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Se sono invasori, sono benvenuti, Cass. Ma non credo che siano del tutto nuovi di qui. Non ne abbiamo mai avuti così tanti prima, questo è vero, ma ricordo che abbiamo sempre avuto questi umori fluttuanti, sin da quando ero piccolo, ed anche tu hai detto di aver sperimentato una cosa del genere. Penso che noi dobbiamo essere considerati gli invasori, ci siamo trasferiti in mondi che erano già popolati, solo che non potevamo vederli. Ora stanno cominciando a mostrarsi, ed io credo che ciò voglia dire che hanno deciso di fidarsi di noi. (Comunque, io spero che sia così.)

Per quanto riguarda Virna, sembra essersi dimenticata della nostra relazione uomo-donna. Tutta la sua attenzione è rivolta a quelle creature. Non posso fargliene una colpa, naturalmente, ma la mia solitudine è enorme, e sono costretto ad andare da lei nel ruolo di figlio per avere conforto. È meno di quanto vorrei, ma è tutto quel che ho.

Spero di poterti sentire, oggi. Devo trovare subito un mediatore mentale qui a Portsmouth. Con l’atteggiamento distaccato di Virna, il mio legame umano più stretto sei tu — in un altro mondo!

Ram

Ram Manjari non ha casa. Quando aveva sette anni si trasferì nella stanza ampia e luminosa di una casa disabitata, e cominciò ad acquisire delle proprietà: collezionava pietre colorate e le disponeva in figurazioni che mutavano secondo il movimento del sole; costruì sedie e intrecciò un tappetino da tavola; si mise a dare da mangiare agli animali del vicinato. Il giorno del suo ottavo compleanno regalò il tappetino, sparpagliò le sue pietre e camminò in direzione del sole finché non trovò una donna che gli offrì una settimana di relazione madre-figlio. Era Virna, e l’anno seguente trascorse con lei più di dieci settimane. Il resto del tempo visse con padri, sorelle, e una volta con un vecchio che lo voleva come nipote. Sul Livello Chandra le persone stabiliscono relazioni familiari per soddisfare il loro bisogno di amicizia.

La casa di Cass Laureling è una casa di molte stanze che si affaccia sul fiume Quale. Vi si trasferì tre annifa perché era rimasta senza tetto a causa di un incendio. Anandaruth e Ruthanan la seguirono nella nuova casa. Era già abitata da altri quattro, incluso Hender; alcuni se ne andarono, altri ne arrivarono; le case del Livello Rosa sono un continuo viavai. Bard è arrivata un anno fa per stare con Hender. I coinquilini dormono con chi vogliono, fanno l’amore con chi vogliono, e a volte si innamorano.

Fuori dalle case, sul Livello Rosa o il Livello Chandra, c’è spazio per alberi, laghi, sentieri per passeggiare, ruscelli. C’è sempre spazio per restarsene soli, fuori da una abitazione, ma la gente tende ad ammucchiarsi in qualsiasi costruzione che possa chiamare casa.

A Ram Manjari, Livello Chandra, 22 settembre 2422:

Ruthanan continua a soffrire sotto il peso dei suoni; l’altra notte l’ho sentita gemere nel sonno. Anandaruth era con lei, ma quando dorme non sente niente. Se ne sta disteso, senza sognare, ma non le è di alcun conforto. Sono scivolata fino al suo giaciglio e l’ho tenuta stretta fino a che non si è calmata. Stamattina mi ha ringraziata e ha detto che i suoi sogni sono migliorati mentre ero con lei. Ad essere sincera, ho dormito meglio anch’io… Bard, naturalmente, era con Hender, ed io avrei dovuto dormire da sola.

Nella tarda mattinata Ruthanan si è indebolita di nuovo; c’è stato un gran rimbombo sul fiume, e poi uno schianto secco proprio nella stanza dove ci trovavamo. Ruthanan ha urlato e si è raggomitolata, poi si è messa a piangere. Anandaruth stava per uscire; si è fermato ed ha tentato di parlarle, ma lei non possiede la sua razionalità, così ha dovuto ritirarsi davanti alla forza del suo terrore. — Sono solo impressioni uditive — le ha detto. — Sei libera di interpretarle in maniera rassicurante piuttosto che fabbricare dei mostri. — Anandaruth non comprende la paura, non gli è familiare.

