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«Cavoli, i tuoi capelli devono davvero piacere un sacco alle scimmie!» commentò Harry. «A me non si sono mai avvicinate tanto.»

Delanna fece un mezzo passo verso la scimmia che reggeva Cleo, ma la scimmia fece un mezzo passo indietro. Allora Delanna passò il pettine tra i capelli, pettinandoli in avanti, sperando che la scimmia tentasse di afferrare il pettine. Il braccio della creatura ebbe una contrazione e, la volta seguente che il pettine scese in avanti, si allungò. Nello stesso istante Delanna tentò di afferrare Cleo, ma la scimmia incendiaria lanciò lo scarabeo in aria, molto al di sopra della portata di Delanna. Delanna gettò un grido, ma un’altra scimmia incendiaria prese al volo Cleo prima che colpisse il suolo.

«Hai visto? Che presa magnifica!» esclamò Harry in tono ammirato.

«Harry, non penso che tu stia prendendo questa faccenda abbastanza seriamente. So che queste scimmie non intendono fare del male a nessuno, ma Cleo potrebbe farsi male, se la lasciano cadere.»

«Quando lanciano bastoni in fiamme, non li fanno cadere,» spiegò Harry a Delanna. «E possono afferrarli da una sola estremità.»

«Harry, non mi stai aiutando granché,» replicò Delanna. «Voglio indietro Cleo, e la voglio subito. Ora andrò da quella scimmia incendiaria…» Iniziò ad avanzare con andatura decisa mentre parlava, sperando che il suono della propria voce le desse coraggio. «E se non mi ridà indietro Cleo, le farò…»

La scimmia incendiaria lanciò Cleo in aria e arretrò di alcuni passi. Delanna tentò di prendere al volo Cleo, ma una mano scagliosa le sottrasse lo scarabeo a mezz’aria. Delanna allungò di nuovo il braccio, sperando di cogliere di sorpresa la nuova scimmia, ma la creatura si limitò a lanciare Cleo prima che Delanna fosse riuscita ad avvicinarsi come aveva fatto con le altre. Prima ancora che Delanna potesse cambiare direzione, Cleo venne gettata di nuovo in aria e passata a un’altra scimmia e poi a un’altra ancora.

Le scimmie incendiarie erano ancora in un semicerchio intorno a Delanna, ma sembravano avere perso interesse nei suoi capelli. Adesso la loro nuovo fissazione era la sagoma luccicante del carapace di Cleo. Delanna decise di rimanere immobile, perché ogni volta che si muoveva verso una di loro, la scimmia lanciava di nuovo Cleo e il sole brillava sulle sue piastre, traendone riflessi simili ad arcobaleni in miniatura.

«Probabilmente a loro piace il modo in cui il sole si riflette sulle scaglie di Cleo,» commentò Delanna, desiderando di non averle mai lucidate. Ma cosa poteva fare? Le scimmie incendiarie avevano il completo controllo della situazione. Se avesse tentato di battere le mani, avrebbe potuto lasciar cadere Cleo, oppure fuggire portandosela dietro. Non poteva correre quel rischio. Avrebbe dovuto superarle in pazienza.

«Ma cosa sta facendo Cleo?» chiese Harry.

Harry era ancora all’esterno del semicerchio di scimmie e si riparava con una mano gli occhi dal sole mentre osservava Cleo lanciata da una scimmia all’altra. Delanna, all’interno del semicerchio, era costretta ad ammiccare ogni volta che Cleo passava tra i suoi occhi e il sole, ma adesso capì perché Harry le avesse rivolto quella domanda. Ogni volta che Cleo veniva lanciata, quando raggiungeva circa l’apice della traiettoria, estendeva completamente le zampe, agitandole, ma manteneva chiuso il carapace, come se sapesse che le zampe, estremamente sottili, non avrebbero distorto di molto la traiettoria. Delanna pensò che lo scarabeo fosse in preda al panico, ma poi lo udì fare le fusa mentre sibilava in aria e le zampe si muovevano freneticamente.

