«Sì… ma può leggermi nella mente? Voglio dire, nella mente degli umani in generale? È un punto di grande interesse per noi. I nostri scienziati dicono che non potete, ma a volte mi chiedo se non sia soltanto perché non volete farlo. Può rispondermi? Ma forse la sto forzando indebitamente…»
«No, no…» Il piccolo cefeide si strinse ancora di più addosso l’indumento che l’avvolgeva e affondò il viso per un attimo nell’imbottitura del collare riscaldato a elettricità. «Voi, di altri mondi, parlate di leggere il pensiero. Non è affatto così, ma è certo un’impresa disperata spiegarlo».
Antyok bofonchiò l’antico proverbio: «Non si può spiegare la vista a chi è cieco dalla nascita».
«Sì. Proprio così. Questo senso che voi chiamate "lettura del pensiero" in maniera del tutto erronea, non può essere applicato a noi. Non è che noi non possiamo ricevere le giuste sensazioni, ma la vostra gente non le trasmette, e noi non abbiamo nessun modo per spiegarvi come dovreste fare».
«Uhmmmmm…»
«Vi sono naturalmente momenti di forte concentrazione e tensione emotiva da parte d’un abitante d’altri mondi, in cui qualcuno di noi, tra i più esperti nell’uso di questo senso, dotati d’un occhio più acuto per così dire, avverte vagamente qualcosa. Ma è molto vago; eppure io stesso mi sono a volte chiesto…»
Cautamente, Antyok riprese a far girare il globo fluorescente. Il suo volto roseo era assorto, i suoi occhi fissi sul cefeide. Gustiv Bannerd stiracchiò le dita e rilesse i suoi appunti, muovendo silenziosamente le labbra.
Il globo fluorescente ruotò, e un po’ per volta anche il cefeide parve diventare più teso, man mano i suoi occhi seguivano il colorato vorticare della liscia superficie del globo.
Il cefeide chiese: «Cos’è?»
Antyok trasalì. Il suo volto si distese del tutto, acquistando una placidità quasi ilare. «Questo? Una moda galattica di tre anni fa, il che significa che oggi è una reliquia fuori moda senza più nessuna speranza di successo. È un congegno del tutto inutile, ma grazioso. Bannerd, potrebbe opacizzare le finestre?»
Si udì un lieve click, e le finestre divennero chiazze di oscurità, mentre al centro della stanza il globo divenne, d’un tratto, il punto focale d’un roseo fulgore che parve scagliare verso l’esterno un turbinio di stelle filanti. Antyok, una figura scarlatta in una stanza scarlatta, l’appoggiò sul tavolo e continuò a farlo girare con una mano che grondava di rosso. Mentre il globo girava, i colori cambiarono con crescente rapidità, per poi fondersi e scindersi di nuovo in una serie di contrasti ancora più estremi.
Antyok stava parlando immerso in quello che sembrava un arcobaleno liquido, in continuo cambiamento: «La superficie è costituita da una sostanza che emana una fluorescenza variabile. È quasi senza peso, d’una fragilità estrema, ma giroscopicamente equilibrato, così basta un minimo di attenzione perché non cada mai a terra. È piuttosto grazioso, no?»
Da qualche punto della stanza giunse la voce del cefeide: «Estremamente grazioso».
«Ma ha superato l’epoca in cui era il benvenuto. È vissuto più di quanto la moda gli permettesse di esistere».
La voce del cefeide risuonò ancora, più vaga e astratta: «È molto grazioso».
Bannerd con un gesto riaccese le luci e i colori svanirono.
Il cefeide commentò: «È qualcosa che piacerebbe alla mia gente». Fissò il globo affascinato.
Ora Antyok si alzò: «Farà meglio ad andare, adesso. Se si fermerà più a lungo, quest’atmosfera potrebbe avere degli effetti nocivi su di lei. La ringrazio umilmente per la sua gentilezza».
«Ed io per la sua». Il cefeide si alzò a sua volta.
Antyok riprese: «A proposito, la maggior parte della sua gente ha accettato la nostra offerta di studiare la struttura e il funzionamento delle nostre moderne astronavi. Suppongo che lei capisca che il nostro scopo era quello di studiare le reazioni della sua gente alla nostra tecnologia. Confido che ciò soddisfi il vostro senso di correttezza».