Lui è uscito per un appuntamento, ed io mi sono avvicinata a Ruthanan. — Stai bene? — le ho chiesto, e lei ha annuito vagamente, con gli occhi fissi e spalancati. — Farai il viaggio con me a Portsmouth per la messa a fuoco? — ho detto. Lei ha scosso la testa con violenza e si è nascosta per qualche minuto sotto le coperte. Alla fine ne è uscita e mi ha detto, — Pensi che servirà? — Così ho capito che avrebbe cambiato idea, e le ho assicurato che un giorno di messa a fuoco avrebbe rafforzato moltissimo le sue capacità, e che tutti noi eravamo d’accordo che fosse la soluzione migliore. — Anche Anandaruth? — mi ha domandato, ed io ho detto sì, anche lui. Lui non la capisce e non le è di aiuto, ma lei lo vede come una guida.

Così sto preparando una borsa da viaggio, e tra un’ora partiremo per Portsmouth, da dove ti manderò il mio prossimo messaggio, sempre che riesca a farmi sentire, perché i nostri cieli sono sempre più rumorosi.

In viaggio di speranza,

Cass

A Cass Laureling, Livello Rosa, 23 Settembre 2422:

Sono stato così contento di trovare il nostro nuovo mediatore mentale, la notte scorsa; mi stavo sentendo così isolato, tagliato fuori. (Tutte le consuete sensazioni di solitudine, qui in una città di migliaia di abitanti!) È un uomo dai capelli grigi, con occhi calmi e modi distaccati; recita i suoi messaggi come se non li stesse neppure ascoltando. Ti ho mai detto che il nostro ultimo mediatore era un ometto molto allegro che saltellava tutt’intorno gesticolando vistosamente molta gioia… ma da questo nuovo signore grigio ho scoperto che la tua gioia si trasmette anche senza bisogno dell’interpretazione di un mediatore.

Penso che tu sia tutta come una bolla aerea, una di quelle sacche di felicità che abbiamo nell’aria. Tutto è metaforico, tutto nella vita è un simbolo di qualche altra realtà, e poi, non abbiamo scoperto che questi umori aerei sono creature viventi? Per me tu sei una bolla di gioia, Cass — se solo ti potessi inseguire con la stessa facilità con cui inseguivo le risate!

(Scusa; sto cominciando a dire delle stupidaggini. Parlerò di qualcos’altro.)

Siamo stati visitati di nuovo dalle nostre creature dell’aria, tre questa volta, e Virna sta cominciando a elaborare un linguaggio dei gesti. Diventano più visibili ogni giorno che passa; ora riusciamo a vedere il movimento dei loro arti. Camminano in posizione eretta, ed io credo che abbiano diverse braccia — questo ti spaventa? Non sembrano affatto minacciose, e potrei sbagliarmi circa le loro braccia.

Ho parlato di loro con gente di Portsmouth; tutti pensano che stiano diventando ogni giorno più numerose. Una donna, incaricata della tutela dei parchi della città, è molto irritata per tutta la confusione. — Costruiscono questo grosso potenziatore — si è lamentata con me, — e adesso tutti vengono qui per diventare più forti, dormono sull’erba e vi lasciano i loro odori. E, come se non bastasse, eccoci ora infestati dai fantasmi! Era una città più felice senza questo potenziatore, ma prova a dirlo a questi giovani imbecilli con la loro auto-realizzazione!

In effetti in città ci sono più persone che letti disponibili — non che questo crei problemi a qualcuno, se si esclude quella vecchia inacidita. Speravo di riuscire anch’io a visitare il potenziatore, ma c’è sempre una tale folla laggiù che gli effeti si disperdono facilmente. Eppure ogni giorno continua ad arrivare sempre più gente.

Però, riesco a sentirmi solo anche tra la folla. Suppongo che la solitudine faccia parte di tutti noi. Il tuo messaggio mi ha rallegrato, ma è stato anche frustrante. È così bello sentire le tue parole, e sorprendente sapere che anche tu sei venuta a Portsmouth… ma non sei realmente qui, no, non qui dove potrei vederti, e toccarti e guardarti negli occhi. Se solo vivessimo nello stesso mondo, potrei raggiungerti e stare con te, non importa quale distanza ci dovesse separare! Ma trovarsi nella stessa città eppure essere così lontani…?