I sensori del centro di controllo del Nemo Club rilevarono il vino versato. Entrò il cameriere e pulì rapidamente la macchia. Fuori della finestra, un banco di grossi crostacei traslucidi roteava e danzava.
Quando l’alfa si fu ritirato, il senatore Fearon disse a Krug: — Non conoscevo questa tua ostilità verso l’eguaglianza androide. Non l’avevi mai detto.
— Non me l’hanno mai chiesto.
— E ti schiereresti contro il PEA — chiese Salah al-Din — se la proposta venisse presentata in Parlamento?
Krug scrollò le spalle. — Non lo so. Non lo so. Mi son sempre tenuto fuori della politica. Io sono un fabbricante. Un uomo d’affari. Un imprenditore, sai? Perché dovrei cercarmi delle grane?
— Se venissero conferiti i diritti giuridici agli androidi — disse Leon Spaulding — la cosa verrebbe a ripercuotersi sulle Imprese Krug. Voglio dire che, se lei fabbricasse veri esseri umani, allora sarebbe sottoposto alle leggi per il controllo della popolazione, le quali…
— Basta — disse Krug. — Questo non accadrà mai. Io faccio gli androidi; io li conosco bene. C’è un piccolo gruppo di scontenti, certo. Più intelligenti del dovuto. Sono convinti che siamo ritornati alla tratta dei negri. Ma non lo siamo affatto. Non lo siamo affatto. Gli altri lo capiscono. Sono soddisfatti. Thor Guardiano è soddisfatto. Perché il PEA non ha l’appoggio totale degli alfa? Perché gli alfa sono contrari? Perché pensano che sia un’idiozia. Sono trattati nel miglior modo possibile. Tutte queste chiacchiere sugli alfa venduti a dispetto della loro volontà, sugli androidi uccisi per capriccio, sono chiacchiere teoriche; nessuno vende un buon alfa, e nessuno uccide gli androidi per capriccio, come nessuno darebbe fuoco alla propria casa per capriccio. Non c’è nessun bisogno dell’eguaglianza androide. Gli alfa lo sanno. I beta non se ne preoccupano. I gamma non sono neppure in grado di capirlo. Vedete, dunque? Signori, serve solo per fare quattro chiacchiere a cena, niente di più. Il PEA si sgonfierà da solo. Ossequi, signor Presidente: la tua gentilezza d’animo ti porta fuori strada. Non avrai gli alfa in Parlamento.
Questo lungo discorso mise sete a Krug. Fece per prendere il vino, ma di nuovo la tensione dei muscoli lo tradì; di nuovo rovesciò il bicchiere; di nuovo un attento alfa, avvertito da occhi nascosti, entrò per pulire la macchia. Fuori delle spesse pareti del Nemo Club, un pesce rosso cupo, di un metro di lunghezza, con una gigantesca, cavernosa bocca zannuta e con una coda sottile, irta di spine, si addentrò nei banco di crostacei e cominciò a divorarli con fame insaziabile.
28
15 gennaio 2219
La torre è alta 1001 metri. Per festeggiare l’avvenimento, Krug ha ordinato che domani sia giorno di riposo per tutti gli operai del cantiere. Si prevede che la costruzione raggiungerà la massima altezza nella prima metà di marzo.
29
Lilith Mesone disse: — Ieri mattina ho avuto un ospite, Thor.
— Manuel Krug?
— No. Siegfried Classificatore.
Thor si sciolse dal possessivo abbraccio del divano topologico di Lilith. — Classificatore? Qui? Perché?
Lilith rise. — Sei diventato talmente umano da provare gelosia, Thor?
— Non scherzare. Come mai è venuto da te?
— L’ho incontrato in ufficio — disse Lilith. — Sai, lavora alla Tutela della Proprietà di Buenos Aires, ed è venuto a discutere alcune clausole del contratto. Poi mi ha chiesto se poteva accompagnarmi a casa. Niente in contrario. L’ho invitato a salire. Non mi pareva pericoloso.
— E poi?
— Ha tentato di farmi aderire al PEA.
— Tutto qui?
— No — disse Lilith. — Voleva che convincessi anche te.