«Non deve scusarsi. Anche se non ho la costituzione fisica e mentale di un pilota umano, ho trovato la cosa molto interessante. Mi ha riportato alla memoria i nostri sforzi d’un tempo, facendomi ricordare quanto fossimo vicini alla giusta soluzione».
Il cefeide se ne andò. Antyok restò seduto, corrugando la fronte.
«Bene», disse infine, rivolgendosi un po’ bruscamente a Bannerd. «Lei ricorda il nostro accordo, spero. Questo colloquio non dev’essere pubblicato».
Bannerd scrollò le spalle: «D’accordo».
Antyok era sempre seduto, e stava giocherellando con una statuina di metallo sul tavolo. «Cosa ne pensa di tutto ciò, Bannerd?»
«Mi spiace per loro. Credo di capire ciò che provano. Dobbiamo educarli, aiutarli a dimenticare. La Filosofia può farlo».
«Lo pensa davvero?»
«Si».
«Non possiamo lasciarli andare, naturalmente».
«Oh, no. È fuori questione. Abbiamo troppo da imparare da loro. Questa loro frustrazione è soltanto uno stadio passeggero. La penseranno in maniera del tutto diversa in seguito, specialmente quando avremo concesso loro la piena indipendenza».
«Forse. Cosa pensa dei globi fluorescenti, Bannerd? Gli sono piaciuti. Potrebbe essere un gesto indovinato ordinarne qualche migliaio per loro. Lo sa la Galassia che razza di palla al piede sono oggi questi globi per i nostri mercati. Potremo averli per prezzi stracciati».
«Mi sembra una buona idea», disse Bannerd.
«Tuttavia l’Ufficio non lo consentirebbe mai, li conosco fin troppo bene».
Il giornalista socchiuse gli occhi: «Ma potrebbe esser proprio quello che stiamo cercando. Hanno bisogno di nuovi interessi».
«Sì? Be’, potremmo far qualcosa. Potrei includere la sua trascrizione di questo colloquio come parte d’un rapporto, e calcare un po’ la mano sulla faccenda dei globi. Dopotutto, lei è membro della Filosofia e potrebbe avere influenza su qualche persona importante, il cui intervento sull’Ufficio potrebbe avere un effetto assai maggiore del mio. Mi capisce, Bannerd?…»
«Sì», rifletté Bannerd. «Sì».
Da: QGAm-Cef 18.
A: UfProEs.
Oggetto: Progetto Province Esterne 2910, Parte II; Ritmo di nascita di non-umani su Cefeo 18, Ricerche su.
Riferimenti:
(a) UfProEs lett. Cef-N-CM/car, 115097, data 223/977 LG.
Allegato:
1. Trascrizione della conversazione fra L. Antyok di QGAm-Cef 18 e Ni-San, Gran Giudice dei non-umani su Cefeo 18.
1. Allegato 1 viene qui incluso a informazione dell’UfProEs.
2. Le ricerche relative al progetto in oggetto intraprese in risposta all’autorizzazione del riferimento (a) vengono proseguite secondo le nuove direttive indicate nell’Allegato 1. Si assicura l’UfProEs che ogni mezzo possibile verrà impiegato per combattere il dannoso atteggiamento psicologico che al momento prevale fra i non-umani.
3. Si fa notare che il Gran Giudice dei non-umani su Cefeo 18 ha manifestato interesse per i globi fluorescenti. Si è dato inizio a una ricerca preliminare su questa manifestazione di psicologia non-umana.
Da: UfProEs.
A: QGAm-Cef 18.
Oggetto: Progetto Province Esterne 2910; Ritmo di nascita di nonumani su Cefeo 18, Ricerche su.
Riferimento:
(a) QGAm-Cef 18 lett. AA-LA/mn, data 272/977 LG.
1. Con riferimento all’Allegato 1 del riferimento (a), cinquemila globi fluorescenti sono stati acquistati per venire spediti su Cefeo 18, dall’Ufficio Commerciale.