– Laggiu dove, amigo?
Stava cominciando a darmi sui nervi. Troppi "amigo". Assolutamente troppi.
– Naturalmente non potevo esser certo che si trattasse della stessa arma, ma mi e parso che valesse la pena di tentare. Se non altro per confondere un po' le cose e dare un minimo di possibilita di cavarsela a Mavis.
Cosi l'ho appioppata al morto, e ho deposto la sua rivoltella sotto il banco del bar. La sua era una trentotto, nera. Molto piu in carattere. Anche su un'impugnatura ruvida si possono lasciare tracce, ma con un calcio di avorio, si e quasi certi di lasciare una bella serie di impronte sul lato sinistro.
Steelgrave non avrebbe mai portato un'arma di quel genere.
I suoi occhi erano tondi, vuoti e perplessi.
– Temo di non riuscire a seguirvi – bisbiglio.
– E se Steelgrave avesse ucciso qualcuno l'avrebbe ucciso del tutto, e si sarebbe assicurato che fosse morto. Il ragazzo si e rialzato ed e andato un po' in giro.
Nei suoi occhi brillo un lampo, e subito si spense.
– Mi piacerebbe poter dire che ha parlato un po' – continuai. – Ma non l'ha fatto. Aveva i polmoni pieni di sangue. E morto ai miei piedi.
Laggiu.
– Ma laggiu dove? Non mi avete detto dove e accaduta questa..
– Devo proprio?
Bevve qualche sorso di liquore, depose il bicchiere sorridendo.
– Eravate presente, quando Orfamay gli ha dato l'indirizzo – le rammentai.
– Oh, si, naturalmente. – Si era ripresa bene, subito, e con eleganza.
Ma il suo sorriso pareva un poco piu stanco.
– Solo che lui non ci e andato.
La sua sigaretta si fermo a mezz'aria. Questo fu tutto. Poi, la sigaretta riprese lentamente la via verso le labbra. Dolores aspiro il fumo con eleganza.
– Sapete qual e stato il guaio, fin dal principio? Io mi sono sempre rifiutato di credere alle cose che mi parevano troppo chiare e lampanti. Steelgrave era "Frigna" Moyer. Questo e un dato di fatto, no?
– Sicuro. E lo si puo provare.
– Ebbene. Steelgrave ha cambiato vita e le cose gli vanno bene. Poi compare Stein e comincia a tormentarlo perche vuole una fetta della torta.
Sto tirando a indovinare, ma le cose devono essere andate piu o meno cosi.
Benissimo, Stein deve sparire dalla circolazione. Steelgrave non vuole uccidere nessuno e, per la storia, non e mai stato accusato d'aver ucciso nessuno. La polizia di Cleveland si e rifiutata di venire a prenderselo. Non ci sono denunzie pendenti. Non c'e mistero… a parte il fatto che un tempo Steelgrave aveva fatto parte di una gang con un compito ignoto. Ma ora Steelgrave deve liberarsi di Stein. Cosi si fa mettere al fresco. Poi esce, prezzolando il dottore del carcere, ammazza Stein e ritorna subito in cella.
Tanto sa benissimo che quando la notizia del delitto diverra di dominio pubblico, le persone che l'hanno lasciato uscire di prigione si precipiteranno a distruggere tutte le eventuali prove della sua uscita. Perche sicuramente arrivera la polizia e comincera a far domande.
– Molto naturale, amigo.
La studiai, cercando segni di resa, ma non ne vidi.
– Fin qui tutto bene. Ma dobbiamo pure far credito d'un po' di cervello a questo figliolo. Perche ha lasciato che lo tenessero in galera per dieci giorni? Risposta numero uno: per crearsi un alibi. Risposta numero due: perche sapeva che presto o tardi il fatto che lui era "Frigna" Moyer sarebbe venuto a galla; quindi perche non dar tempo alla polizia di prendere tutte le informazioni che credeva e farla finita, una volta per sempre? Almeno, dopo, ogni volta che qualcuno avesse fatto la pelle a un gangster nella zona, i questurini non si sarebbero precipitati ad arrestarlo, cercando di affibbiare la colpa a lui.
– E questa ipotesi, vi piace, amigo?