Thor tossicchiò. — Sarà molto difficile.
— È profondamente convinto delle sue idee, Thor. Devoto alla causa dell’eguaglianza, della libertà e di tutto il resto. Due minuti dopo essere entrato, ha cominciato a sommergermi di argomenti a sostegno di un’azione politica immediata. Gli ho detto che ero religiosa; lui ha risposto che non importava, che potevo benissimo continuare a pregare per l’intervento miracoloso di Krug, ma che intanto gli firmassi la petizione. Gli ho detto no, non firmo mai niente. Lui mi ha dato un mucchio di cubi propagandistici, tutta la dottrina politica del PEA. Se ti interessa, li ho messi in cucina. È rimasto più di un’ora. — Lilith gli rivolse un sorriso abbagliante. — Ma non ho firmato.
— Mi chiedo perché sia venuto proprio da te — disse Thor. — Cosa intende fare? Abbordare tutti gli alfa del mondo, uno alla volta, per cercare aderenti?
— Te l’ho già detto. Vuole la tua adesione. Sa che siamo amici e pensa che, se riesce a convincere me, io poi riuscirò a convincere te. Parole sue. E una volta che tu sia dalla loro parte, anche gli altri ti verranno dietro. — Lilith drizzò la schiena e alzò il mento. — «E se Alfa Guardiano passerà dalla nostra parte, Alfa Mesone, porterà con sé centinaia di alfa molto influenti. Potrebbe essere la svolta decisiva per il nostro movimento. Alfa Guardiano tiene forse in pugno il destino di tutti gli androidi». Non ti senti impressionato, Alfa Guardiano?
— Mi scuote profondamente, Alfa Mesone. Non so dire quanto mi spaventa l’idea. E come hai fatto per sbarazzartene?
— Ho cercato di sedurlo.
— Cosa?
— Sono troppo civetta, Thor? Se non vuoi, non ne parlo più.
— Non mi hanno programmato per la gelosia — disse Thor, caparbio. — A stuzzicarmi non approdi a nulla. E non ho voglia di scherzare.
— D’accordo, d’accordo. Mi spiace di averne parlato.
— No, continua. Hai cercato di sedurlo. Non ci sei riuscita?
— No — disse Lilith. — È stata un’ispirazione che mi è venuta sul momento. Mi sono detta: Classificatore è talmente impettito che, probabilmente, scapperà via urlando. Se invece abbocca, be’, magari può risultare divertente. Così mi sono spogliata e ho incominciato… com’è il vecchio termine?… a fare approcci. Sì, a fare approcci. Su, gli ho detto, stiamo un po’ insieme, e l’ho chiamato «Sigghi». Sigghi… Sigghi… Ho cominciato a sfiorarlo. Una cosa molto erotica. Gli passavo davanti, ondeggiavo. Ce l’ho messa tutta, sai Thor, anche meglio di quando seducevo te. Lui non si è affatto prestato. Mi ha pregato di smetterla.
— Certo — disse Thor. — È quanto cercavo di spiegarti. In verità, i maschi alfa hanno poco interesse per il sesso. Nella loro vita ha un peso irrilevante.
— Non esserne troppo sicuro. Classificatore mi desiderava. Era pallido. Tremava.
— E allora perché non venire a letto con te? Aveva paura di compromettersi politicamente?
— Per niente — disse Lilith. — Solo che era in lutto.
— Lutto?
— Sì, per la moglie. Cassandra Nucleo. La moglie, Thor. Il PEA propugna il matrimonio tra androidi. Aveva sposato Alfa Nucleo tre anni fa. Adesso sta osservando sei mesi di lutto, e in questi sei mesi non intende finire tra le braccia della prima alfa che trova. Mi ha spiegato la situazione ed è uscito subito. Come se, restando, temesse di non resistere.
— La moglie — borbottò Thor.
— Il PEA intende porre anche una clausola riguardante il matrimonio tra androidi, quando presenterà al Parlamento la petizione. Classificatore mi ha detto, inoltre, che se noi volessimo sposarci, Thor, lui potrebbe celebrare il matrimonio il giorno stesso della nostra adesione al PEA.