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Terry Carr

Vivono su livelli

A Ram Manjari, Livello Chandra, 12 settembre 2422:

I tuoi discorsi mi divertono oltre ogni dire — non sto più nella pelle, come diceva il mio vecchio istruttore di igiene. Che strano modo il tuo; devi stare attento a non rendermelo troppo reale, altrimenti potrei venirti a raggiungere presto, e allora che ne sarebbe delle nostre comunicazioni?

Dall’ultima volta che ci siamo parlati, siamo immersi nei suoni. Ogni mattina da ovest viene un suono di cornamuse; e poi rintocchi e cinguettii aleggiano tutto il giorno sopra le nostre teste, e dal cielo piovono periodicamente grida di gioia. Molto strano, ma gradevole. Noi invece non sentiamo alcun bisogno di vocalizzare; ti sembrerebbero tutti molto cupi e silenziosi, ne sono certa. Ascoltiamo, stupefatti.

Hender ci lascia domani per Portsmouth, perché desidera moltissimo visitare il suo punto focale laggiù. Sta meglio dell’ultima volta in cui gli ho parlato, anche se non ha ancora ritrovato la pace. Passerà la settimana a concentrarsi e tornerà da noi solo quando la sua luce comincerà a riaprirsi. Anche tu chiami la tua città Portsmouth? Si trova sulla nostra costa occidentale, ed è una città talmente antica che deve essere esistita già prima della diaspora. (Come sono vicini i nostri mondi, eppure ci sono degli abissi tra noi!)

Anandaruth e Ruthanan sono tornati a vivere con noi. Non li aspettavamo, perciò eravamo impreparati; ma ce la siamo cavata con i frutti dell’aria che sembrano essere stimolati dal gran volume di suoni da cui sono inondati. I fiori dell’etere dovrebbero essere prossimi a sbocciare; se i suoni continuano, dovremmo avere una bellissima stagione.

Ruthanan non si è fatta più avveduta di quanto lo è di solito, né Anandaruth più emotivo. Se non stessero insieme, credo che entrambi perirebbero per l’incapacità di comprendere il mondo. Ma si aggiungeranno alla nostra casa echeggiante, così sono i benvenuti.

Fatti risentire presto, per piacere; sento di aver trovato finalmente un amico, e questo per me è una cosa meravigliosa. Sul Livello Rosa esistono distanze più grandi di qualsiasi misura. Parlami del Livello Chandra, del vostro terreno e delle vostre rocce e di come si frantumano. Anche voi avete questi suoni? Non si riesce mai a distinguere il particolare dal diffuso.

Senza filtri né impedimenti,

Cass

«La nostra normale coscienza nei momenti di lucidità non è che un tipo speciale di coscienza, mentre tutt’intorno, separate da essa dalla più sottile delle barriere, ci sono forme potenziali di coscienza completamente diverse. Nessuna descrizione dell’universo nella sua totalità che non prenda in considerazione queste altre forme di coscienza può dirsi definitiva.»

William James

A Cass Laureling, Livello Rosa, 14 Settembre 2422:

È affascinante sapere dei vostri suoni aerei. Qui non esiste niente di simile, ma abbiamo più emozioni fluttuanti del solito. Puoi trovarti semplicemente a passeggiare, senza fare niente di particolare, e all’improvviso ecco che ti capita di saltellare allegramente, felice come un bambino, senza alcun motivo. Continui a camminare e lasci quell’umore, ma potresti altrettanto facilmente imbatterti in una depressione. Proprio ieri sono capitato in una così profonda che la luce del sole ne era offuscata e potevo sentire le mie pupille dilatarsi.

L’unica cosa da fare quando entri in una di esse è continuare a camminare, in modo da uscire dalla zona; non sono estese. Una depressione davvero profonda però può farti venire voglia di gettarti a terra e piangere, così bisogna ricordarsi di proseguire.

