Выбрать главу

«Sei in arresto,» affermò Doc Lyle, avanzando e allontanando con un calcio il bastone. «Le accuse sono: possesso di una specie illegale, resistenza all’arresto, minacce a…» Si fermò.

Cleo zampettò fuori dal cespuglio e arrivò fino ai piedi di Doc Lyle. Lui sollevò l’arma.

«Spara a Cleo,» lo minacciò Sonny, «e io avrò la tua pelle.»

«La prego…» disse Delanna nello stesso istante, ma il veterinario aveva già abbassato la pistola.

Alle spalle di Cleo, in una fila disordinata, avanzarono nove pulcini di mandarino reale. Uno di loro, correndo per non allontanarsi dagli altri, spiegò le sue minuscole ali, provocando un lampo azzurro, verde e porpora.

«Ma quelli sono mandarini reali!» esclamò Cadiz, anche se non era necessario. «Pensavo che il temporale li avesse uccisi tutti.»

«Cleo deve avere covato le loro uova,» spiegò Delanna. «Ecco perché tentava di uscire fuori durante il temporale.»

Doc Lyle sembrava sbalordito. Fissò i pulcini di mandarini reali come se non riuscisse a credere ai propri occhi.

«Era una coppia che aveva fatto il nido,» commentò Sonny. «E questo scarabeo di contrabbando ha posseduto illegalmente questi pulcini dalla fine del temporale. E così adesso hai un bel problema, vero, Doc Lyle? Cleo è una specie di contrabbando, e la legge è legge. Dunque devi spararle.»

«No!» gridò Delanna.

«Ma se lo fai, avrai una specie estinta. Questi pulcini non possono certo sopravvivere da soli, vero?»

«No,» ammise Lyle in tono cupo.

Cleo cinguettò e i pulcini corsero da lei, rifugiandosi sotto il suo carapace. Chiocciando sommessamente, lei li radunò dolcemente con le zampe anteriori.

«La legge è molto chiara,» proseguì Sonny. «Mi sembra che l’unica cosa da fare sia dichiarare Cleo un mandarino reale. In questo modo non sarà più un animale di contrabbando e tu avrai nove mandarini reali invece di nessuno.»

«Dieci,» mormorò Doc Lyle. «Nel mio solaris ho un pulcino.»

«Dieci,» ripeté Sonny. «E dieci pulcini significano almeno un paio di coppie che faranno il nido. Allora, che ne dici?»

«Cadiz!» chiamò B.T. ed entrò nella radura. «Eccoti qui! Cosa stavi facendo? Pensavo che avremmo dovuto fidanzarci.»

«Lo faremo, lo faremo,» rispose Cadiz, invitandolo a tacere con un gesto. «Voglio solo vedere come va a finire questa storia.»

Doc Lyle si inginocchiò accanto a Cleo e allungò una mano verso uno dei piccoli, che si affrettò a rifugiarsi sotto il carapace di Cleo. Lo scarabeo diede un secco buffetto alla mano del veterinario con la zampa anteriore. Allora Doc Lyle si alzò. «Andrò a prendere l’altro pulcino,» dichiarò.

«E non intenterai alcun accusa contro Sonny o Delanna?» chiese Jay.

«Non intenterò alcun accusa.»

«E non sparerai allo scarabeo,» chiese Sonny, «anche dopo che i pulcini saranno cresciuti?»

«Non è uno scarabeo,» replicò Doc Lyle, fissando con aria meditabonda i pulcini che si stringevano a Cleo. «Avevi ragione. È un mandarino reale. Sono una specie protetta. Nessuno può sparare contro di loro.» Si avviò verso il solaris.

«Vieni, Cadiz. Ti stanno aspettando tutti,» intervenne B.T. «E vieni anche tu, Jay. Voglio che tu veda questo spettacolo. E tu vieni, Delanna?»

«Tra un minuto,» rispose lei. B.T. trascinò Cadiz lungo il sentiero, seguito da Jay.

«Sonny…» disse Delanna, voltandosi per ringraziarlo, ma lui era già andato via. Rimase lì un istante, guardando il bastone assieme a Cleo e alla sua cinguettante covata; poi, travolta dalle troppe emozioni vissute, si afflosciò su una delle rocce al bordo della sorgente. Dopo un po’ iniziò a piangere.

Stava arrivando qualcuno. Sollevò lo sguardo, sperando che fosse Sonny, ma era solo Jay, che le diede la sacca. «Immaginavo che l’avresti voluta indietro.»