– Si. Considerate le cose dal mio punto di vista. Perche il nostro uomo sarebbe dovuto andare a far colazione in un locale pubblico proprio il giorno in cui era uscito di prigione per saldare il conto a Stein? E se cosi fosse stato, come mai il giovane Quest era capitato da quelle parti, per fare l'istantanea? Stein non era ancora stato ucciso, quindi la foto non costituiva la prova di niente. Mi piace che la gente abbia fortuna, ma questo si chiama avere una fortuna sfacciata. Inoltre, anche se Steelgrave non si fosse accorto di esser stato fotografato, sapeva chi era il giovanotto. Quest aveva continuato a chiedere quattrini alla sorella da quando aveva perso l'impiego, e forse anche da prima. Steelgrave possedeva la chiave dell'appartamento di Mavis. Doveva pur sapere qualcosa del fratello della sua ragazza.
E tutto questo ci porta a una sola conclusione, cioe che quella sera in particolare, Steelgrave non avrebbe sparato a Stein per nessuna ragione al mondo, anche se ne avesse avuta l'intenzione.
– E ora e il mio turno, e devo chiedervi chi l'ha fatto – disse lei, educatamente.
– L'ha fatto una persona che conosceva Stein e poteva avvicinarlo. Una persona che aveva saputo subito che quella foto era stata presa, e conosceva l'identita di Steelgrave. Sapeva che Mavis Weld era sul punto di diventare una stella di prima grandezza e si rendeva conto che la relazione di Mavis con Steelgrave era pericolosa, per la ragazza, ma lo sarebbe stata mille volte di piu se si fosse potuto far apparire Steelgrave colpevole dell'assassinio di Stein. Questa persona conosceva Quest, perche l'aveva incontrato in casa di Mavis Weld e l'aveva sedotto e Quest era un ragazzo al quale un certo trattamento era destinato a fargli perdere del tutto il lume della ragione. Questa persona sapeva che le due rivoltelline dall'impugnatura d'osso erano registrate a nome di Steelgrave, quantunque lui le avesse comprate per regalarle a due ragazze, perche se Steelgrave fosse andato in giro armato la pistola non sarebbe stata registrata, e non sarebbe stato possibile provare che gli apparteneva. Questa persona sapeva…
– Basta! – La sua voce era una pugnalata, ma non tradiva paura, e nemmeno ira. – Tacete immediatamente, prego! Non voglio tollerarvi un momento di piu. Andatevene, subito!
Mi alzai. Lei si appoggio all'indietro e vidi che una vena le pulsava in gola. Era bruna, era squisita, era mortale. E nulla avrebbe mai potuto toccarla. Nemmeno la legge.
– Perche avete ucciso Quest? – le chiesi.
Si alzo e mi venne vicina, di nuovo sorridendo.
– Per due ragioni, amigo. Era completamente pazzo, e avrebbe finito coll'uccidermi. E l'altra ragione e che nulla di tutto questo… assolutamente nulla… l'ho fatto per danaro. E stato per amore.
Fui per riderle in faccia. Ma non lo feci. Dolores parlava con estrema gravita. Mi pareva di esser fuori da questo mondo.
– Non importa quanti amanti puo avere una donna – continuo con voce sommessa. – Ce n'e sempre uno che non puo perdere, che non si puo cedere a un'altra. Quell'uomo era Steelgrave, per me.
La fissai nei begli occhi bruni.
– Vi credo – dissi dopo un lungo istante.
– Baciatemi, amigo.
– Ma per Dio!
– Io devo avere uomini, amigo. Ma l'uomo che amavo e morto. L'ho ucciso io. L'uomo che non potevo dividere.
– Avete aspettato molto tempo.
– So essere paziente… fin che c'e speranza.
– Oh, quante storie!
Lei sorrise, un sorriso spontaneo bellissimo, perfettamente naturale.
– E voi non potete farmi niente, per tutto questo, tesoro. A meno che non vogliate distruggere Mavis Weld, completamente e irrimediabilmente.
– Ieri sera ha dimostrato di essere pronta a distruggersi con le proprie mani.
– Se non recitava. – Mi lancio un'occhiata penetrante e scoppio a ridere. – Vi ho fatto male, eh? Siete innamorato di lei.
– Sarebbe piuttosto sciocco – dissi lentamente. – Potrei starmene seduto al buio, al suo fianco con le mani nelle mani, ma fino a quando? Tra un po' sara presa in un turbine di splendore illusorio, di abiti costosi, di discorsi vuoti, di irrealta e di sesso promiscuo. Non sara piu una persona reale. Diverra un viso su uno schermo, una voce da una colonna sonora. Io voglio qualcosa di piu.