Da piccolo ho avuto un’avventura con un umore fluttuante di quel tipo. Avevo solo quattordici mesi, ma pensavo di essere terribilmente in gamba. La stagione era molto piovosa, e a me sembrava di avere freddo e di essere bagnato da sempre (in effetti, era meno di un mese); ero di pessimo umore e non avevo mai dormito due volte nello stesso letto. Un giorno capitai in una nube di risatine e cominciai a ridere con loro, allegramente e rumorosamente. Mi divertii moltissimo. Ma passarono, ed io mi ritrovai ancora bagnato e infreddolito. Balzai in piedi e mi guardai intorno in cerca della nube, ma naturalmente non puoi vederle. Mi misi a correre e non trovai nulla, allora puntai in un’altra direzione, ancora nulla; cominciai a saltare avanti e indietro, pensando che forse avrei potuto sorprendere quella cosa. Mi infuriai e cominciai a fischiare e imprecare. Le persone che mi hanno visto dicono che ho passato più di un’ora a cercare di ritrovare le risatine, diventando quasi paonazzo e che non volevo saperne di essere dissuaso. Naturalmente non ho più trovato la nube ma ho divertito molta gente.

Comunque, ora siamo inondati da umori fluttuanti. Gran parte sembrano essere montanti, ma talvolta ci imbattiamo in qualche buco nell’aria. Virna, mia madre per questa settimana, dice che può vedere questi umori ad occhio nudo; io seguo il suo sguardo, ma non vedo mai niente. Dice che quelli montanti hanno un debole bagliore argenteo, scintillante, ed i buchi sono di un colore porpora spento.

Io e Virna abbiamo discusso la possibilità di cambiare la nostra relazione, da madre-figlio a donna-uomo. Potremmo averle entrambe, ma a Virna piace mantenere le cose semplci. Mi puoi dare un consiglio? Virna ha quarantasette anni, è minuta, con un viso birichino, ed un’aura effervescente. Sono stato con lei come figlio abbastanza spesso; giocavamo con le mani e cantavamo insieme, e a lei piace la mia cucina. Possiamo sentire reciprocamente i nostri pensieri molto bene. Io penso che sia attraente, ma ho un po’ paura della nuova relazione. Mi aspetto così tanto. Suppongo che potremmo farla durare per un breve periodo, non più di una settimana la prima volta, ma ho la sensazione di volerne di più.

Ram

Vivono su livelli. Oggi ci sono venti miliardi di persone sulla Terra, ma conservano ancora i loro parchi, la campagna, le aree agricole, le zone impervie di montagna e i laghi. Gli oceani sono stati ripuliti dalle ultime sostanze inquinanti quando i tecnologi hanno distillato persino le ultime tracce di elementi nella disperata ricerca di carburante. Poi si sono esauriti, naturalmente, ma la tecnologia aveva fatto in ogni caso il suo tempo; era tempo di progredire in un’altra direzione, e furono costretti a seguirla.

Huizinga ha detto che la cultura è cominciata come espressione del nostro istinto del gioco: abbiamo scoperto nuove forme, imitato le cose che vedevamo, imparato a usarle secondo le nostre esigenze. Non al fine di costruire una civiltà, ma solo per trovare un po’ di gusto nella vita. La civiltà è venuta di conseguenza, e le nuove forme furono standardizzate. La cultura cominciò a guidare le nostre azioni e noi abbiamo obbedito. Molto presto non fu più un gioco.

Ecco perché la cultura è per gente infelice. Ecco perché gli estatici se ne vanno sempre nel deserto.

Ma quando la maggior parte delle risorse mondiali di carburante si esaurì, la tecnologia vacillò e la gente si mise a studiare nuove discipline. Il passaggio nello spazio psichico avvenne di lì a poco, e l’umanità scoprì nuovi mondi nelle realtà alternative della percezione.

Esistevano universi che gli uomini avevano appena intravisto, e solo come sogni scintillanti, stupendi lidi della mente. Ora, mentre la gente imparava a raggiungerli, questi nuovi livelli di percezione offrivano spazio alle città soffocate del pianeta. I paesaggi assunsero nuove linee, i colori pulsavano al di sopra, al di sotto e in prossimità dello spettro conosciuto; le persone si scoprirono diverse dall’immagine che avevano di se stesse. Le leggi naturali sembravano mutate o ampliate. E ciascuno dei nuovi livelli era diverso, sempre diverso dal precedente, un’infinità di nuovi mondi. Era sufficiente che la gente seguisse pienamente la propria natura, vivesse la propria coscienza. Ciascuno secondo le sue percezioni, a ciascuno la sua realtà.