«Che piccola peste!» esclamò Delanna. «Si sta divertendo! Cleo, vieni qui immediatamente.» Ovviamente Cleo non le obbedì: non lo faceva mai, o almeno non subito. Ma dopo pochi minuti, quando una delle scimmie la prese, o Cleo prese la sua mano, non era più raggomitolata a palla. Chiunque fosse stato a effettuare la presa, Cleo zampettò giù dalla scimmia come se si fosse trattato di un palo che aveva usato per grattarsi e si gettò tra le braccia della sua padrona. Delanna batté le mani verso le scimmie incendiarie e loro arretrarono fulmineamente di qualche passo. «Su, andate via!» esclamò, battendo di nuovo le mani. Strinse al petto Cleo e quando sollevò di nuovo lo sguardo, solo due delle scimmie erano ancora visibili. Delanna emise un sospiro di sollievo.

«Di sicuro è stato un bello spettacolo,» commentò Harry, avvicinandosi e toccando Cleo prima che Delanna potesse dire qualsiasi cosa. Lo scarabeo non si ritrasse. Delanna immaginò che, dopo aver fatto da palla per le scimmie incendiarie, Cleo poteva tranquillamente sopportare l’ammirazione di un bambino.

«Questa piccola vanitosa mi ha fatto spaventare a morte,» confessò Delanna.

«Penso che le scimmie mangino solo carne cotta,» la rassicurò Harry. «O la roba che trovano nei fuochi. Ma non le ho mai viste prendere qualcosa per cuocersela da sole.»

«Hai sentito, Cleo? Avresti potuto finire arrostita,» commentò Delanna, accarezzando la scarabeo. «Brutta cattivona, assecondarle in quel modo!»

«Oh, a proposito di cibo. Sei ancora disposta a cucinare quella frittata?» le chiese Harry, pronto a correre in pollaio.

Delanna annuì e si guardò intorno, cercando la ciotola di verdure, quasi sicura che se la fossero portata via le scimmie. Ma la ciotola era esattamente dove l’avevano lasciata e non era stata neppure rovesciata. Si chinò a raccoglierla e iniziò a seguire Harry, che stava già salendo di corsa lungo il fianco della collina, diretto verso il pollaio.

Quando Delanna arrivò a casa, Harry aveva preso le due uova. Cleo diede una sola occhiata alle uova e poi si estese completamente, in modo da potersi trasferire su Harry.

«Ehi, le piaccio!» esclamò Harry, tentando di reggere sia le uova che Cleo. Avrebbe fatto cadere una delle uova, se Cleo non l’avesse afferrata svelta come un fulmine, poi provvide a rimproverare il bambino con un cinguettio adirato. «Le vuole tutte e due lei!» esclamò Harry e le passò anche l’altro uovo. Cleo avvolse le sue zampe intorno alle uova, come se volesse proteggerle.

Delanna stava lavando le verdure in cucina quando entrò Sonny. «Stai bene?» le chiese. «Wilkes e io abbiamo visto una banda di scimmie incendiarie sbucare dal retro della casa.»

«Oh, Sonny, avresti dovuto vederle!» esclamò Harry e mentre il bambino cominciava a raccontare, Delanna tagliò le verdure e le mise in una padella.

Sonny, assentendo nei punti giusti del racconto di Harry, sollevò una piastrella di ceramica sul bancone, rivelando un’unità di cottura a energia solare, e prese dalla credenza alcuni barattoli di spezie. Delanna le odorò una per una, ne riconobbe due come origano e pepe e rimise a posto le altre, anche se molte di esse avevano un aroma stuzzicante: non voleva rovinare la frittata usando qualche spezia locale che non sapeva come usare. Ma Sonny prese dalla credenza una delle spezie che Delanna aveva rifiutato e ne aggiunse un pizzico alle verdure.

«E allora Cleo inizia a fare… vrrrr, vrrrr,» stava raccontando Harry, poi imitò il volo di Cleo tra le scimmie incendiarie. Lo scarabeo era sul tavolo, nascosto sotto i fior-di-rosa con le sue due uova.

Delanna girò le verdure, incerta sul tempo di cottura di quelle più polpose. Sonny si avvicinò e infilò la forchetta in uno dei tuberi, assaggiandone un pezzetto. Annuì per indicare che erano pronte, poi si avvicinò al tavolo per prendere le uova, ma Delanna lo fermò. «È meglio che lo faccia io. Cleo non lo perdonerebbe mai a nessun altro,» spiegò.

«Ehi, ma cosa sta facendo Cleo?» chiese Harry, accorgendosi finalmente che si era nascosta con le uova. Aveva finito la sua storia e adesso sembrava che stesse pensando ad alta voce, avvertendo Delanna e Sonny di un evento che chiaramente erano in grado di notare anche loro, cioè che Cleo si stava nascondendo con le uova di oca.