo pensato che sarebbe meglio andare a controllare quel filare di alberi a quaranta gradi est di latitudine,» spiegò Cadiz, rivolgendo a B.T. uno sguardo adorante. «Nel caso avessero bisogno di un po’ d’acqua. Poi B.T. potrà portavi la scavatrice, perché per allora papà avrà sicuramente finito di usarla. Non pensi che sia una buona idea, Sonny?»

Sonny li stava ancora fissando come un allocco. Delanna gli diede una gomitata tra le costole. «Ma certo, come no,» si affrettò a balbettare allora.

«Fantastico!» esclamò B.T. con un sorriso largo come una casa. Prese il sacco a pelo dal solaris di Sonny e passò a Cadiz gli stivali, poi si avviarono insieme verso il ranch, camminando mano nella mano.

«Be’, certe volte la realtà è davvero più strana della finzione,» mormorò la madre di Cadiz. Si chinò e raccolse il cappello. «Come pensate che sia potuto succedere?» si chiese ad alta voce, spolverando il cappello.