«Grazie,» replicò Delanna, asciugandosi le lacrime. «Jay…»

«Sì, lo so, lo so. Se non fosse stato per le leggi di Keramos, una certa moglie non mi avrebbe mai mandato a chiamare.»

«Mi dispiace di averti usato,» affermò Delanna. «Ero così spaventata per Cleo. Lei è inerme. Dipende da me…»

Jay la interruppe. «Va tutto bene. Come mi ha detto Mary Brigbotham l’altro giorno, è più che giusto che una volta tanto sia io a essere usato.»

Delanna sorrise lievemente a quella battuta.

Jay si voltò per andare via, poi si fermò. «La mia offerta è ancora valida, sai.»

«Jay…»

«Mi riferivo al trasporto. Posso portarti a Grassedge, alla navetta, ovunque tu voglia. Niente cartellini attaccati, nessun invito a venire nel mio solaris.»

«Grazie,» replicò Delanna in tono sincero.

Jay si avviò verso il limite della radura, sfiorando Sonny. Delanna si alzò. «Grazie per avere salvato la vita a Cleo,» gli disse.

«Prego,» replicò Sonny in tono rigido. «Ho parlato con Doc Lyle. Dice che ci vorranno sei settimane prima che i piccoli mandarini reali possano sopravvivere da soli. Per allora, la Corte Itinerante dovrebbe averti concesso il divorzio. Fino ad allora, puoi rimanere in casa, o, se vuoi, puoi tornare a Grassedge. Io ti porterò Cleo quando avrà finito di allevare i piccoli.»

Delanna annuì in modo inespressivo.

«Il padre di Cadiz è disposto a comprare il distillatore,» proseguì Sonny, distogliendo lo sguardo da Delanna. «Il denaro che riceverò dalla sua vendita e il rimborso che hai ricevuto saranno sufficienti per pagarti un passaggio per Carthage e ti permetteranno di vivere per un po’. Ti sta bene?»

«Mi sta bene,» riuscì a dire Delanna. «Sonny…»

«Devo andare a vedere Cadiz e mio fratello che si fidanzano,» annunciò lui, e si girò per lasciare il boschetto.

«Ma dove credi di andare?» esclamò Cadiz. Era al centro del sentiero e batteva il cappello contro il ginocchio; nonostante il vestito e i fiori sul cappello sembrava furiosa come quel giorno a Grassedge, in mezzo alla strada.

«Lasciami passare, Cadiz,» disse Sonny.

«Per nulla al mondo,» ribatté Cadiz. «Tu rimarrai qui.»

«Cosa ci fai qui?» chiese Delanna. «Pensavo che tu e B.T. avreste dovuto annunciare il vostro fidanzamento.»

«Lo stavamo facendo. Grazie a un po’ di astuzia e a qualche buon consiglio. Se non fosse stato per te, Delanna, B.T. e io non ci saremmo mai messi insieme. Eravamo entrambi troppo testardi. E troppo stupidi. Come un paio di altre persone che conosco.» Fece correre lo sguardo da Sonny a Delanna. «Lo avrei lasciato uscire dalla mia vita senza dirgli cosa provavo per lui.» Incrociò le braccia. «Sono qui per assicurami che una cosa del genere non succeda a voi.»

«Cadiz, questi non sono affari tuoi,» replicò Delanna.

«Ah, sì? Se non fosse stato per te, starei ancora correndo dietro a B.T., coprendolo di insulti ogni volta che lo vedevo. Cos’è che mi hai detto nel solaris: ‘Se lo ami, faresti meglio a dirglielo’. Be’, è stato un buon consiglio. Dunque, chi vuole iniziare?»

Delanna guardò Sonny, ricordando B.T. e Cadiz all’accampamento di Little Dip, entrambi tristi e litigiosi e chiaramente innamorati l’uno dell’altra, entrambi restii a dichiarare i loro veri sentimenti. Un ragazzo deve avere qualche indizio che la ragazza non gli riderà in faccia prima di dichiararle quello che prova, aveva detto Sonny, e questo valeva più per lui che per B.T. La madre di Delanna gli aveva riso in faccia per anni, poi era arrivata lei e lo aveva definito un Neanderthal, gli aveva detto che avrebbe preferito morire piuttosto che essere sposata con lui e aveva civettato con Jay Madog. E quando si era trovata nei guai, aveva chiamato quest’ultimo.